Domenica 31 luglio l’Arena Musa di Benevento ha accolto il tour congiunto di Venditti & De Gregori, nell’ambito della rassegna BCT Music Festival!
Due mostri sacri, due vere e proprie leggende della musica italiana, ma anche e soprattutto due grandi amici: Antonello Venditti e Francesco De Gregori per la prima volta sul palco insieme, dopo cinquanta anni esatti dalla pubblicazione dell’unica opera congiunta, quel “Theorius Campus” (1972) che ha segnato l’esordio ufficiale per entrambi i cantautori figli di Roma.
Un tour tutto loro, inaugurato da un memorabile concerto-evento allo Stadio Olimpico lo scorso 18 giugno davanti a ben 44.000 persone, che domenica scorsa ha fatto tappa anche all’Arena Musa di Benevento, in occasione della terza serata della rassegna BCT Music Festival, seconda data campana dopo quella del 29 luglio all’Arena Flegrea di Napoli.
L’avvento dei due colossi ha mandato letteralmente in tilt la “Città delle Streghe”, causando fortissimi rallentamenti nell’accesso alla location, riempita in ogni ordine di posto da tre generazioni di fan: con i biglietti esauriti da giorni, c’era sicuramente da aspettarsi un’organizzazione più efficiente, unica grande pecca di una serata magica.
Poco oltre le 21:30 si alza finalmente il sipario sullo spettacolo e, sulle note di “Bomba o non bomba” di Venditti, fanno il loro ingresso in scena i due attesissimi protagonisti, accompagnati da un mix di musicisti che da anni collaborano separatamente con i due artisti: Alessandro Canini (batteria), Danilo Cherni (tastiere), Carlo Gaudiello (piano), Primiano Di Biase (hammond), Fabio Pignatelli (basso), Amedeo Bianchi (sax), Paolo Giovenchi (chitarre) e Alessandro Valle (pedal steel guitar e mandolino).
Per questa speciale occasione troviamo aggregate al gruppo anche Fabiana Sirigu (violino) e le coriste Laura Ugolini e Laura Marafioti. Segue uno dei capolavori di De Gregori, ovvero “La leva calcistica della classe ’68“: sin da queste primissime battute si evince che non si tratta di una mera “operazione nostalgia” in ricordo dei bei tempi andati, con la band che favorisce la fusione dei sound dei due cantautori, nonché l’amalgama delle loro due diverse anime musicali, realizzando arrangiamenti rinnovati ma allo stesso tempo fedeli.
Lo show è caratterizzato da un ping-pong di emozioni, con botte e risposte da una parte e dell’altra: a “La storia” e “Generale” Venditti replica con “Sotto il segno dei pesci” e “Che fantastica storia è la vita“. Poi tocca a “Dolce signora che bruci” richiamare l’album da cui tutto cominciò cinquant’anni fa, in una versione acustica a due voci con l’accompagnamento alla chitarra di De Gregori, che poi esegue “Alice” da solo, insieme alla band.
Esattamente a metà concerto arriva il momento di celebrare un grande amico in comune: Lucio Dalla. Antonello torna sul placo per duettare con Francesco sulle note di “Canzone“, per poi ricordare da solo al pianoforte, prima di eseguirla, che “Ci vorrebbe un amico” è dedicata proprio a lui. Venditti continua con altre due ballate, “Sara” e “Notte prima degli esami“.
A questo punto, a sorpresa, si abbatte il ciclone Checco Zalone, che accompagna al piano il duo durante il capolavoro “La donna cannone“. Il comico non poteva certo andar via così: il pubblico chiede a gran voce un accenno dei suoi pezzi da novanta, “Uomini sessuali” e “Angela“, intonati anche dai due artisti. La parentesi Zalone viene archiviata con “Unica“.
È la volta di un nuovo scambio di battute: De Gregori regala gli evergreen “Rimmel“ e “Titanic“, ma la risposta di Venditti non è da meno con “Giulio Cesare“, “Alta marea” e “In questo mondo di ladri“. Si prosegue spediti verso il gran finale con l’intensa “Sempre e per sempre” e “Buonanotte fiorellino“: ciò significa che purtroppo siamo davvero quasi agli sgoccioli.
C’è però ancora spazio per gli ultimi due brani: “Ricordati di me“, pubblicata qualche mese fa come singolo nella nuova versione a due voci, seguita da quella che il Principe definisce “la più bella canzone su Roma che un essere umano ha mai scritto“, riferendosi ovviamente a “Roma Capoccia“.
La scaletta è equamente divisa tra i due cantautori, con tredici brani di De Gregori, tredici di Venditti, due tratti dall’album congiunto (uno scritto da Francesco, l’altro da Antonello) e una cover di Lucio Dalla. Con due repertori immensi era impossibile non escludere grandi successi, su tutti “Pezzi di vetro“, “Il vestito del violinista” e “Viva l’Italia” del Principe e le vendittiane “Amici mai“, “Buona Domenica“, “Settembre” e “Benvenuti in Paradiso“.
Scaletta
Bomba o non bomba
La leva calcistica della classe ’68
Modena
Bufalo Bill
La Storia
Peppino
Generale
Sotto il segno dei pesci
Che fantastica storia è la vita
Dolce signora che bruci
Alice (solo De Gregori)
Sangue su sangue (solo De Gregori)
Santa Lucia (solo De Gregori)
Canzone (cover Lucio Dalla)
Ci vorrebbe un amico (solo Venditti)
Sara (solo Venditti)
Notte prima degli esami (solo Venditti)
Pablo
La donna cannone (con Checco Zalone)
Unica
Rimmel (solo De Gregori)
Titanic (solo De Gregori)
Giulio Cesare (solo Venditti)
Alta marea (solo Venditti)
In questo mondo di ladri (solo Venditti)
Sempre e per sempre
Buonanotte fiorellino
Ricordati di me
Roma capoccia
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