Sogni, ambizioni e amore sono i protagonisti di Cuori, la nuova fiction medica di Rai 1 ambientata in Italia negli anni Sessanta. Il primario Cesare Corvara desidera guidare una squadra in grado di realizzare il primo trapianto di cuore della storia, contribuendo a far avanzare i progressi della medicina. Ma persino i medici che tentano di guarire le malattie dell’organo vitale umano non sono esenti dalle sue debolezze.
1967. Cesare Corvara (Daniele Pecci) è a capo del reparto di cardiochirurgia dell’ospedale Le Molinette di Torino che intende realizzare il suo sogno tanto ambizioso quanto rischioso. Non può certo farlo da solo. Al suo fianco decide di richiamare il suo pupillo Alberto Ferraris (Matteo Martari), astro nascente del campo che ha studiato in Svezia e Delia Brunello (Pilar Fogliati) cardiologa dotata dell’orecchio assoluto di ritorno dagli Stati Uniti che di recente è diventata sua moglie.
Cuori può vantare sulle performance intense di Matteo e Pilar, che hanno peraltro già condiviso un altro set, quello di Un passo dal cielo, mentre quella di Daniele mi è sembrata debole e vuota a confronto. Vale comunque la pena guardare questa fiction, che in molti già si augurano abbia un seguito, per capire cosa ci sia dietro alle scoperte in campo scientifico, il duro lavoro del medico che prima di tutto è un essere umano e in quanto tale può commettere errori.
L’arrivo di Delia in reparto desta gli animi: a quell’epoca infatti era raro che una donna ricoprisse un ruolo ‘delicato’. I pazienti fanno fatica a fidarsi di lei e delle sue competenze, i colleghi la screditano e parlano male di lei alle sue spalle chiedendosi come un cardiologo in minigonna possa essere una scelta valida per l’equipe.
La cosa che più fa rabbrividire è che persino le altre donne hanno riserve nei suoi confronti e le suore che lavorano nell’ospedale esortano le altre a pregare di più per avere la forza di sopportare la sua presenza. Delia inoltre una volta tornata a Torino non si aspettava di imbattersi in Alberto, che non vedeva da quando la loro storia d’amore si era interrotta.
All’epoca la medicina era schiava della politica, del denaro e della chiesa infatti tutti in ospedale attendono con ansia la visita del Vescovo, il cui parere positivo potrebbe sbloccare importanti fondi per il trapianto di cuore. Tutto deve filare liscio, ma l’arrivo in ospedale di una giovane paziente, Rosa, porta tensione tra Alberto, che vuole operarla, e Delia che si oppone.
Le condizioni di Rosa vengono stabilizzate, ma il suo cuore è tutt’altro che fuori pericolo. Mosca dà a Delia un ultimatum, altrimenti prenderà la questione nelle proprie mani. Intanto la convivenza tra Delia e Alberto subisce un duro colpo quando in ospedale si presenta Ilaria, la donna con cui Alberto la tradì anni prima. I due però sono costretti a mettere da parte i propri dissapori per collaborare in vista del congresso di cardiochirurgia a cui Cesare ha invitato luminari provenienti da tutto il mondo.
La situazione precipita quando Delia scopre che Alberto l’aveva allontanata con un falso tradimento per prendersi cura della sorella gravemente malata. Alberto e Delia devono salvare una paziente che è diventata improvvisamente cianotica. Mosca approfitta del caso per rivalersi su Ferraris e sospenderlo dalla sala operatoria. Alberto si oppone, ma ha bisogno dell’aiuto di Delia per dimostrare la sua innocenza. Nel frattempo, Rosa e Virginia sono costrette a fare i conti con l’attrazione che entrambe provano per Fausto (Carmine Buschini).
Alberto è in un locale con Karen quando, tra la folla, un uomo accusa un malore: è Gianni Sciortino, un playboy di una certa fama. L’uomo viene ricoverato nell’entusiasmo delle pazienti, che fanno a gara per procurarsi un autografo. Nonostante gli atteggiamenti da spaccone, Gianni in realtà è un fine osservatore e pur non avendo incontrato il vero amore nella sua vita, riesce a riconoscerlo negli occhi di Alberto e Delia.
Il soggiorno americano di Cesare insospettisce Mosca, che si mette alla ricerca della verità sperando in un punto debole del primario per sfruttarlo a suo favore. Per di più una nuova paziente potrebbe creare dei problemi alla guida di Cesare. La donna, in seguito ad una discussione con il marito, ha una crisi cardiaca e, nonostante venga operata con successo, le sue condizioni restano critiche. Delia improvvisa allora una tecnica che ha visto a Houston di cui si assume la responsabilità per un eventuale fallimento.
Ciononostante la donna non sopravvive e Cesare, che intanto è rientrato prima del previsto, e Alberto sono convinti che la sua morte verrà utilizzata dai loro avversari per estromettere il primario. Anche se non ha commesso alcun errore, Delia si sente responsabile e sembra essersi arresa all’idea di doversi dimettere ma Alberto è determinato a fare luce sull’accaduto.
Dal Sudafrica arriva la notizia del primo trapianto di cuore portato a termine e Cesare si vede costretto ad accusare il colpo, ma non ci mette molto a ritrovare la voglia di combattere. Purtroppo però le condizioni di Cesare stanno peggiorando.
Il primario ha bisogno di un cuore nuovo e vuole che sia proprio Alberto a impiantarglielo. Alberto, però, non è lucido: si sente in colpa per quello che è successo a Luisa e per i sentimenti che prova per Delia. Anche la cardiologa si sente a disagio in presenza del marito.
All’ospedale arriva un nuovo direttore sanitario, che si dimostra fin da subito fedele alleato di Mosca. Cesare non è certo disposto ad arrendersi, ma ormai manca solo la firma del Consiglio e il capochirurgo avrà vinto. E così, mentre Alberto e Delia restano in ospedale per studiare i bollettini medici che sono arrivati dal Sudafrica, Cesare decide di tornare a casa.
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