La settimana che si è appena conclusa è stata una settimana ricca di eventi, di concerti, showcase, incontri, workshop e webinar, mostre, presentazioni. Tutto in streaming, tutto grazie alla Milano Music Week.
“Mai come quest’anno un evento come Milano Music Week è fondamentale per contribuire al necessario rilancio dell’intero settore musicale che sta vivendo una crisi gravissima.
D’accordo con tutti i promotori, che rappresentano l’intera industria musicale, vogliamo fare quadrato, aiutare per quanto possibile la ripartenza delle attività, facilitare i professionisti della musica e dell’intrattenimento a ritrovare occasioni di lavoro e riportare la musica, in tutte le sue forme e nel migliore dei modi, al pubblico, unico vero destinatario del nostro lavoro. Sarà per forza di cose una edizione online, durante la quale proveremo ad esplorare nuove forme di fruizione e produzione musicale per costruire insieme nuovi scenari.”
Giunta alla sua quarta edizione, ecco gli eventi della Milano Music Week che abbiamo seguito per voi.
Per tutta la settimana della Milano Music Week è stato possibile seguire un corso organizzato da ALMED, L’Alta Scuola in Comunicazione media e Spettacolo, con l’obiettivo di fornire una panoramica generale sul Master in Comunicazione Musicale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e di delineare un quadro aggiornato delle professioni dell’industria musicale.
Mercoledì 18 invece abbiamo seguito un webinar dal titolo “Spettacoli dal vivo anche in tempo di Covid: quali prospettive e quali regole”. In compagnia di Maria Francesca Quattrone, founding partner di Dike Legal, abbiamo analizzato gli aspetti legali e organizzativi legati all’organizzazione di eventi dal vivo e in live streaming.
A causa infatti dello stato di emergenza dovuto alla pandemia in corso prolungato fino al 31 gennaio 2021 si è resa necessaria la sospensione di spettacoli dal vivo, aperti al pubblico in sale teatrali, cinematografiche, da concerto e all’aperto.
Nella breve pausa estiva soltanto 1000 spettatori hanno potuto assistere a spettacoli all’aperto, e ancora meno, solo 200, al chiuso.
A questo proposito sono intervenuti due esperti del settore: Alex Braga, musicista e fondatore di A-Live – piattaforma di streaming interattivo – e Ferdinando Salzano, fondatore di Friends&Partners, agenzia di organizzazione di spettacoli dal vivo.
Alla notizia dell’istituzione di un tavolo permanente per lo spettacolo, attivato dal MIBACT, per l’ascolto costante dei settori colpiti dalla pandemia a cui partecipano alcune tra le associazioni di settore più importanti come Bauli in piazza, AGIS, UNITA e Scena Unita, entrambi si dicono entusiasti.
Anche se, d’altra parte, è indispensabile tornare sul palco nel 2021. Per garantire la sicurezza degli spettatori, Salzano propone una soluzione adeguata, quella delle capienze covid, ovvero la presenza di persone stabilita in base ai metri quadrati della location in cui si svolge l’evento e non in base ad un parametro fisso.
Per quanto riguarda invece lo streaming come mezzo alternativo di distribuzione di concerti e live session, Alex Braga è d’accordo nel dire che lo streaming non è in grado di sostituire i concerti dal vivo, ma piuttosto potrebbe essere uno strumento aggiuntivo da affiancare ai live. Ovviamente devono esserci i presupposti giusti per far sì che il contenuto sia percepito come degno di essere pagato da parte dei frequentatori abituali di questo genere di eventi.
Dopotutto, noi di Shockwave Magazine, non avremmo potuto assistere a tutti i panel interessanti organizzati dalla Milano Music Week se non in streaming. A Milano infatti avremmo dovuto fare una scelta difficile ed escluderne alcuni nonostante le questioni importanti a cui s’interessavano gli incontri.
Nel corso del seminario è stato posto l’accento anche sulle numerose persone coinvolte nell’organizzazione di un evento dal vivo, che in apparenza può sembrare tutto facile, ma in realtà ci sono numerosi contratti da stipulare e la macchina organizzativa dietro eventi del genere è molto complessa.
Alla Milano Music Week si è voluto approfondire anche un argomento molto delicato: il divario di genere presente nel settore, ma ve ne parleremo meglio più avanti.
Non è mancata poi occasione di assistere ad incontri e concerti con alcuni dei più importanti esponenti della musica italiana come i Negramaro, Fabrizio Moro, Max Pezzali, Diodato e Francesco Gabbani.
Un ampio spazio è stato dedicato anche alla cosiddetta new generation ovvero quegli interpreti giovani, freschi e per alcuni ancora sconosciuti come Federica Carta, Cara e Alfa.
Questa edizione particolare della Milano Music Week si è conclusa così, l’appuntamento è quindi per l’anno prossimo.
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