E’ morto Luis Sepulveda, lo scrittore cileno era ricoverato ad Oviedo da fine febbraio dopo che aveva contratto il Coronavirus
Il Covid-19 ci ha resi orfani anche di Luis Sepulveda, l’ultimo combattente latino. Un sognatore che aveva visto nell’Europa la sua frontiera, quel luogo sicuro in cui continuare a manifestare il suo pensiero politico, sempre ostinato e contrario. Lo scrittore cileno, che aveva 70 anni, viveva da diverso tempo nella città di Gijon e aveva partecipato a fine febbraio a un festival letterario, il Povoa do Varzim al Festival Correntes d’Escrita, accompagnato dalla moglie, in Portogallo.
Dopo l’evento, entrambi erano rimasti a casa di alcuni amici e poi erano tornati in Spagna, dove hanno saputo di aver contratto il virus. Quello di Sepúlveda e della moglie sono stati i primi casi di Coronavirus nelle Asturie. Lo scrittore era stato messo in isolamento all’Ospedale universitario centrale di Oviedo.
«Il treno parte da Antofagasta, sulla costa settentrionale cilena, e inizia un viaggio di seicento chilometri in direzione nord-est, attraverso il deserto più arido del pianeta, quello di Atacama, e dopo due giorni penosi riesce a risalire i cinquemila e tanti metri che lo portano fino a Ollagüe, sulla frontiera con la Bolivia. È un treno molto lento.»
La malattia e la morte Luis Sepulveda
Luis Sepúlveda Calfucura, nato a Ovalle nel 1949, era noto anche come attivista per i diritti civili nel suo Paese. Aveva lasciato il Cile dopo l’incarcerazione subita da parte del regime di Augusto Pinochet. Luis Sepulveda nel corso della sua carriera è stato autore di oltre venti romanzi, libri di viaggio, sceneggiature e saggi.
Lo scrittore cileno naturalizzato francese aveva registrato i primi sintomi il 25 febbraio e si era rivolto per la prima volta a un medico il 27 febbraio, che ne aveva ordinato il ricovero nell’unità di sorveglianza intensiva dell’ospedale Covadonga di Gijón per una sospetta polmonite. Dopo che il test ha mostrato la positività al Covid-19, era stato trasferito nell’ospedale maggiore di Oviedo. Anche la moglie, la poetessa Carmen Yáñez di 66 anni, era stata ricoverata in ospedale perché presentava sintomi sospetti. La Yáñez da due settimane è guarita e negativa ai test. A metà marzo la moglie aveva smentito che Sepulveda fosse in coma. Poche ore fa, il tragico epilogo di una storia che fa male.
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