Eh sì, sono già passati 15 anni da quando Luca e Diego Fainello, più conosciuti come i Sonohra, hanno vinto Sanremo Giovani. Era il 2008, avevo dieci anni e sì, mentre sto scrivendo questo articolo sto ascoltando a palla la loro ultima impresa, la re-incisione del loro Liberi da Sempre (di cui già vi ho ampiamente parlato in un altro articolo, clicca qui per recuperarlo). L’album, prodotto da Saifam Music, contiene, oltre ai pezzi già presenti nel vecchio CD, anche tre nuovi inediti, che mostrano quanto effettivamente la musica del duo sia maturata nel corso di tutti questi anni.
Proprio per questo remake anche il tour invernale (il Liberi da Sempre – Nuova Era Tour) era praticamente d’obbligo, dopo il successo delle date estive. Questa prima tranche della tournée, prodotta e organizzata da Baobab Music&Ethics, porterà il duo scaligero ad esibirsi domenica 5 marzo al Geox Club di Padova (data già sold-out), lunedì 6 marzo ai Magazzini Generali di Milano, martedì 7 marzo all’Hiroshima Mon Amour di Torino e, infine, venerdì 10 marzo al Fuori Orario di Taneto di Gattatico, a Reggio Emilia. Potete acquistare i biglietti rimasti a questo link.
Ma non è finita qui! Il Liberi da Sempre – Nuova Era Tour andrà avanti nei prossimi mesi, con nuove date e nuove città: “Sarà un 2023 intenso e stiamo lavorando a nuovi progetti. Ci sentiamo di ringraziare i nostri fan davvero di cuore perché in questi mesi di pausa dai live ci hanno seguito sui canali social senza mai mancare di sostenerci, con visualizzazioni e commenti a #Civico6, facendoci arrivare tutto il loro affetto. Davvero, a loro va un grazie enorme” commentano Luca e Diego.
Sonohra: la storia fino a qui
Luca (27 febbraio 1982, fresco dei suoi 42 anni appena compiuti) e Diego (27 novembre 1986) Fainello sono due fratelli originari di Verona. La loro è una famiglia che ha l’arte e la musica nel sangue: basti pensare che il nonno, Amalio Manfrini, era violinista, e proprio grazie al suo talento musicale si salvò la vita, suonando il violino durante gli anni di prigionia tedesca durante la Seconda guerra mondiale.
Se fin da piccoli la musica ha fatto parte della loro vita (Diego ha perfino vinto un concorso canoro locale a 11 anni!), i primi live arrivano nel 2000, dove con il nome di 2tto incidono Grido e canto, il loro vero primo singolo. Solo pochi anni dopo, stavolta come Domino, con la Cassiopea Music rilasciano Come tu mi vuoi, e da lì iniziano gli anni della gavetta, esibendosi nei bar fra il Lago di Garda e il Sud Tirol, senza mai dimenticare la loro casa, Verona.
Solo dopo un altro cambio di nome (da Prince of Galles a Sonohra) arriva il successo, con la vittoria nelle Nuove Proposte di Sanremo 2008 (quell’anno fra i Big vinsero Gio Di Tonno e Lola Ponce, che sarebbero poi approdati a teatro con Notre-Dame de Paris). Per il duo è la svolta definitiva, con Liberi da sempre che vendette 100.000 copie e che fu tradotto anche in spagnolo per il pubblico latino-americano (2009). Nel 2008 registrano anche il loro primo live in home video, Sweet Home Verona, girato al Teatro Romano nella città scaligera.
Dopo essere approdati in Giappone, è tempo per il gruppo di incidere un nuovo album, e dove farlo, se non ai leggendari Abbey Road Studios di Londra? È lì che nasce Metà, che contiene i singoli Seguimi o uccidimi, Good Luck My Friend e soprattutto Baby, che verrà portata dal duo a Sanremo nel 2010 nella categoria Big: purtroppo, non arrivarono alla finale (quell’anno vinse Scanu… in tutti i luoghi e in tutti i laghi).
Sempre nel 2010 esce A Place for Us, l’EP con la cover di There’s a place for us di Carrie Underwood, che i Sonohra cantarono per il mercato italiano e francese del terzo film delle Cronache di Narnia, Il viaggio del veliero, prodotto dalla 20th Century Fox (lì, durante quel tour promozionale, ho assistito al mio primo concerto in assoluto, al Teatro Smeraldo di Milano).
Nel 2012, dopo due anni di tour e di scrittura, arriva La storia parte da qui, una svolta musicale e artistica che vanta fra le collaborazioni Eugenio Finardi, Roberta Di Lorenzo, i Secondhand Serenade ed Enrico Ruggeri, oltre che la produzione di Ted Jensen agli Sterling Sound Studios di New York. Il sound inizia già a maturare, e iniziano anche le prime sperimentazioni, che culminano poi, due anni dopo, in Il Viaggio (2014): #ilviaggiotourlive2015 è il loro secondo album live, registrato durante il tour del 2015, e lì seguiranno altri due anni di inattività.
Dopo i singoli Destinazione mondo e Per Ricominciare, usciti nel 2017, nel 2018 esce il quinto album, totalmente autoprodotto: L’ultimo grande eroe. Nel frattempo continuano i live, ma in versione acustica: il Sonohra Project Trio vede protagoniste le voci del duo e le loro chitarre (unite a delle percussioni). Fra il 2017 e il 2018 nasce quello che oggi è il popolarissimo #civico6, il format che ancora oggi intrattiene i fan su Instagram e YouTube: ogni settimana il duo posta una cover di una canzone a loro cara oppure il riarrangiamento di un loro brano (la loro Always di Bon Jovi è la più streammata al mondo, con 9 milioni di visualizzazioni).
Dal 2021 nasce la nuova era dei Sonohra, con l’apertura del loro canale TikTok, grazie al quale sono ritornati in auge, soprattutto per la loro cover unplugged di L’amore che ha fatto scatenare le vecchie e le nuove generazioni. Da qui parte l’idea di re-incidere Liberi da sempre, con nuove sonorità e nuovi pezzi, ma anche vecchi ricordi e un po’ di nostalgia.
Insomma, questi 15 anni, per me, sono volati. E non vedo l’ora di vedere cosa Luca e Diego ci riserveranno negli anni a venire. Da fan ormai veterana, posso solo assicurarvi che comunque andrà, sarà un successo.
E chissà che non riesca finalmente a rivederli dal vivo, no?
[Fonte: Sonohra Official Instagram]
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