Robert Downey Jr – supereroe, investigatore, avvocato

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Nasce oggi uno degli attori più apprezzati (e pagati) degli ultimi anni, Robert Downey Jr.

Robert Downey Jr esordisce sul grande schermo già all’età di soli cinque anni insieme a suo padre e ha ricevuto la sua prima candidatura all’Oscar nel ’93 per la sua interpretazione nei panni di Charlie Chaplin in Charlot, e per cui si è portato a casa il primo Premio BAFTA della sua carriera.

La vera e propria consacrazione però arriva quando viene scritturato per recitare la parte di Tony Stark nella saga di Iron Man e di conseguenza anche nei film del Marvel Cinematic Universe, sia come membro di un cast corale che in un cameo.

Iron Man, 2008 – 2013

Robert Downey Jr

Miliardario, supereroe, scienziato, filantropo. Chi conosce un personaggio dei fumetti che sia in grado di eguagliare la poliedricità di Tony Stark e la maestria di Robert Downey Jr nel sapere dare uguale importanza a tutti i suoi volti?!

Nel primo film del Marvel Cinematic Universe, nonché della cosiddetta ‘saga dell’Infinito’, l’industriale Tony Stark costruisce un’armatura ad alta tecnologia e giura di proteggere il mondo nei panni di Iron Man, decisione che prende dopo essere sopravvissuto ad un inaspettato quanto traumatico attacco in territorio nemico.

Nel sequel l’inventore milionario Tony Stark deve affrontare le pressioni alla collaborazione da parte dei militari e stringere nuove alleanze per affrontare un potente nemico e fare i conti con il fatto che ormai tutto il mondo conosce la vera identità di Iron Man.

Un’ultima avventura, almeno per ora, attende il nostro supereroe. Infatti dopo aver salvato New York dalla distruzione ed essere rimasto da allora insonne, preoccupato, e senza armatura, Tony Stark deve lottare contro le sue paure interiori per sconfiggere il suo nuovo nemico, il Mandarino.

Sherlock Holmes, 2009

Robert Downey Jr

“I piccoli dettagli sono di gran lunga i più importanti.”

A condividere sul grande schermo l’onore di aver interpretato il personaggio letterario icona del giallo, protagonista di oltre 50 storie, nato dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle, sono tre attori: Robert Downey Jr, Ian McKellen e Benedict Cumberbatch.

Quando si tratta di ripercorrere l’immensa carriera di Robert Downey Jr non possiamo fare a meno di nominare la sua interpretazione nei panni del detective più famoso della storia, Sherlock Holmes.

Nel primo film, nelle sale cinematografiche nel lontano 2009, l’astuto detective Holmes e il suo fedele aiutante, il dottor Watson, interpretato da un altrettanto straordinario Jude Law, sono chiamati ad affrontare un malvagio criminale, Lord Blackwood (Mark Strong) appassionato di magia nera, che sembra essere risorto dalla tomba. Dovranno risolvere il mistero nonostante la riapparizione di Irene Adler (Rachel McAdams), ex fiamma di Holmes, l’imminente matrimonio di Watson e un nuovo nemico che si nasconde nell’ombra.

E non solo. Il film infatti cerca di scavare a fondo nella mente del detective per capire quale sia il suo metodo infallibile per trovare sempre la soluzione migliore ad ogni problema. Peraltro l’interpretazione irriverente, sfrontata ed affascinante di Robert Downey Jr gli ha permesso di ricevere il Golden Globe per il miglior attore in un film commedia o musicale nel 2010.

Di Sherlock Holmes c’è anche un sequel Gioco di ombre, uscito nel 2011. Anche in questo caso diretto da Guy Ritchie, e che vede ancora una volta la coppia di rivelatori dei misteri impegnati ad investigare quando nel 1981 l’Europa è insanguinata da una serie di attentati di matrice anarchica. Sherlock Holmes e il Dr. Watson scoprono che dietro il diabolico piano si nasconde una delle più pericolose menti criminali mai esistite: il professor Moriarty (Jared Harris, Chernobyl).

“Non c’è niente di più stimolante di un caso in cui tutto ti è contro!”

Da anni ormai si vocifera di un possibile ritorno al cinema del cast del secondo film. Un terzo capitolo infatti sarebbe d’obbligo, soprattutto ora che Robert Downey Jr. si è liberato degli impegni di Tony Stark per la Marvel.

Delle voci sostengono che la storia vedrà Sherlock e John Watson nel selvaggio West, in un contesto diverso, a vedersela con un nefasto personaggio corrotto, l’industriale Cornelius Guest.

Dietro la macchina da presa pare che si siederà Dexter Fletcher, il regista di Bohemian Rhapsody e Rocketman. Non ci sarà una continuità con i primi due capitoli dunque dal punto di vista della regia, anche se Ritchie dovrebbe fornire un qualche tipo di consulenza, in qualità di executive producer.

La data ufficiale dell’uscita americana stabilisce che il film dovrebbe essere pronto per il 22 dicembre 2021 e che saranno presenti i principali membri del cast del capitolo precedente. Se mai per un miracolo venisse rispettata questa data, saranno trascorsi ben dieci anni tra Gioco di ombre e il terzo atto.

The Judge, 2014

Robert Downey Jr

Pellicola che vede per la prima volta Robert Downey Jr sia nelle vesti di attore protagonista che di produttore. Quattro anni prima infatti ha fondato con sua moglie la casa di produzione Team Downey.

L’attore si spoglia dei panni del supereroe e del detective per vestire quelli di un avvocato, e non un avvocato qualsiasi. Hank Palmer è infatti un risoluto avvocato di successo, che conosce a menadito la legge e che ritiene che il suo talento sia troppo costoso e sprecato per gli innocenti. La sua fama la deve alla sua abilità nel riuscire a trovare cavilli per scagionare i suoi clienti, colpevoli del reato ovviamente, dalla vita discutibile.

La sua vita viene però improvvisamente scossa da tre tragici avvenimenti che lo costringono a fare ritorno “a casa”. Nella piccola città natale si troverà a fare i conti con il padre, giudice onesto e stimato, con cui ha un rapporto burrascoso. Dietro il suo ritorno si nasconde infatti l’intenzione di dirgli addio per sempre ma quando Hank scopre che suo padre è stato accusato di omicidio è costretto a fare un passo indietro.

Il processo però sarà tutt’altro che facile. Oltre a pensare alla raccolta di prove, all’ascolto di testimoni e alla selezione di una giuria, a dare da pensare a Hank ci pensano anche i vecchi attriti con il padre, gli amari ricordi ma anche alcune delle verità che questi aveva tenuto nascosto al figlio.

Tamara Santoro
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