Marco Mengoni: il trionfo di un artista umile, gentile e sensibile per la prima volta negli stadi – Live Report Olimpico di Roma

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La seconda tappa di Marco negli Stadi ha regalato al pubblico dell’Olimpico di Roma uno show unico nel suo genere in cui Marco Mengoni ha dato il meglio di sé. Dopo 2 anni e 7 mesi il Re Matto è tornato a casa.

Non sono mai stato ad un mio concerto, ha detto il cantautore originario di Ronciglione in una recente intervista e ha deciso di mantenere la promessa. Sulle note di Cambia un uomo, Marco Mengoni dà inizio alla serata cantando tra la sua gente, in mezzo al pubblico che lo sostiene da quasi tredici anni.

Sì perché quello di ieri sera, e prima ancora di Villa Manin e di San Siro, è un concerto che ripercorre tutta una carriera. Alcuni potrebbero considerarlo un traguardo, altri un punto di inizio. Ma per me Marco negli Stadi rappresenta la consacrazione di un grande artista.

C’è il Re Matto di Credimi Ancora e Psyco Killer, l’ambientalista, l’appassionato di soul il poeta di Luce e Proteggiti da me, la sorpresa del 2019, un pezzo unico che si può apprezzare fino in fondo solo nella dimensione live. Ed è proprio durante Proteggiti da me che Marco Mengoni viene travolto dall’emozione, si deve fermare e il pubblico gli regala una standing ovation.

Anche gli abiti rispecchiano le diverse personalità: il Marco Mengoni adulto e consapevole col completo azzurro, il Re Matto con il top in paillettes, il poeta elegante e gentile con la camicia bianca trasparente.

Si inizia con il botto. Dopo le prime dieci canzoni no stop, è il momento dei duetti. Salgono sul palco tre gemme che impreziosiscono uno spettacolo già di per sé straordinario: Madame, Giuliano Sangiorgi e Gazzelle.

Mengoni e Sangiorgi sono due satelliti che ruotano nella stessa orbita senza mai uscire fuori; con Madame si è creato un connubio perfetto; infine si inchina davanti a Gazzelle che ricambia il gesto, a riprova della stima e del rispetto reciproco che li lega. Seconda esibizione fuori programma sulle note di Calci e pugni, canzone scritta a quattro mani da Mengoni e il giovane cantautore.

Mengoni con le parole ci sa fare. Arriva il momento del fatidico discorso: Non dovrebbe importare a nessuno chi siamo e a noi del loro giudizio. […] Ma ora so di non aver più paura. Poi accadono magie: durante il mashup di Come Neve e Venere e Marte cade la neve.

Marco Mengoni è un sognatore con i piedi a terra dagli acuti che ti arrivano al cuore e ti distruggono l’anima.
marco mengoni
L’Olimpico ieri sera. Photo Credit: Marco Mengoni Instagram.

A Milano ero agitato, all’Olimpico temevo il disastro. Ma a Roma mi sento a casa. 15 anni fa, quando sono partito da Ronciglione, mentre ero sulla Tuscolana mai avrei immaginato che sarei arrivato qui. È colpa vostra. Qualsiasi sia la vostra passione, spero che ognuno di voi provi quello che io sto provando adesso, in questo momento, guardando voi. I grazie non saranno mai abbastanza, piuttosto mi strappo le corde vocali. Siete stati i guerrieri al mio fianco.

Sulle note di Guerriero gli si rompe di nuovo la voce e con le ultime quattro canzoni si conclude questa esperienza negli Stadi. Stasera il tempo è volato, è proprio vero che quando ci si diverte.. Marco però è instancabile, non si ferma mai: in autunno vi aspetta nei palazzetti. Queste le date:

  • 2 ottobre Mantova, Grana Padano Arena
  • 5 e 7 ottobre Milano, Mediolanum Forum
  • 12 ottobre Torino, Pala Alpitour
  • 14 ottobre Bologna, Unipol Arena
  • 16 ottobre Pesaro, Vitifrigo Arena
  • 18 ottobre Firenze, Nelson Mandela Forum
  • 21 ottobre Roma, Palazzo dello Sport
  • 27 ottobre Eboli, Palasele

I biglietti sono già in vendite sulle principali piattaforme di ticketing online: TicketOne, VivaTicket e Live Nation. Nel frattempo, Buona Vita!

Tamara Santoro
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