Spegne oggi 38 candeline una delle attrici più amate dal pubblico, Anne Hathaway.
Versatile, bellissima, ci ha saputo emozionare con ogni suo ruolo. Con il suo esordio al cinema nei panni di Mia Thermopolis, una giovane adolescente che scopre la legittima erede al trono del regno immaginario di Genovia conquista i più piccoli. Cinque anni dopo, nel 2006, la sua carriera fa un balzo eccezionale. Interpreta persino la Regina Bianca in Alice in Wonderland e Catwoman nel terzo capitolo della saga di Christopher Nolan dedicata all’eroe col mantello nero che veglia su Gotham City.
“Incontri milioni di persone e nessuno ti colpisce veramente, poi un giorno ne incontri una… e la tua vita cambia, per sempre.”
Citazione tratta da Amore e altri rimedi
C’è anche un curioso aneddoto che la riguarda. Il marito di Anne Hathaway mostra una forte somiglianza con William Shakespeare. La moglie di William Shakespeare, morta nel 1623, si chiamava Anne Hathaway. Shakespeare un giorno scrisse: “La vita è troppo breve per amarti solo in una, prometto di cercarti nella prossima vita”.
E allora ripercorriamo la straordinaria carriera di Anne Hathaway.
Il diavolo veste Prada, 2006
È uno dei cult del cinema moderno nonché uno dei miei film preferiti, in cui una straordinaria Anne Hathaway è al fianco della camaleontica Meryl Streep.
Anne interpreta Andy Sachs, una giovane giornalista in erba che trova lavoro in un’importante rivista di moda come assistente personale della direttrice Miranda Priestly. Miranda un’autoritaria, quasi tirannica, esperta di moda molto influente al contrario di Andy che invece non è incline ad interessarsene e che spera però di ottenere una promozione nel giro di un anno.
Per soddisfare le richieste del suo capo Andy viene completamente assorbita dal suo lavoro tanto da trascurare il fidanzato e tutti gli affetti più cari. Nonostante il lavoro sia allucinante, Andy col tempo comincia a curare il suo look e a capire come funziona quel mondo tanto da guadagnarsi il rispetto di Miranda e a meritare di accompagnarla a Parigi per la settimana della moda.
Per una donna in carriera come lei, la rottura con il suo fidanzato è ormai inevitabile. Andy va a Parigi con Miranda dove scopre che l’editore della rivista intende rimpiazzarla con la sua rivale in affari. Andy tenta di avvertirla ma la donna era a corrente del complotto già da mesi ed è riuscita a liberarsi del problema impendendo però al suo fedele collaboratore di ricevere una promozione.
La fama ha quindi un prezzo che però Andy non è disposta a pagare se per farlo significa perdere la sua integrità. Così decide di lasciare Miranda e di tornare a New York. Una volta lì trova lavoro presso il Mirror anche grazie alle ottime referenze fornitele da Miranda.
Andy: “Dico solo che ci sono delle cose di Miranda su cui non sono d’accordo”
Christian: “Senti, dai, tu la odi. Lo puoi ammettere con me.”
Andy: “No…”
Christian: “… è notoriamente sadica, e non nel senso buono!”
Andy: “Ok, è tosta. Però se Miranda fosse un uomo nessuno la vedrebbe come la vedono. Direbbero solo quanto è in gamba nel suo lavoro.”
Questa frase riassume alla perfezione il carattere di Miranda. Una donna che combatte con le unghie e con i denti per tenersi stretta il suo lavoro, in cui tra l’altro è assolutamente geniale, e che pretende il massimo da chi la circonda. Perché? Odia essere messa in discussione ed è consapevole che le performance dei suoi dipendenti si riflettono su di lei. La classica donna in carriera, che non ha nulla da invidiare ad un uomo e che però deve combattere il doppio.
Les Misérables, 2012
La sua interpretazione, seppur non nel ruolo della protagonista, le valse ben 4 riconoscimenti: l’Oscar, il BAFTA, il Golden Globe e il SAG Award.
Si tratta dell’adattamento cinematografico liberamente ispirato al musical omonimo tratto a sua volta dal romanzo più celebre di Victor Hugo. Diretto da Tom Hooper e ambientato nella Parigi della prima metà del XIX secolo, I miserabili ha una trama particolarmente complessa. Molti sono infatti i protagonisti, le cui storie s’intrecciano, e le parentesi di carattere storico che pongono in evidenza importanti vicende come la battaglia di Waterloo.
Dopo diciannove anni di lavori forzati sotto l’arcigna sorveglianza dell’Ispettore Javert (Russell Crowe), Jean Valjean (Hugh Jackman) viola la libertà condizionata. Il sovrintendente si impone di catturarlo per affidarlo alla giustizia ad ogni costo, ma nel frattempo il fuggitivo è diventato un uomo onesto, che, per riscattarsi, prende sotto la sua ala protettiva la piccola Cosette, figlia di Fantine (Anne Hathaway).
Lo stagista inaspettato, 2015
Ben 9 anni dopo Anne Hathaway è la boss di sé stessa. Il suo personaggio, infatti, Jules Ostin è la fondatrice di una startup che gestisce un e-commerce che si occupa di abbigliamento. L’azienda decide di assumere degli stagisti senior che hanno quindi già acquisito una certa esperienza di vita. Tra di loro c’è anche Ben Whittaker, interpretato da Robert De Niro, che viene assegnato alla stessa direttrice per darle una mano.
Jules infatti tiene particolarmente ad occuparsi in prima persona dei suoi clienti e della gestione dell’azienda che però si sta ingrandendo sempre di più e che quindi avrebbe bisogno di un amministratore delegato che si assumerebbe parte delle responsabilità.
Jules all’inizio non accetta di farsi aiutare, ma con il tempo e con tanta pazienza Ben comincia ad instaurare un rapporto umano e prezioso per lei. Durante un viaggio a San Francisco, Jules si fa accompagnare da Ben a cui confida che suo marito, che ha rinunciato alla sua carriera per fare il padre casalingo, ha iniziato a tradirla.
Tornata dal viaggio con una nuova consapevolezza Jules si riconcilia con il marito che si è pentito del gesto, rifiuta di farsi appoggiare da un AD e si carica di responsabilità sempre maggiori ma capace di riuscire a portarle a termine.
“Voi donne sarete orgogliose: ognuna di voi, ogni giorno, rompe tutti gli schemi del mondo della tecnologia.”
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