L’opera di cui si parla è una tra le più famose al mondo, non tanto per il suo turbante quanto per l’orecchino di perla che indossa.
Il dipinto oggi conservato nella Mauritshuis (Museo degli artisti olandesi del ‘600) a L’Aia, viene dipinto da Jan Vermeer, pittore olandese noto per la sua capacità di rendere la luce reale sulla tela, specialmente nei ritratti. L’Olanda nel XVII secolo vive un periodo d’oro, diventa la potenza commerciale più competitiva in Europa, arricchendosi esponenzialmente. Di pari passo alla crescita economica anche l’arte prolifica al suo interno, sfociando in una grande moltitudine di generi. Quello principale viene definito con il termine di “realismo”. Jan Vermeer ne è un’esponente eccellente, attualmente tra i più apprezzati. Si concentra nella resa brillante di alcuni colori, grazie all’applicazione di questi a piccoli tocchi, con una tecnica chiamata “Pointillé”.
Molto spesso inserisce i soggetti delle sue tele su sfondi scuri, come stesse dipingendo delle nature morte, lo fa per metterne in risalto i particolari e per aumentare la vividezza dei colori. Questo anche grazie al fatto che per dipingere Vermeer usa pigmenti di altissima qualità.
La ragazza col turbante è proprio un esempio calzante, di come Vermeer dipingesse mettendo in risalto ogni dettaglio del soggetto o dell’ambiente rappresentato. Quello che da il titolo al dipinto è l’inusuale turbante che indossa la giovane donna. Una fascia azzurra le cinge la testa mentre un drappo giallo pende dietro la sua schiena. La figura è difficile da ricondurre ad un soggetto specifico, il turbante è un attributo solitamente esotico riconducibile alla rappresentazioni di sibille o muse.
Quello che lascia ancora estasiati, è la bellezza di questa ragazza, che nessuno è riuscito ad identificare. Proprio la difficoltà nel riconoscere la storia che si lega a questa tela, così come l’assenza di informazioni certe sulla vita del pittore, hanno facilitato la nascita di racconti fantastici. Il caso più noto è raccontato nel lavoro di Tracy Chavalier: “La ragazza con l’orecchino di perla”. Il romanzo ha ricevuto un notevole riscontro, raggiungendo un vastissimo pubblico e incredibilmente, è stato proprio questo libro a far apprezzare il dipinto e Vermeer, facendolo diventare una delle opere più amate della storia dell’arte.
《 devi stare attenta…》Si interruppe. Si udirono i passi del padrone su per le scale.
《Stare attenta a che cosa, signore?》chiesi in un soffio.
《Attenta a rimanere te stessa》
Alzai il mento puntandolo verso di lui.《A rimanere una serva, signore?》
《Non intendo dire questo. Le donne dei suoi quadri…lui le tira dentro nel suo mondo. Tu ti ci potresti perdere》
La perla del dipinto attira l’attenzione di chi guarda il quadro.
Ingloba nella sua forma a goccia tutta la luce di cui è pervasa la scena, creando un riflesso quasi accecante.
Nel 2003 l’attrice Scarlett Johansson interpreta il ruolo della protagonista del libro “La ragazza dell’orecchino di perla” nell’omonimo film, conquistando la nomina al Golden Globe come migliore attrice di un fil drammatico. Questo film per l’attrice sarà un vero trampolino di lancio visto il successo che la pellicola riscontra nelle sale cinematografiche.
Attenzione però non dobbiamo farci ingannare, gli eventi raccontati nel libro così come quelli del film non sono accaduti realmente! La vicenda è riccamente romanzata e, per quanto romantica, non si basa su fatti realmente accaduti.
Vi auguro un Buon Natale cari lettori!
Eleonora Turli
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