In un’epoca di sequel, prequel, remake e reboot, portare in sala una produzione originale appare come una scelta coraggiosa. E Pixar, nonostante possa permettersi senza problemi di essere coraggiosa, con Onward regala al grande pubblico non solo una produzione originale, ma un vero e proprio nuovo capolavoro, il degno erede, nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, del successo di Coco, del 2017. Ma attenzione, non confondiamo: Onward – Oltre la Magia è un film davvero differente da Coco, ed è nella sua unicità che è riuscito a conquistarci all’anteprima stampa, sorprendendoci in modo più che positivo!
Onward – Oltre la magia
Iniziamo da una breve sinossi: parliamo di un mondo urban-fantasy, dove alla più classica delle ambientazioni (una qualsiasi città statunitense dei nostri giorni) è aggiunta la presenza, tra le sue vie, di creature del mondo del fantastico, come elfi, centauri, ciclopi, e molti, molti altri. Eppure sembra che la magia non esista più, che sia scomparsa, soppiantata dalla tecnologia e dalle comodità. Questo fino al sedicesimo compleanno di Ian Lightfoot, un elfo impacciato, imbranato e davvero poco sicuro di sé, che scopre un regalo lasciatogli dal padre, scomparso quando lui era ancora un neonato: un bastone magico in grado di riportarlo in vita, per un solo giorno, per permettergli di conoscere Ian e suo fratello maggiore, Barley. Qualcosa purtroppo va storto, riportando in vita solo la metà inferiore di loro padre, e portandoli a vivere una avventura a dir poco sensazionale, alla ricerca della pietra che gli avrebbe permesso di riportarlo totalmente in vita.
Il racconto si struttura così sul viaggio dell’eroe, mescolando tendenze tipiche dei giochi di ruolo (non a caso la passione di Barley) al percorso verso la maturità di Ian. Ma non solo: non è infatti un viaggio esclusivamente personale, ma è anche un viaggio attraverso il rapporto con Barley, in uno scoprirsi e riscoprirsi, dando il giusto spazio al mondo degli affetti vicini, e cercando di accettare (ma non dimenticare) la scomparsa di chi ha lasciato questo mondo. Pixar mescola tenerezza e avventura, regalandoci un film davvero per tutta la famiglia, in grado di far sognare i bambini e di creare spazi di riflessione ai più grandi. Il tutto in un racconto che in fondo sa anche parlare di adolescenza e di tutte le difficoltà a essa legate. Le chiavi di lettura sono davvero molte, e in Onward Pixar dimostra la grande esperienza di uno studio diventato una vera certezza per gli appassionati di cinema d’animazione e non solo.
Regia e sceneggiatura si fondono, dando vita a un racconto che non annoia neanche per un attimo, in grado di filare liscio dall’inizio alla fine, conducendo lo spettatore per mano in un saliscendi di emozioni, tra commozione e tensione, tra azione e terrore. Mettetevi comodi, una volta in sala, perché avrete davvero voglia di rivedere poco dopo questa fantastica avventura. Avventura che in originale vedeva l’interpretazione, come doppiatori, di Tom Holland e Chris Pratt, rispettivamente Spider-Man e Star-Lord nel Marvel Cinematic Universe: in italiano sono così stati chiamati a prendere il loro posto i doppiatori dei loro personaggi proprio nei film Marvel Studios, Alex Polidori e Andrea Mete. Il risultato è davvero pregevole, grazie soprattutto alla grande professionalità dei due, ma anche alla ormai forte personificazione che le loro voci hanno con i personaggi del mondo Marvel.
Non ci sono scuse per non andare a vedere Onward – Oltre la Magia. Al cinema dal 5 Marzo, rischiate di perdervi uno dei sicuri candidati agli Oscar del prossimo anno, il quale ha già alzato l’asticella per la competizione. Preparatevi a lasciarvi coinvolgere e commuovere da una nuova produzione originale, in grado di dimostrare davvero cosa significhi la parola “capolavoro”.
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