Alberto Angela torna alla conduzione di Ulisse, il programma di divulgazione dedicato alla storia, all’arte e alla cultura. Un racconto storico, archeologico, divulgativo, con la presenza di alcuni protagonisti della scena culturale o artistica italiana.
Nelle cinque puntate della nuova stagione di Ulisse, Alberto Angela, accompagnato da Luca Ward in qualità di narratore d’eccezione, ci ha accompagnato in un viaggio indietro nel tempo per scoprire le tracce della Storia.
Le sette meraviglie della Roma imperiale
Ritorno in grande stile per Ulisse. L’inaugurazione della nuova edizione del programma, andata in onda il 21 aprile 2021, vede protagoniste le sette meraviglie della Roma imperiale. Abbiamo infatti avuto modo di ripercorrere le tappe fondamentali che caratterizzarono la nascita e l’espansione di uno dei più grandi imperi di tutti i tempi e scopriamo come e perché la città di Roma in quel periodo raggiunse il suo massimo splendore.
In questa puntata Alberto Angela celebra il Natale di Roma accompagnando i telespettatori in un affascinante viaggio tra le meraviglie della Roma imperiale: la Roma dei Cesari. Partendo dal Mausoleo di Augusto – appena riaperto al pubblico dopo un restauro durato 14 lunghi anni.
Abbiamo potuto rivivere l’età augustea, visitando l’Ara Pacis, uno dei monumenti che simbolicamente segna l’inizio della Roma imperiale, e le splendide statue della Collezione Torlonia, tornata visibile al pubblico dopo settant’anni. Ci siamo poi spostati alla scoperta delle altre meraviglie realizzate dai successori di Augusto. Seguendo la linea del tempo, abbiamo visitato alcuni tra i più noti monumenti della nostra Capitale: il Colosseo, il più grande anfiteatro romano mai costruito; il Palazzo imperiale di Domiziano sul Palatino, per secoli il centro del potere dell’Impero; la Colonna Traiana, monumento simbolo dell’età d’oro di Roma; il Pantheon, il più importante tempio della Roma antica.
Sei regine per Enrico VIII
Un appassionante viaggio nel ‘500 inglese attraverso le intricate vicende del re Enrico VIII e delle sue sei mogli, alcune ripudiate, altre fatte decapitare. Una vicenda di tirannia, sangue e tradimenti che ha portato alla separazione dell’Inghilterra dalla Chiesa di Roma. Abbiamo scoperto che un’epidemia, non troppo diversa da quella che stiamo vivendo, tenne separati per un lungo periodo il re Enrico VIII e Anna Bolena, all’epoca sua amante, e per di più sono stati rivelati i contenuti di alcune lettere autografe del re alla sua amata oggi custodite nella Biblioteca Apostolica Vaticana.
La seconda puntata ha offerto infatti, offrirà il punto di vista delle sei donne che hanno affiancato Enrico VIII durante il suo regno, cambiando per una volta prospettiva nel narrare le vicende. Raccontare la condizione femminile in quell’epoca nella quale le donne non potevano far altro che subire il destino tracciato per loro dagli uomini è ancor più molto attuale.
Abbiamo visto come queste sei regine hanno cercato di reagire, ognuna a modo suo, alla violenza maschile di cui sono state vittime. Delle sue sei mogli, infatti, Enrico VIII ne ripudiò due, altre due le fece decapitare ed un’altra morì in seguito al parto. L’intento della puntata, attraverso il loro punto di vista, quello di vittime del potere maschile, pedine nelle mani dei loro mariti, padri, fratelli, è quello di provare ad accendere una luce sulle loro sofferenze e, in generale, su quelle di tutte le loro contemporanee, le cui vite non hanno trovato posto nei documenti antichi.
Assume infatti un significato importante che, alla morte di Enrico VIII, a salire al trono sia poi stata proprio una donna, Elisabetta I, che diventò una delle più grandi regine della Storia. Per molti, la sua ascesa e il suo radioso regno rappresentano il riscatto per il sacrificio di quelle sei donne che subirono le prevaricazioni del loro tempo.
Etruschi: viaggio in un mondo perduto
Dopo più di venti anni dalla prima puntata di Ulisse, dedicata proprio agli Etruschi, Alberto Angela riprende il filo di quel racconto accompagnandoci alla scoperta dei luoghi che hanno visto l’origine della nostra storia e della nostra civiltà. Gli etruschi furono una popolazione raffinata, un popolo di viaggiatori e commercianti capace di espandersi sul territorio italiano in modo organizzato e dei quali oggi possiamo ancora ammirare capolavori assoluti a testimonianza della loro grandezza.
Nella puntata di Ulisse andata in onda lo scorso 28 aprile, abbiamo visto proprio questi luoghi, a partire dall’area archeologica di Vulci che ci è stata possibile sorvolare a bordo di un elicottero del Raggruppamento Aeromobili dell’Arma.
Poi con la collaborazione della Soprintenenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale del Ministero della Cultura, abbiamo esplorato alcuni dei siti archeologici più significativi del Lazio etrusco, scoprendo splendidi reperti, frutto di recenti scavi.
Ci siamo spostati poi nelle necropoli di Tarquinia e di Cerveteri per visitare alcune delle tombe presenti. Dal Castello di Santa Severa Alberto Angela ci ha raccontato la storia del porto di Pyrgi e ci ha mostrato le ultime scoperte archeologiche ospitate nel Museo del Mare della Navigazione Antica. Abbiamo inoltre visitato il Museo Nazionale Archeologico di Tarquinia per scoprire le opere di arte metallurgica e la preziosa collezione di sarcofagi che custodisce.
Ma quello di Tarquinia non è l’unico museo etrusco presente sul territorio nazionale. Accanto al famoso Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma e al Museo Archeologico Nazionale di Firenze esistono altre realtà, più piccole e meno note, ma altrettanto ricche di tesori su ci siamo concentrati, perché sono dei piccoli gioielli del nostro patrimonio.
Dal Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano in provincia di Salerno, dedicato agli Etruschi di Frontiera, al Museo Civico Archeologico di Verucchio vicino Rimini, che racconta la storia di una fiorente comunità villanoviano-etrusca, sorta tra il IX e l’VII secolo a.C., passando poi per i tanti Musei del Lazio, dell’Umbria e della Toscana, da Tarquinia, appunto, a Orvieto, da Vetulonia a Chiusi.
Per quanto riguarda le ultime due puntate della stagione 2021 di Ulisse sono andate in onda con tre settimane di ritardo causa Covid. Il coronavirus ha infatti colpito lo staff del programma causando la temporanea sospensione delle riprese del programma.
La conferma arriva dall’account ufficiale Facebook di Ulisse che prende le distanze dalle ultime voci di corridoio che vedono un calo degli ascolti rispetto alle attese per l’edizione del ventennale.
Ci attendono ancora due puntate inedite, del tutto nuove. La prima è dedicata a San Francesco e a Chiara, due protagonisti del Medioevo, santi e ribelli, la cui storia verrà raccontata attraverso i luoghi in cui tutto è accaduto. La seconda, con la partecipazione di Piero Angela, affronta un tema di grande attualità: la crisi climatica che stiamo attraversando. Quali le cause? Siamo ancora in tempo ad evitare che la situazione precipiti? Cosa possiamo fare?
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