Quella tra Freddie Mercury e Lady Diana è stato un legame sincero, senza aspettative e secondi fini. Un’amicizia di cui pochi sono stati testimoni, ma che molti avrebbero voluto vedere un’evoluzione nel XXI° secolo
Erano gli anni Ottanta. Il decennio della disobbedienza sociale, un periodo straordinario e affascinante, colmo di musica spettacolare, modi e stili che oggi si cerca di imitare e recuperare. Un decennio dirompente, che infondeva stimoli e arginava pregiudizi. Si era moderni, sicuramente più di oggi e dell’ondata sovranista che ha perforato l’Inghilterra e le società occidentali. Proprio nel solco degli anni ‘80, in una Londra scintillante, nacque uno dei rapporti poco raccontati, fatto di stima e fiducia reciproca.
Lui era noto per le sue esibizioni teatrali, per gli amici famosi e le serate in grande stile. Lei era amatissima per la sua eleganza e la sua empatia, un personaggio sicuramente più riluttante allo star system. Eppure Freddie Mercury e Lady Diana condividevano la stessa personalità ribelle e trasgressiva, quella che l’ha portata a plasmare intere generazioni e a stringere un’amicizia che è durata troppo poco per due anime che avrebbero sicuramente fatto scalpore anche nel nuovo millennio.
La leggenda narra che il leader dei Queen e la “principessa del popolo” si sono divertiti e consolati a vicenda.
Il nome della band “Queen” era stato scelto perché “suonava così regale”, e poi per un gruppo inglese appariva, in qualche modo, celebrativo alla grande monarca della Gran Bretagna, Elisabetta II. Nessuno poteva mai immaginarlo, ma, ironia della sorte, il frontman di quella band sarebbe diventato un amico intimo della nuora della regina. Il loro incontro è avvenuto quando entrambi erano all’apice della loro popolarità internazionale, intorno alla seconda metà degli anni Ottanta.
Probabilmente ad avvicinare Freddie Mercury e Lady Diana è stato il sostegno e l’impegno della principessa del Galles per la comunità omosessuale e i pazienti che avevano contratto il virus HIV. Fanno parte della storia i vari discorsi e le apparizioni pubbliche di Diana per sensibilizzare l’opinione generale ad uno dei temi più sensibili e scottanti dell’epoca.
La missione di Lady D iniziò nell’aprile del 1987, quando l’AIDS impazzava. Anche se Freddie non aveva dichiarato di essere positivo, in quell’anno era consapevole di avere la malattia. Quello fu un periodo storico delicato, in cui persino i medici rifiutavano di trattare i pazienti per paura di contrarre il virus. Ed è in questo contesto di incertezza e terrore che la principessa intervenne. Usò il suo potere e la sua influenza come membro della casa reale britannica per sostenere questa necessaria e importante causa sociale.
Fu Lady D a inaugurare, in quello stesso anno, il reparto dedicato ai malati di AIDS al Middlesex Hospital e a stringere le mani, senza guanti com’era solita fare, non solo di medici e infermieri, ma anche di pazienti che avevano contratto il virus, si era seduta sui loro letti e aveva ascoltato le loro storie di vita. Quel giorno aveva abbattuto quel fastidioso pregiudizio sui malati AIDS.
«L’HIV non rende pericolose le persone, dunque potete stringergli la mano e dar loro un abbraccio. Dio solo sa quanto ne hanno bisogno».
Lady Diana, Principessa del Galles – 1987
Freddie Mercury e Lady Diana sono stati protagonisti nel 1988 di un evento folle, annoverato tra le “notti più straordinarie” della principessa.
A raccontare la pazza notte dei due amici è stata l’attrice e comica Cleo Rocos, nel 2013, nella sua autobiografia The Power Of Drinking, nella quale descrisse la serata vissuta in compagnia di una principessa, un comico e una rock star.
Cleo faceva parta della cerchia di amici di Mercury. Tutto iniziò quando Freddie, Diana, Cleo e Kenny Everett si incontrarono a casa di Everett per trascorrere insieme una serata in compagnia della serie preferite della principessa, Golden Years. I quattro inventarono un gioco divertente in cui abbassando il suono della televisione improvvisavano i dialoghi dei personaggi sul piccolo schermo, creando storie divertenti e fantasiose tra loro.
Tra le risate generali, Lady D chiese ai tre cosa avrebbero fatto quella notte alla quale Freddie rispose che avevano accettato di andare al club Royal Vauxhall Tavern, nella zona sud di Londra. Diana non aveva mai sentito parlare di quel locale, ma la sua curiosità la spinse a voler accompagnare gli amici. Nonostante cercarono di dissuaderla perché il locale non faceva per lei e per la sua posizione aristocratica, la principessa insistette e allora i tre cedettero alla richiesta. Alla fine Freddie Mercury esordì con un “Okay, lasciamo che la ragazza si diverta”.
Il Royal Vauxhall era un club molto popolare e sempre pieno di gente. Un locale in cui discussioni e confusioni erano all’ordine del giorno, ops… della notte. Mercury non poteva permettere che a Diana succedesse qualcosa, che fosse vittima di un incidente o che semplicemente fosse riconosciuta e paparazzata. Allora, insieme alla principessa, disegnò un piano perfetto: giacca militare, occhiali da sole neri e un tipico berretto da baseball. In questo modo sarebbe passata inosservata, almeno speravano.
Nonostante l’incertezza iniziale, l’idea di Freddie Mercury e Lady Diana fu eccezionale ed andò a buon fine. Non sembrava lei, chiunque poteva confonderla con un maschio omosessuale intento a divertirsi come gli altri. «Diana e Freddie ridacchiavano. Una volta compreso che il travestimento aveva funzionato, ci guardammo l’un l’altro, soddisfatti del nostro trionfo. Ce l’avevamo fatta!», ha rivelato Cleo. Una serata entusiasmante che il leader dei Queen descrisse come “qualcosa di eccitante e oltraggioso in egual misura. Nessuno si era reso conto con chi aveva a che fare”.
Alla fine della serata Lady Diana fu accompagnata a Kensington Palace con un taxi, dove viveva all’epoca. Mai nessuno seppe di quell’episosio, nemmeno i reali o le persone più strette che erano, in qualche modo, abituate alle fughe della principessa. Nessuno poteva mai immaginare che la voglia di libertà di Diana l’aveva spinta ad una notte del genere.
Dopo questo episodio, Freddie Mercury e Lady Diana hanno continuato ad avere un rapporto molto speciale.
Un rapporto lontano dai riflettori e dai media britannici, nonostante fossero due celebrità. Un’amicizia interrotta solo nel 1991, con la morte del leader dei Queen. Un evento che afflisse Diana che probabilmente era a conoscenza della malattia di Mercury. In seguito la principessa accettò di diventare madrina e testimonial dell’organizzazione di solidarietà National AIDS Trust, un movimento dedicato alla lotta e alla prevenzione dell’HIV.
Incredibile come due personalità come Freddie Mercury e Lady Diana, che hanno influenzato un decennio intero, se ne siano andate quello dopo. Come se il loro operato e la loro attività fosse stata scritta per essere concentrata in un determinato periodo. Infatti, dopo sei anni dalla morte del leader dei Queen, la principessa ha avuto una tragica fine in un incidente stradale, poi il resto è storia.
Due caratteri forti e carismatici, due figure rilevanti e coraggiose, due spiriti liberi ed unici, due icone che hanno segnato la storia recente, straordinarie nelle loro complessità e debolezze. Freddie Mercury e Lady Diana sono, ancora oggi, l’essenza stessa di un decennio di libertà trasgressiva e rivoluzionaria.
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La piu grande stella mai cadente e ‘ freddie mercurie