Mia e il leone bianco [Recensione]

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Mia e il leone bianco è un film che racconta del legame speciale tra una bambina di dieci anni e un bellissimo leone bianco di nome Charlie. Una storia che dimostra come l’amicizia non conosca confini, ieri sera in onda su Rai 1.

Dopo Green Book della scorsa settimana, la Rai continua a regalarci film in prima visione per viaggiare con la fantasia ed avere una piacevole distrazione. Ieri sera è stato il turno di Mia e il leone bianco, film di produzione francese girato in Sudafrica ed ispirato ad una storia vera.

Mia e il leone bianco
Mia e il leone bianco in una scena del film.

Mia è una bambina che vive con la famiglia in Sudafrica, dopo essersi trasferita da Londra a causa del lavoro di suo padre, uno zoologo. Dopo un passato di contrattazioni con cacciatori di leoni, il padre di Mia ha cessato quest’attività illegale e la piccola non immagina neanche che ciò possa essere accaduto in passato, anche perché i suoi genitori le hanno trasmesso valori ben lontani da tutto ciò. Mia però si sente sola e sente la mancanza della vita e degli amici che ha lasciato in Inghilterra finché un giorno stringe amicizia con Charlie, un cucciolo di leone bianco.

Dopo alcuni anni però Charlie, ormai divenuto uno splendido esemplare adulto, causa molte preoccupazioni ai genitori di Mia, date le sue dimensioni e la sua imprevedibilità dovuta al suo istinto di animale selvatico, nonostante sia cresciuto in allevamento. Il padre decide perciò di vendere Charlie al migliore offerente, che si rivela essere un’agenzia di safari per cacciatori di trofei. Mia, decisa a impedire la cosa, sceglie di scappare insieme al leone per portarlo alla riserva naturale di Timbavati, al fine di garantirgli la totale protezione.

Il film si basa su un soggetto scritto principalmente da Pure de Maistre, moglie del regista che ha scritto questa storia dopo aver fatto un viaggio in Sudafrica. L’esperto di leoni Kevin Richardson ha monitorato le riprese per intero, supervisionando ogni interazione fra i leoni e gli attori.

Dopo tre anni di riprese resesi necessarie per permettere la naturale crescita sia di Daniah che del cucciolo, chiamato Thor, ed imprimere al film un approccio ancora più reale, e un budget complessivo di 8,7 milioni di dollari, la pellicola è approdata in Italia il 17 gennaio del 2019. Con 36,4 milioni di dollari incassati al botteghino, Mia e il leone bianco è stato il film francese di maggior successo del 2019.

Nei titoli di coda si leggono alcune informazioni alquanto preoccupanti. Circa 100 anni fa in Africa vivevano liberi 250.000 leoni. Il loro numero è diminuito del 90% e lo scorso anno, secondo gli esperti, se ne contavano meno di 20.000. i leoni non sono considerati come una specie ‘a rischio’ ma se continueranno a diminuire con questo ritmo, tra 20 anni allo stato brado saranno completamente scomparsi.

Mia e il leone bianco
Mia e il leone bianco.

“Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo”.

È una frase di Gandhi che esprime in tutto e per tutto il desiderio di Mia di fare qualcosa nel suo piccolo per contribuire alla salvaguardia della specie.

Il padre d’altro canto è restio a pensare che anche una piccola azione possa dare inizio ad un mondo migliore. Lui stesso infatti ha detto di aver fatto di tutto pur di fare le cose in maniera corretta, ma quando entrano in gioco i soldi anche il più onesto degli uomini può essere corrotto. John infatti non possiede la sua proprietà e per sdebitarsi decide di vendere il leone bianco ai cacciatori di trofei sostenendo di non essere responsabile di quanto gli accadrà dopo.

La storia vera che ha ispirato il film

Tra il cast dove compresi Mélanie Laurent, Langley Kirkwood e Ryan Mac Lennan e la troupe di Mia e il Leone Bianco si è creato un legame fortissimo, in quanto un branco di sei leoni è cresciuto durante le riprese. Tutt’ora vivono nella riserva dello zoologo Kevin Richardson, creata grazie ad un fondo della produzione. Richardson, come raccontato durante la campagna di lancio del film, è stato un pilastro del progetto in quanto esperto di leoni nonché coach per Daniah durante le scene in cui si relazionava con Charlie/Thor. Gli ha spiegato passo dopo passo come comportarsi, come muoversi, come parlare e, soprattutto, come instaurare un vero rapporto di amicizia. Il tutto assicurando rispetto e sicurezza, umana e animale.

Oggi Kevin Richardson è il proprietario del The Kevin Richardson Wildlife Sanctuary, una vera e propria riserva naturale nata con lo scopo di proteggere e reintegrare in natura i più grandi animali carnivori, dai leoni ai leopardi e dalle pantere alle iene. Con il suo team, Richardson impara a far conoscere i grossi felini, insegnando a ogni volontario che i leoni non devono essere dominati dagli uomini. Nella riserva naturale dell’uomo che sussurrava ai leoni si cerca di sviluppare una relazione reale con gli animali, che duri e sia fondata sull’amore.

Se ieri sera ve lo siete perso vi consiglio di recuperarlo su Rai Play e di pensare anche a fare una donazione alla Kevin Richardson Foundation che si occupa nel concreto di preservare l’habitat naturale dei leoni e di proteggerli. Insomma un piccolo passo per l’uomo ma un grande passo per l’umanità.

Tamara Santoro
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