Amerete ancora la musica?

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In questo momento di lockdown molta gente sta trovando rifugio nella musica. Ma in quanti continueranno ad amare la musica anche dopo il lockdown?

Tutto è cominciato con i flashmob dal balcone, in cui musicisti e non intonavano le canzoni che hanno fatto grande la musica italiana. Nel frattempo tanti musicisti famosi cominciavano ad improvvisare concerti tramite le dirette sui vari social, altri invece improvvisavano concerti dalla finestra “aperti” a tutto il vicinato (come nel caso di Eugenio Campagna, cantante degli Eugenio in Via Di Gioia). Insomma, famosi o no che siano, tanti musicisti, di tutto il mondo, stanno facendo di tutto per regalare un sorriso. Ma in questo articolo mi limiterò a parlare della situazione in Italia.

Ogni sera Eugenio finisce il suo concertino dalla finestra con il brano di Neffa "Cambierà". Neffa ne ha visto un estratto video e ci ha scritto: "Caro Eugenio, ti sono vicino e ti ringrazio di permettere anche a me, tramite la tua voce, di essere vicino a chi in questo momento ha bisogno di calore e speranza. In attesa di poterti dare un abbraccio di persona, te ne mando uno dal cuore. A presto."Grazie Neffa ❤️ Sì, cambierà!

Pubblicato da Eugenio in Via Di Gioia su Mercoledì 25 marzo 2020

Ma oltre ai musicisti c’è anche chi riesce a regalare un sorriso solo mettendo musica a tutto volume, facendo compagnia a tante altre persone, che come loro, odiano il silenzio di questo triste periodo. Quindi chi ama la musica, indifferentemente se la si suoni o no, sta dando una grande mano a chi cerca una gioia in questo lockdown forzato. Ma purtroppo tutto questo è contornato da una grossa ipocrisia. Perché gli stessi che ora amano il sentire la musica da un balcone o tramite una diretta su un qualche social, sono gli stessi che prima del lockdown ignoravano il potere della musica.

Infondo i flashmob dai balconi possono sembrare belli, possono sembrare un grande gesto di solidarietà, ma in realtà scendendo nei dettagli si può scoprire una grossa ipocrisia, che mi ha portato ad odiarli.

Quante volte, mentre sentivate il vostro album preferito, vi siete sentiti dire “abbassa il volume che sennò si lamentano i vicini”? Quante volte vi siete sentiti dire “ora sei cresciuto, basta pensare alla musica, trovati un vero lavoro”? Quante volte vi hanno fatto sentire scomodi perchè volevate solo esaudire i vostri sogni musicali? Potrei andare avanti per ore con questi “quante volte”. Ora pensate che quei vicini che si sono sempre lamentanti, quelle persone che vi hanno sempre detto che la musica sia una cosa che non si può fare una volta cresciuti e che vi hanno fatto sentire scomodi siano gli stessi che oggi vi chiedono di regalargli un sorriso.

Basti pensare a Jacopo Mastrangelo chitarrista romano di 18 anni, che da giorni, con la sua chitarra suona dal balcone di casa sua, davanti ad una Piazza Navona deserta. Un’immagine forte ed emozionante allo stesso tempo. Ci ha messo poco ovviamente per diventare famoso, soprattutto grazie al suo video in cui suona la colonna sonora di “C’era una volta in America” composta dal maestro Ennio Morricone. Ovviamente la gente si è innamorata subito di lui, ringraziandolo per le emozioni che è riuscito a dare.

Ecco, pensate che Jacopo o un qualsiasi altro musicista avrebbero ricevuto lo stesso trattamento se avessero fatto tutto questo nel periodo precedente alla quarantena? Credo proprio di no. Probabilmente avrebbero ricevuto offese per il troppo casino (perché la musica per molte persone è solo casino), sarebbero finiti sui social, ma invece dei commenti di persone emozionate e grate per avergli fatto venire un sorriso, avrebbero invece scritto commenti dispregiativi su quanto fosse insensato mettersi a suonare da un balcone.

Ma anche nel suo essere sbagliata, questa ipocrisia potrà far cambiare la mentalità che c’è verso chi fa musica e verso chi è semplicemente amante della musica?

Spero che una volta finito tutto questo non mi sentirò più dire “abbassa che disturbi i vicini”, spero di non essere più considerato “scomodo” per la società perché “non fai un vero lavoro”. Ed infine spero che continuerete ad amare la musica, e che Jacopo Mastrangelo, come tanti altri musicisti, potranno mettersi a suonare dal balconi senza il rischio di essere derisi ed offesi. Ma soprattutto, continuerete ad amare la musica?

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Marco Mancinelli
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