Partirà fra L’Aquila e Porto San Giorgio il tour di presentazione di ferite&feritorie, il nuovo album di Paolo Capodacqua che segna il suo felice ritorno alla discografia dopo trent’anni dal suo primo album (Memorabilia) e tanta, tantissima musica condivisa con Claudio Lolli. Appuntamento il 9 gennaio alle 21.00 al Teatrabile – Casa del Teatro de L’Aquila (via Ficara -Piazza d’Arti s.n.c. 67100 L’ AQUILA, Info: 329.677 7332 – 0862.785199) e il 10 gennaio a Porto San Giorgio (Fermo) alle 21.00 al Teatro Comunale(Largo del Teatro 1 – 63822 PORTO SAN GIORGIO, Info: 333.4401518) nell’ambito della Stagione Teatrale e della rassegna musicale Canzoni in Porto. |
Paolo Capodacqua torna alla discografia firmando ferite&feritoie che esce per Storiedinote.fr, nei doppi panni di editore e label. Una vita spesa per e attorno alla canzone d’autore, Capodacqua ci apre la sua personalissima finestra sulla poesia civile intessendo canzoni ricche di potenti riferimenti letterari (da Riccarelli a Saint-Exupery) e di note intime ed appassionate. L’album è anticipato dall’emozionante singolo Gli occhi neri di Julia Cortez dedicato alla tenerissima figura della maestrina, l’ultima con cui ha comunicato Che Guevara prima della sua esecuzione. Il singolo è accompagnato da un piccolo gioiello in video firmato da Enzo De Giorgi. |
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Numerose le collaborazioni che affastellano di preziosismi questo album. Dalla presentazione di Angelo Ferracuti ai contributi di vecchi e nuovi compagni di strada di Paolo Capodacqua: da Roberto Piumini, in voce e testo, a Kay Mc Karthy, passando per Pippo Pollina, Michele Gazich, Flaco Biondini, Nicola Alesini, Roberto Soldati, Giacomo Lelli, fino all’attrice Naira Gonzalez.
ferite&feritoie: un taglio nella tela, un unico taglio nell’anima inteso come punto di vista ambivalente ed empatico per tracciare una humanae historiae che, con lucidità e commovente poesia, ci narra dell’Olocausto e di Giovanni Falcone, di naufraghi della vita e di passaggi esistenziali, di aviatori, segreti amanti e ladri improbabili, ma anche di Julia Cortez, la maestrina de La Higuera che parlò con il Che nei giorni della sua detenzione. Un disco percorso da invenzioni melodiche accattivanti sulle quali si innesta una lingua raffinata e colta, degna della migliore tradizione della Canzone d’autore italiana. Il tutto cucito dai sapienti arrangiamenti del M° Giuseppe Morgante.
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