Choices: trasformarsi e rinascere con Lucy Spraggan

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Oggi 26 febbraio esce l’album di una delle artiste inglesi più talentuose ed originali: Lucy Spraggan, stella di X Factor UK, ci dimostra che essere “unici” paga e che si può restare sulla cresta dell’onda rimanendo semplicemente se stessi. Con i propri pregi e difetti. Choices  è il sesto album dell’artista, prodotto da Peter Hammerton (One Direction, Little Mix, Paloma Faith, James Arthur, Kylie Minogue) che esplora nuovi territori sonori, raccontando uno spirito da viaggiatrice, tra musica, sottocultura americana e vicende personali.

Non sempre i reduci di X Factor scompaiono, anzi. Pochi, i più forti e meritevoli, resistono. Lucy Spraggan ne è un esempio. La Spraggan non è certo un’icona di perfezione: lei stessa ha dichiarato di aver avuto, in passato, problemi con l’alcool, il cibo e l’accettazione di sé, difficoltà che ha superato brillantemente con un carattere forte e solare e grazie alla sua passione per la musica. Le sue Choices (Scelte) l’hanno portata oggi ad essere una delle più note ambasciatrici della comunità LGBTQ e maggiore sostenitrice della salute mentale positiva lavorando a a stretto contatto con enti di beneficenza come CALM e Alzheimer’s UK.

Choices lucy spraggan recensione

Durante la pandemia si è adoperata per aiutare le persone a sentirsi più sicure di sé utilizzando anche il suo nuovo programma di allenamento online di sei settimane chiamato Fully Rewired, a cui finora si sono iscritte oltre 7.000 persone. Una nuova iniziativa, ideata dall’artista che aiuta a sviluppare uno spazio in cui le persone possano condividere i propri obiettivi e aspirazioni in modo da rimanere fisicamente e mentalmente attive. Oltre a tutto questo si è dedicato anche al suo sesto album.

Choices è un concentrato puro di energia, graffiante e delicato allo stesso tempo. La maggior parte dei titoli dei brani richiamano la natura e sembrano illuminati da un sole caldo di primavera. Voce, chitarra e percussioni: semplicità, linearità che sprigionano comunque forza e gioia di vivere. È il caso di Roots, ballata ritmata e di Run to the hills dove ci ritroviamo a correre davvero attraverso colline e prati ricoperti di fiori colorati o più semplicemente Run dove l’attività fisica del correre è una metafora per dire addio a tutte le preoccupazioni e i problemi.

Choices

Ma oltre ai pezzi più positivi e solari che descrivono la nuova Lucy, possiamo imbatterci anche in qualcosa di più profondo. Sober è  il brano uscito in anteprima e il più rappresentativo dell’album. La Spraggan racconta il suo percorso di disintossicazione che la coinvolge sia fisicamente che emotivamente (con il superamento di un difficile divorzio). Lo stesso video ha una  grande potenza pur nella sua semplicità e immediatezza. La cantautrice è vestita di bianco su sfondo nero e canta la sua canzone come se stesse interpretando un monologo cinematografico regalando alla telecamera tutta la sua sofferenza e veridicità che arriva fortissima.

Animal è uno dei brani che preferisco dell’intero album. Un brano che racchiude in sé un’interpretazione tutta originale del “girl power”, seguendo l’istinto e imparando a difendersi e a non soccombere qualunque donna può reagire a qualunque sopruso:

<<Cause I can run faster and I can be free If I don’t do the things that you tell me>>.

Choices è costellato di messaggi positivi e descrizioni di vita vissuta, reale, tangibile. Choices è un disco autobiografico che contiene le emozioni e le sfaccettature dei cambiamenti nella vita di una giovane donna, un viaggio attraverso le esperienze vissute che le hanno permesso di maturare, sia musicalmente che personalmente. If I had a God rappresenta tutto il senso di passaggio che percorre l’album. Con l’introduzione del piano si respira la sofferenza del dover passare “attraverso” la tempesta per uscirne nuovi e rinforzati.

Più che per la qualità musicale, che resta ad un livello base, Choices va ascoltato per l’immenso messaggio che porta con sé e per la potenza del personaggio che scrive e interpreta le parole dei testi, riuscendo quasi a “piegare” la sua voce ad ogni brano in base al messaggio che vuole esprimere. Parlando di sé Lucy può dare speranza a migliaia di persone che hanno bisogno di una spinta per poter dire: “posso farcela”. Del resto:

<<Needless to say, it may have been necessary, but it was by no means easy. It’s really just been an enlightening thing.>>

Elena Fioretti
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