Spegne ogni 64 candeline una delle stelle più luminose dello star system, Tom Hanks. Per celebrarlo, noi di Shockwave Magazine abbiamo deciso di ripercorrere la sua straordinaria carriera attraverso alcuni dei suoi film che lo hanno reso uno dei migliori attori del panorama mondiale.
Tom Hanks vanta una serie di record: è infatti tra i due attori ad aver vinto consecutivamente l’Oscar al miglior attore, rispettivamente per Philadeplhia e Forrest Gump. Complessivamente ha ricevuto 6 candidature agli Oscar, 5 Golden Globe, 2 Screen Actors Guild Award, 5 Emmy, e un Orso d’argento al Festival di Berlino.
Dal 2005 Tom Hanks ha ricoperto il ruolo di vicepresidente dell’Academy ed è tuttora membro del Consiglio di Amministrazione.
Di particolare degno di nota è il sodalizio artistico che si è instaurato con i registi Ron Howard, Steven Spielberg e Robert Zemeckis.
Ma andiamo con ordine. Al cinema Tom Hanks incarna il perfetto intellettuale che usa le sue conoscenze per battere gli avversari con onestà e dignità. E in particolare nel ruolo di Robert Langdon, professore di simbologia, protagonista degli adattamenti cinematografici dei best-seller di Dan Brown.
Il Codice da Vinci, 2006
A Parigi, il curatore del Louvre, Jacques Saunière, viene ucciso per mano di uno strano monaco albino appartenente all’Opus Dei. Il professor Robert Langdon viene informato dell’omicidio e, condotto al Louvre, viene interrogato, poiché ritenuto colpevole della morte del curatore. Langdon, affiancato da Sophie Neveu, nipote del curatore ucciso, e successivamente anche dallo studioso sir Leigh Teabing, dovrà ripercorrere attraverso indizi nascosti in importanti opere d’arte, enigmi e misteriosi artefatti, il percorso del Santo Graal, uno dei più grandi misteri della storia. Tale percorso si incrocia con quello di un’antica e misteriosa società segreta nota come Priorato di Sion di cui Saunière faceva parte come Gran Maestro (livello più elevato), che nasconde un inconcepibile segreto che, se rivelato, potrebbe compromettere i fondamenti stessi del Cristianesimo.
Angeli e Demoni, 2009
L’adattamento cinematografico è arrivato soltanto nel 2009, ma la pubblicazione del libro risale al 2000 ed è quindi antecedente al Codice da Vinci.
Protagonisti dell’indagine del professore sono gli Illuminati, antica setta di scienziati perseguitata dalla Chiesa cattolica. Venivano marchiati a fuoco prima di essere barbaramente uccisi ed esposti come monito per le strade di Roma. Un rituale credule che Robert Langdon riconosce sul cadavere orrendamente mutilato di un uomo nei laboratori del CERN di Ginevra. Uno scienziato che ha difeso fino all’ultimo il segreto di un’arma sperimentale di capacità distruttive superiori a quelle dell’energia nucleare, un’arma scomparsa e nascosta nei sotterranei del Vaticano, dove è in corso il conclave per l’elezione del nuovo papa. Ma nelle intenzioni degli assassini la sede di san Pietro è destinata a rimanere vacante per sempre: solo il potere della Scienza regnerà. Sulle spalle di Langdon grava un difficile compito: interpretare il disegno delle cripte progettate da Galileo e Bernini, trovare il nascondiglio dell’ordigno e salvare il Vaticano.
Inferno, 2016
L’ultimo capolavoro che lo vede protagonista nasconde l’enigma nelle terzine di più famosi versi di Dante. Un thriller che di “infernale” ha molto. Non è una sorpresa Robert Langdon sia un esperto di Dante. È normale che a Firenze Robert Langdon sia di casa, che il David e Piazza della Signoria, il giardino di Boboli e Palazzo Vecchio siano per lui uno sfondo familiare. Ma ora è tutto diverso. Robert Langdon si risveglia in una stanza d’ospedale, stordito, ferito alla testa, ricorda a stento il proprio nome, non capisce come sia arrivato a Firenze, chi abbia tentato di ucciderlo e perché i suoi inseguitori non sembrino affatto intenzionati a mollare il colpo. Barcollante, la mente invasa da apparizioni mostruose, il professore deve scappare. Aiutato solo dalla giovane dottoressa Sienna Brooks, soccorrevole, ma misteriosa come troppe persone e cose intorno a lui, deve scappare da tutti. Comincia una caccia all’uomo in cui schieramenti avversi si potrebbero ritrovare dalla stessa parte, in cui niente è quel che sembra.
Con Spielberg collabora rispettivamente nel 1998, nel 2002, nel 2004 e nel 2015.
Il ponte delle spie, 2015
Spielberg si impegna per raccontare con eleganza e maestria cosa significasse vivere durante gli anni della Guerra Fredda, da semplice essere umano e non come soldato. Il risultato gli fece guadagnare un ampio successo da parte della critica, nonché il riconoscimento a Mark Rilance come miglior attore non protagonista in occasione dell’88° edizione dei premi Oscar.
James Donovan (Tom Hanks) è un avvocato di New York a cui gli viene affidato l’incarico di gestire le operazioni di scambio tra Rudoff Abel (Mark Rilance), spia sovietica, e Francis Gary Powers (Austin Stowell), pilota americano che è stato catturato dopo l’abbattimento del proprio aereo spia sopra la Russia.
Lo scambio avverrà sul ponte di Glienicke, denominato appunto “ponte delle spie”, luogo simbolo che dà il titolo al film.
Vorremmo anche nominare la sua magistrale interpretazione in Sully, diretto da Clint Eastwood.
Non se ne è mai parlato come un film da Oscar, ma il solo fatto che il protagonista sia Tom Hanks e che il film sia diretto da Clint Eastwood, alla sua 35esima prova come regista, sono due motivi validi per guardarlo.
Tom Hanks interpreta uno dei personaggi che gli riesce meglio: un uomo comune che diventa un eroe.
Il film infatti racconta la storia di uno dei più straordinari eventi di salvataggio che si siano mai visti nella storia, quella dell’ammaraggio sul fiume Hudson.
Un Airbus A320-214 della Us Airway è appena decollato dall’aeroporto La Guardia di New York, diretto a Charlotte, nel North Carolina. Sono le ore 15 e 25 del 15 gennaio 2009. Chelsey “Sully” Sullenberger è il pilota, con ormai 40 anni di esperienza alle spalle e conosce i cieli meglio di chiunque altro. Nel volo viene affiancato da Jeffrey Skiles, interpretato da Aaron Eckhart, a cui viene affidato il compito di effettuare le manovre del decollo per fare esperienza.
Andò tutto liscio per due minuti circa. Poi ci fu un bird strike: nient’altro che uno scontro con uno stormo di uccelli. A quel punto Sully riprese il controllo del velivolo dopo che alcuni finirono nei due motori e l’aereo cominciò a perdere quota.
L’unica opzione possibile era quella di tornare indietro, ma probabilmente non ci sarebbe stato il tempo per raggiungere la pista, e l’aereo, di proporzioni enormi, avrebbe causato troppi danni. Così Sully lo fece ammarare sulle acque dell’Hudson, dove furono avviate le operazioni di salvataggio dei 155 passeggeri, grazie ad alcuni battelli che prestarono soccorso.
La pellicola è estremamente realista, tutti gli eventi finora narrati sono stati ricostruiti con un’accuratezza sorprendente a detta delle vere persone dietro il miracolo.
Dopodiché ebbe luogo l’indagine da parte della NTSB per capire come mai l’ammaraggio si rese necessario, come venne svolto e se venne fatto tutto nel modo corretto.
Ma è Forrest Gump, diretto da Zemeckis a consacrare Tom Hanks nell’Olimpo delle più promettenti star di Hollywood. Un vero capolavoro.
Seduto su una panchina a Savannah, Forrest Gump, un uomo dello sviluppo cognitivo inferiore alla media, si rende testimone di alcuni dei più importanti avvenimenti della storia americana, attraverso il lento e suggestivo racconto della propria incredibile vita e dei problemi mentali e fisici che la caratterizzano fin dalla nascita.
Insomma Tom Hanks si è più volte dimostrato capace di immedesimarsi nel personaggio con straordinaria abilità tanto da rendere ciascuno di loro semplicemente indimenticabile.
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