Abyssal remembrances, in arrivo il nuovo Ep degli He Comes Later

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Con l’intervista di oggi porto alla vostra attenzione gli He Comes Later, una band bolognese adatta agli amanti di riff pesanti e growl assassini. Con il passare degli anni, hanno sempre fatto del loro meglio per distinguersi dagli altri, perciò vi consiglio di tenerli d’occhio e di iniziare a seguirli. Buona lettura!

Ciao ragazzi! Intanto fate una breve introduzione, chi sono gli He Comes Later e da quanto suonate assieme ?

Ciao a tutti! Sostanzialmente gli He Comes Later sono un gruppo di amici che dal lontano 2010 si divertono a fare musica insieme. Abbiamo iniziato suonando cover di gruppi metal fino all’entrata di Piroz nel 2013 che, con il suo inconfondibile growl, ha condotto la band verso un sound più brutal e deathcore.  Negli ultimi anni, abbiamo provato a prendere le cose più seriamente, pubblicando il nostro primo ep “Adam: The Decay” nel 2015, seguito poi nel 2018 dal primo album “Cognizance”. A marzo 2021, dopo tre anni dall’ultima pubblicazione, è uscito il singolo “Son Of Resignation”, che fa parte di Abyssal remembrances che pubblicheremo il 7 giugno.

Cosa vi ha spinto negli anni a fare musica sempre più pesante e quali sono le vostre fonti di ispirazione ?

Diciamo che abbiamo seguito il corso naturale degli eventi. Ascoltiamo tutti sottogeneri un pò diversi, dal metalcore al deathcore fino ad arrivare al brutal più violento e crudo, passando anche per l’elettronica. Quello che facciamo è provare a unire le varie ispirazioni cercando un’identità di gruppo che, oramai, si sta facendo sempre più presente. Ci piace sperimentare, ed è per questo motivo che non ci piace definirci un semplice gruppo “deathcore”. 

Cosa vuol dire per una band avere il cantante molto lontano dagli altri componenti ? Immagino sia stato difficile all’inizio.

Inizialmente si, hai pienamente ragione. Dobbiamo dire che è stata dura e non sapevamo neanche che fine avremmo fatto. Abbiamo passato un periodo travagliato, cercando di capire se ci sarebbe stato un futuro per il gruppo oppure no. Alla fine la voglia di fare musica e soprattutto di farla insieme ci ha spronati nel trovare una giusta organizzazione del lavoro e ora andiamo avanti abbastanza tranquilli. Per fortuna la tecnologia ci accorre in aiuto.

Cos’ha significato per voi il periodo Covid-19, come avete mantenuto alta la creatività ?

Come ben sappiamo tutti, questa pandemia non guarda in faccia a nessuno. Anche noi, come qualsiasi altra band, abbiamo avuto le nostre difficoltà nel tenere alto il morale e la creatività. Il blocco dei concerti e i vari lock down hanno creato un vero e proprio crollo degli stimoli. Per come la vediamo noi, gli obiettivi di un gruppo musicale sono principalmente due, ovvero suonare live e poter passare del tempo insieme. Purtroppo questa pandemia ha vietato entrambe le cose e quello che abbiamo potuto fare è stato continuare a lavorare, videochiamata dopo videochiamata e adattarci a questo metodo di lavoro. Diciamo che la forza di non perdere del tutto la creatività ce la siamo dati l’un l’altro.

Qual è la soddisfazione più grande che avete ottenuto in questi anni ?

Questa domanda è abbastanza facile. Siamo stati contattati nel 2018 da Rock Hard, una nota rivista musicale, perché era intenzionata a fare un articolo sul nostro primo album, che in quel periodo era appena uscito. Ci hanno inseriti nello speciale “il meglio dell’underground” come autoproduzione del mese, nel numero di gennaio 2019. Quindi la nostra soddisfazione più grande, è stata quella di andare in edicola e ritrovare le nostre facce all’interno di una rivista musicale. 

Se ci sono, quali sono le differenze più importanti tra Abyssal remembrances e i vostri lavori precedenti ?

Bella domanda! Non ci sono enormi differenze. Diciamo che stiamo continuando per questa strada, ma acquistando maggiore cognizione di quello che più ci piace e di quello che vorremmo fosse il nostro sound. Siamo sempre più vicini ad avere un’identità che speriamo sia tangibile e riconoscibile da chi ci segue. In questo particolare ep ci saranno molti più synth apocalittici e orchestrali evocative, che condiscono i nostri soliti riff e breakdown violenti.

Vedo che siete molto attivi ultimamente e in maniera varia su più social e piattaforme, cosa pensate del fatto che stia diventando sempre più importante per una band tutto questo e non solo il “fare musica” ?

Come abbiamo già affermato, il Covid-19 purtroppo ha generato un blocco delle attività che prevedono la presenza fisica, vedi concerti o anche solo le prove settimanali. Ci siamo ritrovati quindi ad avere molto più tempo da dedicare ai nostri social, aggiungendone anche di nuovi. Abbiamo aperto un canale Twitch e un canale Tik Tok e bisogna ammettere, che questi ultimi ci hanno regalato un bel boost di creatività, essendo una novità per noi. 

Ogni cosa dovrebbe andare al passo coi tempi e il mercato della musica negli ultimi anni si è evoluto parecchio. Se si vogliono raggiungere degli obiettivi, è necessario avere un piano di promozione adeguato e dare agli ascoltatori la possibilità di trovarti nel modo più congeniale a loro, dato che non tutti usano gli stessi social o piattaforme. E’ proprio per questo che per un gruppo essere ovunque è ormai obbligatorio. Per ogni attività, non solo musicale, sono necessarie due cose: il prodotto e la pubblicità.

Cosa consigliereste a dei ragazzini che vogliono iniziare a fare metal nel 2021 ?

E’ risaputo che il nostro genere non è sicuramente mainstream; per questo motivo non si può volere tutto subito, dovete innanzitutto suonare quello che più vi piace, oltre ad un’attenta analisi del sound che vorreste avere voi in primis. I risultati arriveranno da soli se metterete passione, volontà e studio in quello che fate. Non arrendetevi mai! Le soddisfazioni, anche se piccole, arriveranno. 

Cos’avete in programma per promuovere Abyssal remembrances ?

Sicuramente attueremo un’attenta campagna promozionale online, non potendo fare concerti live, e risponderemo volentieri a tutti quelli come te, interessati a sapere di noi. Ti ringraziamo per averci dato questa possibilità e salutiamo tutti i lettori e chi ci supporta costantemente, grazie a tutti!

Segui He Comes Later su IG: @hecomeslater

Ascolta su Spotify i loro ultimi lavori: Spotify

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Pietro Serratore
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