Difficile non conoscere, anche solo per nome, i Radiohead. Ancora più difficile non aver sentito, almeno una volta, quell’imponente ruggito di chitarra trattenuto che anticipa in modo a dir poco perfetto il ritornello della famosa Creep.
Molti di voi, forse, non sanno che nasce da un’idea, anzi, una “rivolta” del chitarrista Jonny Greenwood, che proprio oggi spegne 48 candeline. Infatti, quell’improvvisa bordata di chitarra nasce dallo scontento dell’allora giovanissimo chitarrista, non soddisfatto della canzone, della sua natura troppo soft, troppo commerciale.
Così, in fase di registrazione, con stizza e per ribellione, inserì nel pezzo proprio l’attacco che lo fece passare, in qualche modo, alla storia, donandogli un’innata potenza.
Jonny Greenwood, secondo violino di eccellenza della band inglese, assieme al preponderante Thom Yorke, è stato scultore del sound di uno dei gruppi che, più di tutti, ha influenzato e fatto la storia del rock.
Le sue chitarre ricercate, i suoi sound all’avanguardia e accattivanti, le sue continue ricerche sonore che andavano ad appoggiare, alla perfezione, l’estro geniale e incontrollabile di uno Yorke che ha saputo stupire anche grazie alla presenza di un “secondo” violino di qualità, come quel ragazzetto moro con il braccio fasciato a causa di una costante tendinite che, da anni, lo tormenta a causa del suo modo di suonare “troppo energico”. E allora, cos’altro dire, tanti auguri Jonny!
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