Diretta da Alessandro Casale e prodotta da Rai Fiction in collaborazione con Indiana Production, Vostro Onore è il remake della serie americana Your Honor, a sua volta ispirata alla serie israeliana Kvodo.
Negli Stati Uniti i legal drama sono sinonimo di successo. Per emulare lo stesso risultato, la Rai punta su Stefano Accorsi che in Vostro Onore interpreta Vittorio Pagani, un dispensatore di giustizia che mette la morale al primo posto.
La tragica scomparsa di sua moglie ha creato uno squarcio che Vittorio ha provato a ricucire buttandosi sul lavoro e diventando così un giudice molto stimato da colleghi e superiori. Stessa cosa però non è riuscito a fare con suo figlio Matteo (Matteo Oscar Giuggioli), che è tutto ciò che gli resta ma con cui ha un rapporto complicato.
La loro routine viene destabilizzata quando, alla guida della macchina della madre, Matteo urta una moto e abbandona il luogo dell’incidente senza prestare soccorso. Di fronte alla confessione del figlio, il primo istinto del padre è quello di recarsi in commissariato e raccontare l’accaduto. Questo almeno finché non scopre l’identità del motociclista: si tratta di Diego Silva, giovane esponente di una famiglia criminale.
I Silva sono una vecchia conoscenza di Vittorio Pagani: quando ricopriva l’incarico di PM fu lui a smantellare l’organizzazione, facendo arrestare il capoclan. È sicuro quindi che una volta scoperto il responsabile, i Silva non avrebbero esitato un solo istante per vendicarsi.
Vittorio si trova costretto a fare una scelta impossibile: continuare ad essere fedele ai principi etici che l’hanno reso un uomo rispettabile o essere pronto a tutto, persino a mettere a repentaglio la propria integrità, l’unica cosa che l’ha salvato dal baratro e gli ha permesso di concorrere alla carica di Presidente del Tribunale di Milano pur di proteggere suo figlio.
Vittorio decide d’inscenare il furto della macchina, sperando che la vicenda finisca qui. Quello che non poteva immaginare è che l’incidente rischia di scatenare una guerra tra clan: pur non essendo un membro attivo infatti, Nino Grava, il finto ladro a cui si è rivolto e che è stato colto in flagrante, porta il cognome del clan rivale dei Silva.
Vittorio fa in modo che ad assumersi la difesa di Nino sia Ludovica, sua ex tirocinante, e si assume l’onere di pagare le spese legali di Nino, con la mediazione di Salvatore Berto, suo amico e ispettore della DIA.
Intanto che Vittorio si mette all’opera per far inserire Nino in un programma di protezione, Matteo cerca di comportarsi come se nulla fosse ma i continui attacchi d’asma e l’ansia costante non fanno altro che peggiorare la sua emotività già instabile.
Per paura di trascinare con sé le persone a cui vuole bene, Matteo esclude dalla sua vita tutti i suoi affetti più cari. Ma a travolgere anche le altre persone coinvolte, loro malgrado, ci penseranno le scelte di Vittorio che dovrà però venire a patti con la realtà e affrontare le conseguenze delle proprie azioni.
Senza saperlo, Vittorio danneggia i traffici illeciti di Filippo Grava che, furioso, pianifica la sua vendetta. Intanto Salvatore fa arrestare un importante collaboratore dei Grava, anche per scagionarsi agli occhi dei colleghi. Tutti però hanno un punto debole e quando Filippo si serve di quello di Salvatore per arrivare a lui, quest’ultimo non può far altro che far sparire le sue tracce.
Complice il macigno che si portano dentro, Vittorio e Matteo si riavvicinano come non accadeva da anni. Quando però il castello di carte comincia a crollare e tutti i pezzi del puzzle iniziano a tornare al loro posto, ai due non resta che scappare.
Non sempre lo sguardo di un padre e quello della legge coincidono. A maggior ragione poi se quello della giustizia, principio applicato dalla legge, è addirittura bendato. E così mentre Vittorio è disposto ad incriminarsi pur di garantire l’incolumità di suo figlio, quest’ultimo non intende vivere il resto della sua vita con un segreto così grande da mantenere.
Vostro Onore ha del potenziale, ma non è stato sfruttato a dovere. A partire dalla sceneggiatura ridondante e dai colpi di scena assolutamente prevedibili. Il conflitto interiore di Vittorio Pagani non era poi così evidente, come lo erano invece i sensi di colpa che poco a poco stavano divorando l’anima di Matteo.
Questo almeno fino all’ultima puntata. Un finale mozzafiato quello di Vostro Onore. Un finale del tutto aperto, che lascia la porta spalancata ad una possibile seconda stagione, nonostante gli ascolti non abbiano pienamente soddisfatto le aspettative.
Nel finale di stagione di Vostro Onore tutto si ribalta. Senza lasciarci andare a troppi spoiler vi possiamo dire che è Matteo a salvare Vittorio alla fine e che l’incidente, la causa scatenante di tutta una serie di eventi, non è stato poi così casuale.
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1 commento su “Vostro Onore – fin dove sei disposto a spingerti per salvare tuo figlio?”
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