Siamo al giro di boa, e non poteva davvero esserci episodio migliore per celebrare la metà di questa prima stagione dedicata a Watchmen (trovate ai seguenti link le recensioni delle prime quattro puntate 1 – 2 – 3 – 4). Non perdiamo tempo, e lanciamoci in questa a dir poco esaltante puntata!
Particolare come la serie stia imitando, nel modo di gestire il ritmo, il fumetto originale. Così come nel classico ci troviamo infatti di fronte a episodi centrali che non portano granché avanti il racconto, ma si dilungano nell’approfondire i singoli personaggi, mentre i pezzi del puzzle iniziano a incastrarsi, uno dopo l’altro. La sensazione è quasi quella di avere singoli film uniti tra loro da una grande macrotrama. La sensazione di spaesamento finisce così per sparire, lasciando spazio a una crescente attenzione per ciò che vediamo sullo schermo.
Così, attraverso la vita di Specchio, riviviamo i tragici eventi di Watchmen, osservando come l’umanità abbia reagito a quanto accaduto. Il personaggio ci mostra con il suo flashback lo storico mostro creato da Veidt, in una sequenza iniziale davvero eccelsa, mentre nel suo presente scopriamo come sia presente la paura generata da quell’evento, diventata una vera e propria patologia sia in chi era lì, sia in chi è nato dopo quei terribili giorni. Eppure qualcuno conosce la verità…
Senza dimenticare come, mentre la trama principale prosegue, il buon vecchio Ozymandias ci mostra la verità: come potevamo immaginare, non è sulla Terra, ma nello spazio. Ma nello spazio dove? La Luna? O qualche altro satellite del Sistema Solare? Solo un “uomo” può salvarlo, e anche Adrian Veidt ne è consapevole.
Dove ci condurrà questa serie? Tulsa sembra essere diventata un centro a dir poco nevralgico per la costruzione di un nuovo mondo. L’utopia di Veidt è giunta al termine? Non resta che scoprirlo nei prossimi episodi.
La serie mantiene alta la qualità, grazie a una scrittura efficace, una regia solida e interessante, e ad un cast davvero d’eccezione, dove ogni elemento finisce per portare il suo personale apporto alla qualità generale del racconto. Particolare come di episodio in episodio la serie diventi anche maggiormente friendly per chi non ha avuto modo di leggere il lavoro originale, inserendo spiegazioni tali da rendere la comprensione decisamente più agevole. Chiaramente resta un “sequel”, e il fumetto originale è d’obbligo, ma mostrare i fatti di New York aiuta decisamente nel sostenere l’impalcatura di chi si è approcciato alla serie in maniera “vergine”.
Watchmen, in onda negli Stati Uniti su HBO, in Italia è trasmesso da Sky Atlantic, in lingua originale nella notte tra domenica e lunedì e doppiato in italiano il lunedì successivo
Leggi anche
- The Witcher Blood Origin – Recensione - Dicembre 23, 2022
- Avatar La Via dell’Acqua – Recensione - Dicembre 14, 2022
- Black Panther Wakanda Forever – Recensione NO SPOILER - Novembre 8, 2022