Nada festeggia 50 anni di carriera con Materiale Domestico, il nuovo progetto discografico uscito l’8 novembre per Woodworm. Il disco è un excursus storico, un racconto sincero e autentico di quello che è stato fino adesso il percorso artistico di Nada
Ci sono artisti monumentali e altri che svaniscono col tempo. Ecco, Nada fa sicuramente parte della prima categoria. Sempre coerente con il suo stile riconoscibile, con il suo spirito hippy che strizza l’occhio al teatro, Nada è stata capace di mettersi in gioco liberamente e irrazionalmente, convincendo anche i più scettici sulle sue indubbie doti artistiche – iconico ormai il duetto con Motta allo scorso Festival di Sanremo.
Però per la Malanima il 2019 non è stato solo la breve e indomita partecipazione all’Ariston. Infatti, dopo lo straordinario E’ un momento difficile, tesoro, album lirico e strettamente personale, Nada è tornata per celebrare e celebrarsi con Materiale Domestico, anticipato dal singolo Come una roccia – uno dei quattro inediti mai registrati su un disco. Già il titolo dovrebbe farci capire che cosa dovremmo aspettarci da questo nuovo lavoro. Infatti, quello che ci troviamo davanti ascoltando il disco è un qualcosa di autentico, di intimo, di umano. Materiale Domestico è un testamento artistico pregevole, nato dopo un accurato lavoro di selezione fra centinaia di ore di musica, da cui sono emersi ventiquattro brani messi su nastro nel periodo originale nel quale sono stati concepiti. Una sorta di schizzi d’arte, di brani d’autore provinati e registrati, poi scelte nei dischi, fatte dal 1986 al 2019.
Quelli che ho scelto, tra i tanti che mi sono capitati tra le mani, sono “provini” nati dalla cucina alla sala, a volte in corridoio, e che vogliono essere solo una sincera testimonianza del mestiere che faccio. Dalla ricerca iniziale quando l’idea è ancora nell’aria, fino al miracolo della sua cattura, il mio Materiale domestico vuole documentare proprio il risultato dell’unione di suoni e parole nel momento in cui vengono fissati su un aggeggio fisico. Alcune di queste canzoni sono rimaste strutturalmente pressoché uguali, mentre altre hanno stesure, parole, parti di melodia e accordi differenti da quelli poi andati a finire su un disco. Altre non le ho mai registrate su disco perché non mi sembravano adatte a quel progetto, o a quel momento.
Nada
Il disco, anzi, “il documento” dai suoni vintage è diviso in due parti:
Nella prima parte ci sono alcuni brani registrati dal 2007 al 2019; la seconda parte invece ha canzoni registrate dal 2004 al 1986. Come ho già sottolineato precedentemente, Materiale Domestico ha solo quattro inediti presenti nel secondo CD e sono: Come una rocca – singolo che ha anticipato il disco – registrato nel 1995, Fuga di gas nel 1986, Berlino nel 1988 e Ho perso la testa nel 2000. In tutti e quattro i brani ritroviamo la Nada di ieri e di oggi, con una voce pura, che il tempo non ha scalfito, ma l’ha resa più bella e ricca di sfumature.
In definitiva,nel cinquantesimo anniversario di una carriera brillante, Nada ha deciso di mettersi a nudo, spogliarsi di qualsiasi incertezza, confermandosi un’artista alternativa in un panorama musicale dove l’autotune e suoni elettro-pop la fanno da padrone, capace presentarci Materiale Domestico, che sembra tanto la pecora nera della famiglia, ma che invece è un lavoro perfetto nelle sue imperfezioni tecniche, un lavoro con un’anima definita di cui siamo lieti di ascoltare.
Materiale Domestico – Tracklist
CD 1, 2019/2007
- Dove sono i tuoi occhi
- Due giorni al mare
- Una pioggia di sale
- Alzati all’alba
- L’estate sul mare
- L’ultima festa
- Sonia
- Il tuo Dio
- La mia anima
- Chiodi
- Distese
- Luna in piena
CD 2, 2004/1986
- Senza un perché
- Asciuga le mie lacrime
- Tutto l’amore che mi manca
- Giulia
- La musica antica
- Ho perso la testa (inedito)
- Come una roccia (inedito)
- La gallina
- Guarda quante stelle
- My love
- Berlino (inedito)
- Fuga di gas
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