Formula 1 d’autore: pagelle del GP del Bahrain

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La prima gara della nuova era della Formula 1 è andata agli archivi. Una nuova era in tutto e per tutto, dalle prestazioni delle macchine, ai risultati. Non si parla mai prima, ma per ora possiamo fare un mea culpa e dire che questa F1 ci piace.

Prima di cominciare con le prime pagelle di questa nuova stagione di Formula 1, permettetemi di fare un mea culpa enorme. Perchè io, come credo tanti altri tifosi, quando fu presentata ufficialmente quella che sarebbe stata la nuova era della F1 fummo molto scettici, insomma, sembrava che questo sport dovesse morire, sembrava che ci saremmo ritrovati con macchine tutte uguali e con gli stessi problemi di sempre. E invece è bastato un solo GP per ricrederci, per ora. Tanti sorpassi, duelli e scuderie che fino allo scorso anno erano abbonate alle ultime file arrivare a punti ed altre abituate alle prime file arrivare dietro e soprattutto macchine diverse tra loro che regalano a noi esperti ore ed ore di analisi. Sembra proprio una nuova era, finalmente.

Formula 1

Ora passiamo alla gara, una gara che ci regala una doppietta Ferrari, una vittoria che torna 903 giorni dopo quella vittoria di Sebastian Vettel nel 2019 a Singapore e questa volta a vincere è Charles Leclerc seguito dal suo compagno di squadra Carlos Sainz. E poi una Red Bull che si ritrova con i motori, di tutte e due i piloti, che saltano, e e la Mercedes? Hamilton arriva sul podio, ma si può parlare di risultato inaspettato, visto la gara totalmente anonima. Ma in tutto questo, spunta, quasi come un miracolo, il quinto posto della Haas che si ritrova terza nel mondiale costruttori.

Dopo due stagioni con gare che, anche se spettacolari, avevano sempre gli stessi protagonisti, ritrovarsi con una prima gara del 2022 in cui tutti, a modo loro, si ritrovano al centro dell’attenzione. La Formula 1 sembra essere tornata

Charles Leclerc (Ferrari) – Il fuoco non si è spento (Bull Brigade): in molti credevano che Charles, dopo due stagione di molto al di sotto delle aspettative , avrebbe cominciato mollare, insomma, sarebbe arrivato alla stagione 2022 demoralizzato. Così non è stato perchè forse, in Ferrari, a partire dai due piloti fino ad arrivare a chi lavora nella fabbrica di Maranello, si sapeva perfettamente quello che sarebbe successo con la F1-75.

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Se i test sono stati completati al meglio da Charles Leclerc, il week-end di gara in Bahrain è da incorniciare. Le prime due sessioni di prove libere riesce a finire sempre nella top-3, ed il sabato si prende una pole al millesimo con Max Verstappen. E poi la gara, che Charles domina, anche nel momento in cui si accende un duello contro l’olandese campione del mondo, duelli vinti con una Ferrari forte quanto affidabile, che vince la prima gara della stagione e di questa nuova era della Formula 1.

Carlos Sain (Ferrari) – Chimica (Ditonellapiaga ft. Donatella Rettore): se questa canzone fosse uscita lo scorso anno probabilmente l’avrei usata sempre per Carlos Sainz. Si era già dimostrato forte ed adatto per il ruolo non solo di “compagno di squadra” di Leclerc, ma anche come presenza fissa quando quest’ultimo andava in crisi. E’ lui, con il suo secondo posto, a completare la doppietta Ferrari. Una chimica tra scuderia ed i due piloti che è quello che serve nel momento in negli altri due top-team essa quasi non esiste, anzi, si corre sempre con un solo pilota.

Lewis Hamilton & George Russell (Mercedes) – I fought the law (The Clash): anche quest’anno la Mercedes decide di “sfidare” la legge portando una macchina estrema, ma forse questa volta è stata troppo estrema. Anonimi già dai test privati a Barcellona, per poi chiudere la gara in Bahrain con un podio, con Lewis Hamilton, arrivato solo grazie al ritiro di Sergio Perez. A loro però va bene così, andava bene anche una semplice top-ten per tutte e due le macchine, sapendo forse di aver sbagliato e di quanto sarà difficile recuperare il gap. Hanno combattuto la legge ed essa sta vincendo.

Kevin Magnussen (Haas) – Il matto (Francesco Guccini): solo un matto poteva pensare che Kevin Magnussen (chiamato in extremis per guidare la Haas in questa stagione di Formula 1 a causa del licenziamento del pilota russo Nikita Mazepin per ragioni facilmente immaginabili), alla sua prima gara, non solo avrebbe portato la sua Haas nel Q3 ma sarebbe arrivato anche quinto al termine di una gara sempre nella top ten, risultando superiore rispetto a scuderie come Aston Martin ed Alpine, in certi tratti riuscendo a tenere dietro anche le Mercedes.

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Valtteri Bottas (Alfa Romeo) – Ciao Ciao (La Rappresentate di Lista): dopo aver fatto “ciao ciao” alla Mercedes, Bottas arriva in Alfa Romeo continuando ad essere quello che era nella vecchia scuderia. Continua la sua striscia (che oramai è oltre le 100 gare) di entrate in Q3, ma non solo, in gara rimane stabilmente in top ten, in una gara in cui, proprio come Magnussen si “permette” di battagliare con scuderie ben al di sopra del livello dell’Alfa, togliendosi anche la soddisfazione di partite al fianco del suo ex compagno di squadra Lewis Hamilton, che diciamolo, è sempre stato una palla al piede per la carriera del finnico. Chissà se durante le altre 22 gare di questa stagione riuscirà ancora a fare “ciao ciao” alla sua ex scuderia, togliendosi magari qualche altra soddisfazione, in una stagione essi sembrano soffrire abbastanza.

Guanyu Zhou (Alfa Romeo) – O forse sei tu (Elisa): criticato da tutti ancora prima della sua prima gara il rookie di questa stagione, il primo pilota cinese nella storia della Formula 1, Zhou, arriva a punti, con una prestazione che per un esordiente è da 10. E’ ancora troppo presto per dirlo ma forse dovremmo dire “scusa” al cinese, rendendoci conto che lui non c’entra nulla con il licenziamento di Giovinazzi. E’ comunque lui l’unico rookie di quest’anno, in una macchina che, grazie al motore Ferrari, potrebbe dare grandi soddisfazioni.

Lando Norris & Daniel Ricciardo (McLaren) – Pronti al peggio (Fabri Fibra ft. Ketama126): la McLaren è una delle scuderie che ha avuto più problemi durante i test invernali (sia quelli di Barcellona ed in Bahrain), e durante il week-end di gara è andata anche peggio. Fin dal venerdì sono state anonime, con una gara in cui sembrava già un miracolo che la macchina si fosse accesa. La scuderia inglese, dopo il terzo posto nel mondiale costruttori 2020 sembrava essere risorta, ma già nel 2021, quando fu proprio la Ferrari a dominarla, costringendola al quarto posto, sembrava che avesse “mollato”. Ecco che quindi, nel 2022, la McLaren si dovrà preparare al peggio, e non sarà facile gestire il tutto visto che in squadra hanno due piloti affermati e ben “affamati” di podi e vittorie.

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E’ facile intuire il motivo dell’aver messo una copertina completamente rossa, perchè se c’è una di cui la Formula 1 ha bisogno è appunto la Ferrari vincente, quella che lotta sempre per i mondiali, facendo battere il cuore a tanti appassionati e tifosi. Prossima a gara a Jeddah e chissà se questa nuova era non potrà farci amare una pista che la scorsa stagione è stata odiata e creato tanti problemi. HIGHLIGHTS DELLA GARA A QUESTO LINK.

Marco Mancinelli
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