Supereroi, una storia d’amore d’autore sull’importanza del tempo

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Supereroi è il racconto di una storia d’amore nell’arco di vent’anni che trascende il tempo. La nuova opera di Paolo Genovese si avvale di un cast in stato di grazia, dove Alessandro Borghi e Jasmine Trinca sono inossidabili. 

Uscito nella sale cinematografiche il 23 dicembre, Supereroi ci sbatte davanti agli occhi l’importanza del tempo che ci si sgretola tra le mani. Non puoi prenderlo, non puoi fermarlo, non puoi mandarlo indietro o avanti. Devi goderti il presente, l’istante, prima che sia troppo tardi. Un film sul coraggio di stare insieme per vent’anni, perché oggi si è un po’ eroi quando ci si sceglie e si decide di dirsi “per sempre”.

Tratto dall’omonimo romanzo, Supereroi non ha nulla a che vedere con Perfetti Sconosciuti, o forse un po’ si. Se in quest’ultimo Genovese ha trovato il modo di raccontare la parte più superficiale, scabrosa e menzognera di una coppia, nel nuovo lavoro il regista racconta dei pezzi di vita di due persone che si incontro per caso, si piacciono, hanno voglia e paura, si lasciano ma sono legati, si riprendono, questa volta per sempre.

supereroi recensione film di genovese borghi trinca

È la narrazione dell’amore in una forma più romantica ed emotiva, attraverso una storia di due supereroi comuni, che non hanno mantelli, ragnatele o maschere. Hanno solo il loro amore, gli errori da riparare, le scelte da prendere, il coraggio di tornare indietro o di chiedere scusa o di guardare in faccia la realtà nei momenti di alti e bassi. E poi il dolore della malattia, le litigate e le incomprensioni, le risate e il futuro che non è poi così tanto scontato.

Supereroi traccia una storia non lineare nell’arco temporale compreso tra il 2000 e il 2020, viaggiando tra presente, passato e futuro.

Anna (Jasmine Trinca) è una fumettista di grande talento e Marco (Alessandro Borghi) è un dottorando e professore di fisica. Lei è brillante e irrequieta che veste hippie, è pratica, potrebbe sembrare superficiale, ma non lo è. Lui è un nerd con stile, razionale e riflessivo con look austero, ogni problema della vita viene risolta con la legge della fisica. Per lei il futuro con qualcuno è difficile, a tratti un probabile. Per lui invece il tempo non esiste, è tutta un’illusione. 

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Esattamente come quei famosi Anna e Marco di Lucio Dalla, anche loro vivono i loro attimi di gioia infinita e di estrema passione, anche loro hanno un sogno che vogliono vivere, che non è quell’America lontana, ma è un qualcosa di più vicino, tangibile, ma che ugualmente fa paura, perché quella magia non può finire, non può essere solo una dannata illusione.

Nelle loro vite ci sono gli insostituibili Tullia (Linda Caridi), l’amica e coinquilina di Anna, un punto fermo nella sua vita; e Vittorio (Vinicio Marchioni), amico e collega di Marco alle prese con una relazione non voluta ed un matrimonio fallito alle spalle. E poi conosciamo Pilar (Greta Scarano), ex di Marco, donna risoluta e assennata che ha un ruolo centrale, più di quanto si possa immaginare; ed infine Elena (Elena Sofia Ricci), un’attrice di teatro e madre anaffettiva e sfuggente di Anna. 

Supereroi è un vortice di sentimenti ed emozioni, un’altalena che dondola continuamente tra passato, presente e futuro, ma ad un certo punto i tre tempi confluiscono nella stessa storia, che poi è sempre la stessa storia. Nel film nostalgia e speranza prendono il sopravvento per centoquaranta minuti, non usciamo dagli abiti di Anna e Marco, loro sono noi, noi siamo loro. È tutto così incredibilmente reale. 

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Sono due supereroi? Si, sono due supereroi che decidono di amarsi per una vita, di stare insieme per venti anni, perché “una coppia è tale se dura, altrimenti sono solo due persone che stanno insieme”. Ma è la storia anche di altri supereroi, di una donna che fa l’atto d’amore più romantico ed altruistico che ci possa essere, di una dottoressa che salve le vite, di un uomo che si prende le sue responsabilità nonostante volesse altro.

È una storia romantica lunga e sofferta di due vite unite dagli eventi che accadono. L’evoluzione dei personaggi nell’arco di vent’anni è visibile sui volti dei due personaggi, interpretati magnificamente da Alessandro Borghi e Jasmine Trinca in stato di grazia, due attori che insieme fanno venire i brividi solo a nominarli. Un cast che comprende anche altri grandi nomi del cinema nostrano, dove tra tutti c’è una Greta Scarano minimal ma impeccabile ed una Elena Sofia Ricci magnetica.

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La sceneggiatura è altalenante e disordinata, come sono disordinate le vite dei protagoniste, fino a quando non si ristabilisce l’ordine. Un’evoluzione visibile anche dalla fotografia calda e accesa, dal color seppia per raccontare il passato ed il primo anno d’amore; una fotografia più fredda e grigia per narrare il presente, “è la Milano di oggi”, ha detto Genovese. Ma anche il montaggio aiuta a rendere la narrazione complessa ed evoluta.

L’ambientazione non è univoca, inizia tutto a Milano per poi passare alla bellezza di Ponza nella stagione estiva, passando per la fredda e silenziosa Copenaghen alla calda e confusionaria Marrakech. Degne di nota sono le scelte delle musiche, impeccabili le cover come Born to be alive o Sei bellissima che si sentono nel film; ma anche alcune scene maestre, come il monologo finale di Elena Sofia Ricci o Disperato erotico stomp cantato per metà da Lucio Dalla e l’altra metà dal cast o ancora il balletto di Alessandro Borghi che imita Hugh Grant in Love Actually, ormai è già un cult, spiace. 

Supereroi è un film prepotente e lacerante, uno di quelli che ti scava dentro. Non è solo una commedia romantica è molto di più: è una pellicola d’autore, consapevole, riflessiva, spiazzante. Il tempo logora solo le coppie che si lasciano logorare e sopraffare, che non lottano ma si trascinano.

Il tempo esiste, abbiatene cura.

Isabella Insolia
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