A cinque anni dalla precedente partecipazione al Festival di Sanremo con Il diario degli errori, Michele Bravi torna a calcare il palco del Teatro Ariston con Inverno dei fiori, affidando al Maestro Enzo Campagnoli la direzione d’orchestra.
Se dovesse scegliere soltanto tre parole per descrivere Inverno dei fiori, Michele Bravi è convinto che sarebbero ascolto, empatia e condivisione. La sua infatti è una dichiarazione d’amore dei tempi moderni, che vuole sottolineare quanto un semplice gesto di gentilezza ed empatia possa trasformarsi in un seme di rinascita.
Inverno dei fiori è una canzone d’amore, fragile che riflette sui concetti di umanità, empatia e condivisione, raccontando quanto l’intreccio umano sia l’unica via per imparare l’amore. Il testo è stato scritto da Michele Bravi, Cheope, Alex Raige Vella. La musica è di Federica Abbate, Michele Bravi e Francesco Catitti che ne ha curato anche la produzione.
Michele ha fatto anche il suo debutto alla regia del videoclip confermando di essere un artista a tutto tondo. Per la realizzazione di questo progetto è stato affiancato da Roberto Chierici, con cui ha concepito il videoclip come: “un viaggio nella solitudine che attraversa il percorso delle stagioni. In una banchina metropolitana circondato da figure inanimate e silenziose, la ricerca dell’intreccio umano viene raccontata attraverso la finzione teatrale dove lo scambio artistico permette di scoprirsi così simili e vicini. Una metamorfosi floreale chiude il racconto visivo come metafora di una richiesta d’aiuto. Un racconto di come il supporto reciproco sia l’essenza profonda dell’amore e contenga sempre in sé il seme della rinascita. Per rifiorire ogni giorno. Come fiori, anche d’inverno”.
Nella realizzazione del brano, Michele ha anche rivelato di essersi lasciato ispirare da un fiore invernale, il calicanto. Questo fiore ha una leggenda incredibile alle sue spalle: si prende cura e salva un pettirosso dal gelo dell’inverno ed è per questo che simboleggia l’affettuosa protezione.
Michele è ancora uno dei pochi sognatori che credono nella forza delle parole, nei gesti sottili che sono in grado di cambiare il mondo. E in fin dei conti Inverno dei fiori vuole semplicemente raccontare la possibilità di sedersi accanto a qualcuno e sentirsi dire ‘io accanto a te mi sento felice’ e di dirlo a nostra volta.
Oltre a presentare al pubblico il suo inedito, Michele Bravi si esibirà con il brano Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi scritto da Lucio Battisti e Mogol, nella serata dedicata alle cover anni ’60, ’70, ’80 e ’90 che andrà in onda in prima serata venerdì 4 febbraio.
Ho deciso di omaggiare una delle più grandi coppie artistiche che la musica italiana abbia mai conosciuto. “Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi” (1972) è un testo fragile che racconta le vene spezzate di amori passati e la bellezza di risvegliarsi dal torpore e scoprirsi in volo, una melodia in crescendo come metafora perfetta della forza propulsiva di un sentimento. Spero, con umiltà e rispetto, di raccontare questa grande eredità della canzone italiana celebrandone l’importanza.
Le cover sono spesso soggette a preconcetti: molti sono dell’opinione che le canzoni dei mostri sacri non andrebbero toccate. In sede di conferenza stampa Michele Bravi ha risposto che quest’affermazione è verità. Al tempo stesso però si finirebbe per relegare una canzone ad un’epoca e le generazioni più giovani non avrebbero modo di scoprirle. “Preferisco sentirmi dire che la mia versione non gli è piaciuta ma che hanno fatto venire voglia a qualcuno di andarsi ad ascoltare l’originale”. Non ci resta quindi che aspettare la serata di venerdì per ascoltare il suo personale tributo a Battisti.
Intanto questa settimana sono state annunciate anche le date del nuovo tour “LIVE A TEATRO”, prodotto da Vivo Concerti i cui biglietti sono disponibili qui. La tournée, che vedrà Michele esibirsi dal vivo in alcuni dei più importanti teatri d’Italia, partirà domenica 15 maggio da Torino, presso il Teatro Colosseo, proseguendo poi a Padova, venerdì 20 maggio presso il Gran Teatro Geox, a seguire sarà a Milano, lunedì 23 maggio al Teatro degli Arcimboldi e giovedì 26 maggio sarà a Bologna al Teatro Celebrazioni. L’appuntamento conclusivo sarà a Roma, domenica 29 maggio, all’Auditorium della Conciliazione.
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