Euphoria: in arrivo la seconda stagione su Sky e NOW TV

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Euphoria 2 arriverà parallelamente in Italia e negli Stati Uniti, rispettivamente su Sky, NOW Tv e HBO. Su Instagram è stato pubblicato il teaser della stagione in arrivo. La data d’uscita è il 9 gennaio.

La seconda stagione di Euphoria, confermata da tempo e inizialmente prevista per il 2020, era stata ostacolata dall’arrivo della pandemia; per arginare la prolungata assenza della serie, HBO aveva recentemente rilasciato due episodi speciali slegati dalla trama. 

Non è facile raccontare l’adolescenza senza scadere in clichés e stereotipi, ma Euphoria raggiunge il suo obiettivo con un talento memorabile. La serie di Sam Levinson, in un’epoca in cui continuano ad essere rinnovati prodotti imbarazzanti come Baby, Tredici o Elite, è una ventata d’aria fresca nel panorama dei drammi adolescenziali.

Si può facilmente considerare Euphoria come una degna erede di Skins (UK), oltre che esserne una versione aggiornata a tempi e tematiche più recenti; i parallelismi tra le due serie sono tanti, a partire dall’atmosfera monopolizzata da party, droghe, sesso e adolescenti problematici.        


La voce narrante della protagonista Rue – interpretata da una magnifica Zendaya – ci guida nei punti salienti della prima stagione di Euphoria, raccontando per sommi capi le vite del suo gruppo abituale di amici e conoscenti; il teaser di ogni episodio, infatti, è focalizzato sul background di ogni personaggio principale e ne analizza gli specifici eventi che hanno avuto un impatto decisivo sulla sua personalità.

In questo modo siamo portati, se non a empatizzare, almeno a comprendere le ragioni sotto i comportamenti discutibili di alcuni: di certo non giustifichiamo Nate Jacobs (Jacob Elordi) per i suoi comportamenti irascibili e al limite della psicosi, ma comprendiamo che durante l’infanzia e l’adolescenza ha avuto un pessimo modello di riferimento – suo padre, Cal (Eric Dane).

Rue è una ragazzina di diciassette anni che non ha alcuna intenzione di troncare la sua dipendenza dagli oppiacei, ma a farle cambiare idea sarà l’arrivo di Jules (Hunter Schafer) in città e l’amicizia indissolubile che stringeranno. Anche se Rue viene posta come l’ideale protagonista di Euphoria, sono ritratti in maniera esaustiva anche alcuni dei suoi compagni di scuola, tanto che le storie di ciascuno si trovano sullo stesso piano e nessuna prevale davvero sull’altra.

Euphoria: in arrivo la seconda stagione su Sky e NOW TV 1

Impossibile parlare di Euphoria senza menzionare il lavoro eccezionale svolto a livello scenico, con inquadrature, luci e suoni usati in modo tale da evocare le sensazioni che i vari personaggi provano in determinati momenti oppure in relazione alle droghe usate.

Ad essere inscenate più frequentemente sono le atmosfere stranianti e allucinate tipiche dei party: musica assordante e ritmata e luci abbaglianti che risaltano nel buio dei locali, illuminando volti e dintorni con toni freddi e vividi che virano spesso sul viola e sul blu. Il pulsare continuo di luci, suoni e colori corrisponde spesso alle emozioni ricorrenti in quegli istanti, positive o negative che siano.    

Un tocco di unicità in più, però, proviene soprattutto dall’originalità delle inquadrature, estremamente dinamiche e messe in atto con tecniche estrose: impossibile non menzionare la scena in cui vediamo Rue camminare sulle pareti di un corridoio come rappresentazione di un trip causato dalle droghe, effetto  ottenuto grazie all’installazione sul set di una stanza rettangolare in grado di girare su sé stessa.       

Notevole è anche l’attenzione ai costumi, perfettamente rispecchianti le tendenze giovanili più attuali.

Un discorso a parte merita il make-up, colorito e stravagante soprattutto in personaggi come Jules e Maddy: raramente, nella vita di tutti i giorni, vedremmo ragazzine con trucchi così elaborati, ma bisogna osservare la questione nell’ottica di Euphoria e notare come il make-up sia uno strumento ulteriore per rispecchiare le personalità di ognuno.

Euphoria è la prova che non c’è bisogno di una narrazione contorta per poter affermare la qualità di una serie.

Gli eventi scorrono in maniera estremamente lineare, talvolta intervallati da spezzoni fittizi e spiritosi dove si esasperano alcuni concetti nella mente di Rue – come quello esilarante in cui lei, vestita da insegnante, spiega con tanto di lavagna e illustrazioni il fenomeno delle dick pics.      

Euphoria esplora un ampio range di situazioni, andando a toccare tematiche diverse tra loro e facendo sì che la presenza massiccia di elementi come sesso e droga non sia ridondante, ma piuttosto distribuita equilibratamente nel corso della narrazione.

Prevalgono situazioni di forte intensità emotiva, come la relazione tossica tra Maddy (Alexa Demie) e Nate o il rapporto travagliato tra Rue e sua madre, ma non ne mancano di più leggere e spiritose: proprio questo bilanciamento riesce a smorzare un’eccessiva melodrammaticità, causa del tracollo di molti altri teen drama che periscono sotto eventi surreali e imbarazzanti.    

Euphoria: in arrivo la seconda stagione su Sky e NOW TV 4

Nell’epoca dei selfie, del revenge porn, delle cam girls e delle app di incontri, la tempesta ormonale tipica dell’adolescenza provoca conseguenze sempre meno reversibili.

La Gen Z deve gran parte dei suoi problemi anche alla massiccia presenza nella vita quotidiana del web, contenitore di prove incancellabili dell’impulsività e dell’ingenuità tipiche adolescenziali.

L’esperienza di Sam Levinson tra droghe e centri di riabilitazione in età adolescenziale è stata indubbiamente indispensabile nell’ideazione di una serie tanto accurata nella riproduzione del microcosmo narcotico. Tramite Rue esploriamo a debita distanza il circolo vizioso in cui nessuno vorrebbe mai incappare: un costante andirivieni tra fuga dalla realtà e tentativi disperati di adattarsi a una normalità piatta ma sana, a cui lei fatica ad abituarsi.

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