Il 25 aprile è un giorno che ha un bisogno naturale di rimanere intatto e nitido nella nostra memoria. Per gli italiani, quel giorno rappresenta l’inizio di una nuova Era di libertà. Storie e vite si sono incrociante, intrecciate e negli anni sono state testimonianze di guerre, di lotte, di diritti rivendicati e conquistati
«Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire»
Sandro Pertini
La musica italiana ha dato spesso voce a quelle storie fatte di lotta e disobbedienza civile. Artisti, musicisti e autori hanno avuto quella necessità e quell’esigenza di raccontare negli anni una verità storica indissolubile, ancora fresca e dolorosa. In occasione della Festa della Liberazione, vogliamo regalarvi 10 canzoni da ascoltare durante il 25 aprile.
Bella Ciao, Modena City Ramblers
La nostra lista non poteva che partire con l’inno della resistenza italiana, la madre di tutte le canzoni che raccontano quel processo di liberazione e solidarietà. Un simbolo che negli anni è stato capace di unire popoli, un canto per la gente che sa che l’antifascismo non è una modo, ma il perno della nostra Costituzione. Tantissime, negli anni, sono state le interpretazioni di Bella Ciao, ma quella, probabilmente, più famosa rimane dei Modena City Ramblers.
Oltre il Ponte, Italo Calvino
Tra le canzoni che ricordano il 25 aprile non poteva di certo mancare Oltre il Ponte. Un brano scritto da Italo Calvino in cui ricorda la sua militanza nella Resistenza e la necessità di tramandare alle future generazioni i valori che stavano alla base di quella scelta: «Avevamo vent’anni e oltre il ponte, oltre il ponte che è in mano nemica vedevam l’altra riva, la vita. Tutto il bene del mondo oltre il ponte. Tutto il male avevamo di fronte, tutto il bene avevamo nel cuore».
La Ballata dell’Ex, Sergio Endrigo
Forse tra le canzoni meno celebrative, ma ugualmente significativa per sottolineare l’importanza della guerra partigiana. La Ballata dell’Ex ha un taglio ironico e sottolinea la distanza tra i sogni e la realtà di un’Italia degli anni ’50, alle prese tra il futuro della ricostruzione e il ricordo di una guerra che ha devastato milioni di vite. Bellissimo il riferimento del primo governo di centro-sinistra della storia repubblicana.
Le Stelle Sopra i Tetti di Firenze, Train de Vie e Silvano Sarti
Un brano rock-folk d’autore dedicato ai partigiani di Firenze. Le Stelle Sopra i Tetti di Firenze è una testimonianza emozionante ed autentica di Silvano Sarti, figlio della resistenza del capoluogo toscano, venuto a mancare un anno fa. Una canzone che racconta la storia di una generazione che ha scelto la via partigiana e quegli ideali che hanno forgiato le loro vite.
La Libertà, Giorgio Gaber
Questa è un altro inno alla libertà democratica. Una canzone intrisa di significato che non esplica direttamente il concetto di 25 aprile, ma è impossibile non farne riferimento. Giorgio Gaber è stato capace, in un periodo di grande sollecitazione politica e ideologica, di scavare l’origine di una forma di libertà riferita ad un contesto sociale e non solo in uno stato di natura. L’uomo in grado di elevarsi a uomo sociale non solo animale.
Quel giorno d’Aprile, Francesco Guccini
Attraverso i ricordi di Francesco Guccini, Quel giorno d’aprile è una canzone che ci racconta un viaggio visto attraverso gli occhi dell’autore bambino che narra i passaggi chiave di quella giornata del 25 aprile, fatta di gioia e dolore: «E l’Italia cantando ormai libera allaga le strade, sventolando nel cielo bandiere impazzite di luce e tua madre prendendoti in braccio piangendo sorride, mentre attorno qualcuno una storia o una vita ricuce».
Le Storie di Ieri, Francesco De Gregori
E’ forse la canzone più politica di Francesco De Gregori, interpretata anche da Fabrizio De André. Un brano apertamente antifascista e di denuncia. Le storie di ieri utilizza le figure simboliche del padre e del figlio per raccontare quello che era la società di ieri e quella che è oggi. Due storie a confronto che si riflettono l’un l’altra, dove il pericolo neofascista è alle porte e la memoria di ciò che è stato dovrebbe alimentare il sentimento antifascista.
Viva l’Italia, Francesco De Gregori
Uno dei brani più belli della musica italiana, di quelli impossibile non innamorartene. Viva l’Italia è una canzone d’amore per un Paese imperfetto, protagonista delle più sanguinose vicende storiche, ma un paese che non muore. «Viva l’Italia. L’Italia liberata. L’Italia del valzer e l’Italia del caffè. L’Italia derubata e colpita al cuore. […] L’Italia nuda come sempre. L’Italia con gli occhi aperti nella notte triste. Viva l’Italia. L’Italia che resiste».
Ma Mi, Enzo Jannacci
Un brano scritto da Giorgio Strehler, portato alla ribalta da un giovanissimo Enzo Jannacci. Ma Mi è una canzone scritta e interpretata in dialetto milanese e racconta la storia di un partigiano che sopporta quaranta giorni di interrogatorio pur di non tradire i suoi compagni d’azione. Il dramma delle parole contrasta con l’allegria della musica.
Liberi Tutti, Subsonica
Quale canzone migliore di Liberi tutti potrebbe abbracciare il sentimento di libertà e impegno sociale insito del 25 aprile? Oggi il brano dei Subsonica, scritto oltre 10 anni fa in collaborazione con Daniele Silvestri, è attualissimo. «Dai virus della mediocrità, dai dogmi e dalle televisioni, dalle bugie, dai debiti, da gerarchie, dagli obblighi e dai pulpiti. Squagliamocela!»
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Segnalo che l’autore de “Le storie di ieri” è Francesco De Gregori, non Fabrizio De Andrè, che fu invece il primo a inciderla, nel disco “Volume VIII” del 1974.
È la Libertà bisogna guadagnarcela riconquistarla E la Nostra Costituzione dobbiamo farla rivivere Disobbedienza Ci vile per noiinostri figli inostrinipoti per tutti i cittadini E il Popolo Sovrano