“È sempre bello in tour” di Coez fa tappa al Palapartenope di Napoli: live report e photogallery della penultima data della tournée nei palazzetti.
Ieri – giovedì 12 dicembre – il Palapartenope di Napoli ha ospitato “È sempre bello in tour” di Coez. Si tratta della seconda volta nel capoluogo campano per Silvano Albanese, originario tra l’altro di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno. La tournèe prende il nome dall’ultima fatica discografica dell’ormai ex-rapper – “È sempre bello” – pubblicato lo scorso 29 marzo e già certificato platino dalla FIMI.
Neanche la pioggia ed il freddo sono riusciti a fermare l’entusiasmo dei fan dell’artista romano d’adozione, accorsi numerosi anche se non dalle primissime ore del pomeriggio come c’era da aspettarsi. Ad ogni modo il colpo d’occhio offerto dal palazzetto napoletano è notevole e l’atmosfera è quella delle grandi occasioni, con un sold-out soltanto sfiorato.
Il concerto
Sono trascorsi pochi minuti dopo le 21 quando finalmente si abbassano le luci e si alza il sipario sul palcoscenico a due ripiani del Palapartenope. È la chitarra di “Mal di gola”, prima traccia del nuovo album, ad aprire il concerto: l’ingresso di Coez è accolto da una marea di smartphone, con i fan pronti ad immortalare le gesta del loro idolo dagli occhiali scuri.
Ad accompagnare il cantante la sua band composta da cinque musicisti di tutto rispetto: Daniele “Orange” Dezi (bassista e direttore musicale), Giuseppe “Banana” Di Nola (alle sequenze), Giuseppe “Passerotto” D’Ortona (batteria), Alessandro “Gaspare” Lorenzoni (chitarra) e Valerio Smordoni (tastiere e seconda chitarra).
“Quanto sei bella Napoli!“, Silvano è di poche parole e saluta timidamente il suo caloroso pubblico prima di riprendere subito a cantare: è già il momento della hit “Faccio un casino”, ovviamente intonata a squarciagola da tutta la platea. Sin dalle prime battute si ha la percezione di assistere ad un live che scivola via velocemente, con pochissima attesa tra un pezzo e l’altro.
In scaletta i successi recenti si amalgamano bene con i brani più datati perché a detta di Coez “non è sempre vero che le canzoni commerciali che girano in radio siano più belle delle altre“. Ed ecco, dunque, che tra “Domenica” e “La tua canzone” trovano lo spazio che meritano anche “Jet” e “Ali sporche”, accontentando così anche i fan della prima ora.
A questo punto Silvano e i suoi compagni di viaggio abbandonano per qualche minuto il palco e intanto viene proiettato un video dedicato ad Open Arms, durante il quale la voce narrante dell’artista motiva la sua scelta di schierarsi a favore della ONG Open Arms, impegnata a salvare vite umane nel Mediterraneo.
Da un messaggio toccante a un momento emozionante, come quello dell’interpretazione de “Le luci della città“, durante la quale torce e accendini divengono protagonisti e si prendono la scena per qualche minuto. “Solitamente quando si presenta la band significa che si è quasi giunti al termine, ma vi prometto che tornerò molto presto!“.
Dopo aver rassicurato la platea e presentato i suoi musicisti, Coez si appresta al gran finale, affidato a quelli che probabilmente rappresentano i suoi due brani più conosciuti, le attesissime “La musica non c’è” ed “È sempre bello“. Il concerto sembra essersi concluso, ma Silvano ha ancora un’ultima cartuccia da sparare e regala ai fan la sua canzone preferita, “La strada è mia“.
La scaletta
- Mal di gola
- Gratis
- Faccio un casino
- Catene
- Vai con Dio
- Forever alone
- Siamo morti insieme
- Domenica
- Niente che non va
- E yo mamma
- Ninna nanna
- Fuori di me
- Ciao
- La tua canzone
- Lontana da me
- Jet
- Ali sporche
- Mamma Roma
- Vorrei portarti via / Le parole più grandi
- Le luci della città
- Occhiali scuri
- E invece no
- Aeroplani
- La musica non c’è
- È sempre bello
- La strada è mia
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