Studio Battaglia – l’empowerment femminile protagonista (finalmente!)

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Scritta da Lisa Nur Sultan e diretta da Simone Spada, Studio Battaglia osserva le relazioni sentimentali e familiari da un punto di vista decisamente anticonvenzionale, quello di uno studio di avvocati composto da sole donne.

Studio Battaglia è una fiction senza sbavature, con tutti i pezzi del puzzle che si incastrano perfettamente. Eppure la serie non è un prodotto originale: così come Noi e Vostro Onore infatti, la fiction è l’adattamento italiano della serie britannica The Split. In questo caso però gli autori hanno saputo adattare la trama a tal punto da riuscire a farla nostra.

Di nome e di fatto. Lo Studio Battaglia è sempre pronto a sfoderare l’artiglieria pesante pur di portare a casa l’ennesima vittoria in tribunale. Vittorie a portata di mano visto che stiamo parlando del più prestigioso studio di avvocate divorziste di Milano.

Le colonne portanti di Studio Battaglia

Studio Battaglia
Da sinistra le protagoniste di Studio Battaglia: Viola (Marina Occhionero), Marina (Lunetta Savino), Anna (Barbora Bobulova) e Nina (Miriam Dalmazio).

L’essenza del legal dramedy sono le donne Battaglia: madre e tre figlie, tre avvocate divorziste ed una babysitter alle prese con i preparativi per l’imminente matrimonio. Ognuna coi propri sogni e turbamenti, le quattro protagoniste non potrebbero essere più diverse l’una dall’altra. Nonostante un rapporto fatto di alti e bassi però, sono legate da un sentimento profondo e da un’invincibile ironia che le ha sempre salvate ogni volta che tutto era sul punto di crollare.

Ansiosa di liberarsi del peso del proprio cognome, incontriamo Anna Battaglia (Barbora Bobulova), la maggiore delle tre sorelle, nel momento in cui lascia il prestigioso Studio Battaglia. Anna ha appena accettato un nuovo incarico nello Studio Zander e Associati dove insiste nel farsi chiamare con il cognome del marito e dove ritrova Massimo (Giorgio Marchesi), flirt dei tempi dell’università. Sposata con Alberto (Thomas Trabacchi) e alle prese con due figli in età adolescenziale, sembra sia arrivato il momento per Anna di chiedersi se la sua vita è davvero piena e soddisfacente.

Senza peli sulla lingua come una moderna Miranda Priestly, Marina Battaglia (Lunetta Savino) è la fondatrice dello Studio Battaglia. Fonte di ispirazione e di disperazione allo stesso tempo, Marina è una mamma fiera quanto protettiva e un’avvocata feroce e pronta a tutto pur di non perdere ciò che le è più caro.

Nina (Miriam Dalmazio) è incastrata nel mezzo. Ha deciso di seguire le orme di sua madre ma ha paura di vivere nell’ombra di sua sorella Anna. Non crede nell’amore infatti a differenza delle sue sorelle ha giurato di non sposarsi mai. Determinata ma allo stesso tempo insicura, Nina è alla ricerca della sua felicità.

Pur essendo la più giovane delle tre sorelle, Viola (Marina Occhionero) è lo spirito libero della famiglia. Ha scelto infatti di vivere a modo suo, non assecondando quello che gli altri volevano per lei.

Il delicato equilibrio della famiglia Battaglia, già instabile a causa della spaccatura creata dal nuovo lavoro di Anna che la porterà spesso a scontrarsi con sua madre e sua sorella, viene messo ulteriormente a repentaglio dal ritorno di Giorgio (Massimo Ghini), marito e padre che abbandonò tutte loro per inseguire un nuovo amore.

Le sfide, personali e professionali, delle donne Battaglia

Studio Battaglia
Nina e Marina Battaglia impegnate a fare quello che gli riesce meglio: il loro lavoro.

A fare da filo conduttore alle storie delle donne Battaglia è un lungo caso orizzontale, quello della separazione dei Parmegiani che nel corso della serie si intreccia con casi di puntata come, per esempio, unioni civili, accordi di riservatezza, tutela dell’immagine, famiglie omogenitoriali.

Il primo giorno di lavoro si rivela una mattinata di forti emozioni. Anna infatti riceve la visita inaspettata di suo padre e affronta sua sorella Nina per la prima volta. Per di più un suo cliente, Roberto Parmegiani (Michele di Mauro), imprenditore milionario comunica alla moglie Carla (Carla Signoris) di volersi separare da lei proprio nello studio dell’avvocata.

Mentre lei decide di affidare la propria difesa ad Anna, per avere il divorzio che merita, suo marito decide di rivolgersi a Marina Battaglia.

Mentre si occupa degli ultimi preparativi per le nozze con Alessandro, Viola inizia ad avere dei dubbi. Non ha alcun dubbio invece sul voler incontrare suo padre e forza la mano delle sorelle maggiori. Complice un contratto prematrimoniale a cui devono lavorare insieme, Anna e Massimo si riavvicinano e tornano a galla alcuni segreti sul loro passato amore.

Intanto che le tre sorelle Battaglia vengono a sapere che Giorgio non avrebbe mai voluto abbandonarle, un attacco hacker porta alla luce alcuni degli iscritti a un sito di incontri extraconiugali e questa sorprendente rivelazione potrebbe riguardare da vicino una delle sorelle Battaglia.

Nina scopre che lo Studio Battaglia naviga in pessime acque e prova a riappacificarsi con Viola dopo che le sue dichiarazioni sincere ma pur sempre fuori luogo hanno fatto saltare il suo matrimonio con Alessandro.

Nel frattempo Anna riceve da Massimo la proposta di partire per un viaggio di lavoro all’Argentario. Raggiungeranno Carla che, rifiutata l’offerta milionaria del marito, ha deciso di intentargli causa. La trasferta al mare si trasforma in un momento di evasione per Anna, che, pur senza compromettersi, si lascia andare al flirt con Massimo.

All’udienza della separazione Parmegiani, Anna riesce ad avere la meglio su Marina, che decide di vendere lo studio. Alessandro torna sulle proprie decisioni, la famiglia festeggia il matrimonio di Viola e anche per Nina sembra esserci la possibilità di un nuovo amore. Alberto prova in ogni modo a recuperare, ma Anna scopre che Massimo sta per lasciare lo studio e la sua reazione a quella notizia le fa capire che il tempo della verità è arrivato.

Studio Battaglia è una fiction senza fronzoli che dimostra che la semplicità vince, per questo ci auguriamo di rivederla al più presto sul piccolo schermo. Ma il vero punto di forza sono le donne, che si mostrano per quello che sono, delle combattenti, che non hanno paura di ammettere le proprie debolezze. Questo è il segnale che qualcosa sta cambiando (finalmente).

Tamara Santoro
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