Festeggia oggi ben 57 anni (anche se non li dimostra per niente) un grande attore, che tra l’altro vanta anche origini italiane, meridionali per essere precisi e da parte di padre per l’esattezza. Sto parlando ovviamente di Nicolas Cage.
Il suo vero nome è infatti Nicolas Kim Coppola ed è nipote del celebre regista Francis Ford Coppola nonché cugino di Sofia Coppola, anche lei attrice e regista. In questo caso quindi buon sangue non mente.
Nella sua immensa carriera Nicolas Cage è apparso in oltre 80 film ed ha interpretato innumerevoli ruoli diversi tra di loro. Qualche esempio? Un vampiro, un fantasma, un cavaliere templare, uno stregone.
Ripercorriamo allora insieme il suo percorso come attore.
Via da Las Vegas, 1995
Per la sua interpretazione in Via da Las Vegas, Nicolas Cage, all’età di 36 anni è diventato il quinto più giovane attore di sempre a vincere il Premio Oscar come miglior attore, oltre ad un Golden Globe e ad un SAG Award per la stessa categoria.
Il film è diretto da Mike Figgis, che ha curato anche la colonna sonora, ed è tratto dall’omonimo romanzo di John O’Brien, morto suicida il 10 aprile del 1994 a soli 34 e che non poté quindi assistere al film.
Ben Sanderson è un uomo che ha perso tutto, prima la famiglia e poi il lavoro. Alcolizzato, decide di andare a Las Vegas per ubriacarsi fino a morire. Ma il destino è dietro l’angolo, e proprio là Ben incontra Sara, una disperata prostituta. Tra i due nasce un amore profondo, capace di soddisfare il loro bisogno di non sentirsi soli. La loro vita però pare già segnata: Ben accetta a malincuore la professione di Sara, mentre lei non riesce a dissuaderlo dall’alcool.
Basta sapere che Nicolas Cage volle realmente ubriacarsi per prepararsi meglio al ruolo per capire quanto possa essere stato sensazionale.
The Family Man, 2000
Pur non potendo essere considerato un vero e proprio remake, il film trae lo spunto di fondo, e in particolare la figura dell'”inviato dal cielo” che opera l’incantesimo di una vita diversa da quella reale, dal celebre La vita è meravigliosa di Frank Capra.
Una mattina di Natale un ricco scapolo di Manhattan si sveglia nella vita parallela che avrebbe vissuto se fosse rimasto insieme alla ragazza lasciata tredici anni prima per perseguire una carriera di successo. Superato il trauma iniziale per la perdita di tutto ciò che conosce, l’uomo inizia a dare valore a quel che la realtà parallela gli offre.
Il mistero dei templari, 2004 e Il mistero delle pagine perdute, 2007
Per un’alternativa a Indiana Jones, con un pizzico di storia americana e la giusta dose di avventura sono perfetti i due film della serie National Treasure.
Benjamin Franklin Gates proviene da una famiglia di archeologi che hanno passato la vita a cercare il tesoro perduto dei Templari che nessuno credeva esistesse. Il nonno aveva lasciato al nipote un solo indizio su un foglietto: “Charlotte ha in serbo il segreto”.
Successivamente Gates scopre che Charlotte è una nave che, a causa del cambiamento climatico, non è più nascosta sotto i ghiacci perenni. Organizza, quindi, una spedizione nell’Artide con altri ricercatori tra cui gli esperti Ian Owe (Sean Bean) e Riley Poole.
Nella nave inoltre viene ritrovata una pipa di schiuma che contiene un altro indizio. A questo punto gli altri però incominciano a ribellarsi a Gates quando scoprono che Ben ha intenzione di donare il tesoro in beneficenza ai musei archeologici. Ian, invece, comincia a dimostrarsi senza scrupoli pur di arrivare alla risoluzione del mistero (cercando di convincere Gates a rubare la dichiarazione d’Indipendenza americana). Alla fine Ian e i suoi decidono di rinchiudere Riley (unico rimastogli fedele) e Ben nella stiva della nave, ma riusciranno comunque a sopravvivere.
Nella caccia al tesoro, ci saranno davvero molti indizi, che i protagonisti troveranno, tutti legati alla massoneria. Con l’amico Poole, Ben Gates si inoltra in una serie di avventure, arrivando anche a rubare la stessa Dichiarazione d’Indipendenza americana che aveva difeso inizialmente e che una ragazza, la dottoressa Abigail Chase (Diane Kruger), vuole riavere a tutti i costi, ma che finirà poi per accompagnare Gates nel suo viaggio. Tra i due nascerà una storia d’amore.
Alla fine dopo tante ricerche il protagonista riesce a trovare il tesoro in una stanza segreta sigillata dalla tomba di un capo della massoneria sotto una chiesa secolare di New York (la Trinity Church in Wall Street) e a fare arrestare Ian, riscattando così anche la cattiva fama della sua famiglia, considerata da secoli una stirpe di pazzi. Il tesoro viene ridistribuito nei musei di tutto il mondo, eccetto una piccola parte che resta allo stesso Gates, ai suoi due compagni di viaggio e al padre che nel finale aiuta i tre a fare l’ultimo passo verso il tesoro.
Nel secondo capitolo invece, per Benjamin Franklin Gates è in arrivo un nuovo mistero e una nuova caccia al tesoro: uno dei suoi antenati è accusato di avere preso parte alla cospirazione per uccidere Abraham Lincoln. Nel tentativo di scagionarlo verranno alla luce una serie di indizi che sembrerebbero condurre alla leggendaria città d’oro di Cibola. Cercando Cibola, Ben Gates dovrà affrontare molti ostacoli, per la maggior parte causati da Mitch Wilkinson, che tenta di dar lustro alla sua famiglia a discapito dei Gates.
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