A partire dal 15 settembre in Italia debutterà il nuovo servizio Paramount+ scopriamolo insieme nel dettaglio.
Dopo la recente affermazione nel mercato streaming italiano del servizio Pluto TV, la Paramount estende l’offerta del suo servizio “peak streaming” anche in Italia. Il termine “peak” non è nuovo e rimanda alla “peak television”, una nozione utilizzata sul palco di una conferenza dal presidente di FX John Landgraf, un uomo tutto solo al cospetto di una pletora di critici televisivi in cerca di teorizzazioni e di modelli che potessero descrivere al meglio le nuove tendenze delle serie televisive.
In questo suo modello, Landgraf concepiva la qualità delle serie televisive distribuite su una curva gaussiana: solo poche serie potevano raggiungere l’apice, dimostrandosi meritevoli di un posto nell’olimpo della serialità. Un messaggio nei riguardi dello telespettatore, ormai tele-cinefilo, che suona un po’ come: “La vita è troppo breve, non sprecarla guardando serie televisive brutte”.
Il rischio, infatti, non è solo quello di perdersi nell’offerta sempre più eterogenea degli streaming services ma, piuttosto, quello di rimanere inondati dalle tantissime serie televisive annuali. Già le parole del CEO di FX paventavano nel lontano 2014 che l’uscita di 400 serie televisive originali in un solo anno fossero un po’ troppe; oggi, dati alla mano, si registrano nel 2021 ben 559 serie originali.
Fatte queste premesse, sarà Paramount+ un servizio in grado di fronteggiare i grandi colossi dello streaming? Scopriamolo insieme!
OFFERTA
L’abbonamento a Paramount+ prevede un piano mensile di 7,99 oppure annuale di 79,90€, permettendo così di risparmiare due mesi l’anno. Un punto a favore però è che se l’abbonamento verrà sottoscritto entro il 25 settembre, costerà 4,99€ al mese per un anno. L’offerta, comparata con i principali competitors, è allettante ma comunque costosa rispetto agli streaming services già affermati in Italia e con un catalogo ben riconoscibile. È anche vero però che questo è il periodo globale dei rincari: Amazon Prime, per esempio, a partire dal 15 settembre vedrà un rincaro del suo abbonamento mensile da 3,99 a 4,99€ e di quello annuale da 36 a 49,90€ così come anche Disney+ che, a partire da Dicembre, vedrà un rincaro in America a 10,99 dollari per il suo servizio base (senza pubblicità), una maggiorazione che molto probabilmente sarà estesa anche in Europa.
Altro punto di forza dell’offerta Paramount+ è sicuramente la sua sinergia con Sky, infatti, tutti coloro che sono abbonati al pacchetto Sky Cinema potranno usufruire di Paramount+ senza sottoscrivere alcun abbonamento aggiuntivo.
Paramount+ offre per i nuovi clienti una settimana di abbonamento gratuito, un tempo che sicuramente non sarà mai abbastanza per visionare le 8000 ore di contenuti che il servizio propone ma comunque sufficiente per farsi un’idea della sua qualità.
CATALOGO
Il catalogo Paramount+ offre, oltre a tutte le produzioni Paramount Pictures, anche tutti i contenuti della CBS (ricordiamo, infatti, che il servizio nasce proprio dalle ceneri di CBS All Access a seguito della fusione nel 2019 dei due gruppi CBS Corporation e Viacom). A completare il catalogo troveremo tutti i contenuti di Nickelodeon, Comedy Central, Mtv, Bet, Showtime, PlutoTV, Smithsonian Channel e di tantissime altre realtà.
David Nevins, Tv executive di Paramount+ e CEO di Showtime Networks, si è recentemente espresso sulla strategia a lungo termine del servizio che cercherà di bilanciare il più possibile vecchi franchise con nuove ip, evitando grossi investimenti sulle tendenze troppo locali e prediligendo prodotti globali e facilmente esportabili. Vedremo quindi la rinascita di tanti storici franchise quali Dexter – recentemente ripresa da Showtime con la nuova miniserie Dexter: New Blood –, così come film di culto quali Grease con la sua nuova serie prequel inizialmente prevista per la Hbo Grease: Rise of the Pink Ladies e la serie su American Gigolo, riprendendo l’omonimo film di Paul Schrader.
Come afferma lo stesso Nevins: “Se hai tra le mani un buon dramma che parla di temi come la crisi coniugale e i problemi di infedeltà, sai anche che sono temi universali e ricorsivi. Così come negli anni Ottanta c’era una loro espressione, negli anni Duemilaventi ce n’è un’altra”.
La strategia sembrerebbe essere di attingere dai tantissimi lungometraggi prodotti dalla Paramount per rianimarne le storie in nuove serie televisive. Stesso discorso, infatti, per la serie The Man Who Fell To Earth che prosegue l’omonimo e iconico film del 1976 con David Bowie.
Non a caso, saranno disponibili fin da subito nel catalogo i seguenti lungometraggi, tutti di franchise molto ben conosciuti: Scream, Top Gun, Grease, Il Padrino, Transformers.
Oltre a ciò, Paramount propone fin da subito degli Originals internazionali che saranno disponibili esclusivamente sulla sua piattaforma. Tra questi, sono in arrivo:
- Tulsa King: la prima serie con Sylvester Stallone che recita nei panni di un capo mafioso newyorchese;
- The Offer: una miniserie sul dietro le quinte della produzione de il Padrino;
- 1883: una serie prequel di Yellowstone, uno dei cavalli di battaglia della Paramount;
- 1923: un’altra serie prequel di Yellowstone con Harrison Ford e Helen Mirren
In occasione del debutto nel mercato italiano, la Paramount produrrà anche una serie di Originals per il mercato italiano. Tra questi:
- Circeo: la serie, dalla penna di Flaminia Gressi, Lisa Nur Sultan e Viola Rispoli riprende gli avvenimenti del massacro del Circeo, ripercorrendo tutte le fasi del processo con un avvocatessa che si batterà per la riforma della legge sulla violenza sessuale;
- 14 Giorni: un road movie presentato fuori concorso al Festival di Torino, scritto e diretto da Ivan Cotroneo;
- Corpo libero: una serie thriller, in salsa teen-dramma, che segue le vicende di un corpo da ballo;
- Miss Fallaci Takes America: una serie che ripercorrerà gli anni di Oriana Fallaci ad Hollywood;
- Bosé:la serie basata sulla vita di Miguel Bosé
Paramount ha inoltre in mente di continuare ad espandere ulteriormente il franchise di Star Trek, similmente a quanto sta accadendo in casa Disney con il franchise di Star Wars.
Star Trek costituisce, di certo, un punto di forza del catalogo e la Paramount ha aperto le braccia a tutti i trekkers definendosi come: “home to all your star trek needs”.
Negli ultimi anni, il franchise di Star Trek è entrato nella sua fase di più acuta serializzazione, una situazione molto diversa rispetto al passato della serie visto che Star Trek ha sempre adottato il format serial. Quante volte negli anni Novanta sarà capitato di accendere la televisione e di immergersi nello spazio profondo con le gag logiche ed esistenziali di Data, la leadership e il raziocinio del capitano Picard, l’astuzia e il savoir-faire di Riker e comprendere comunque la storia senza aver visto tutte le puntate precedenti?
La serie principale ora è serializzata, un formato che era già stato sperimentato con Star Trek: Deep Space Nine, anche se a quei tempi fu aspramente criticata proprio per questo aspetto. Non bisognerà perdere nemmeno un episodio quindi ma, d’altro canto, avremo la possibilità di guardare tutti gli episodi di Star Trek: Discovary in tutta comodità grazie a Paramount+.
Le ultime uscite, vedono oltre alla serie principale, il diramarsi di tante altre serie collaterali che ne espandono ulteriormente la narrazione, riuscendo con le varie declinazioni a soddisfare tutti i target audience. Per i più nostalgici del “miglior Capitano” c’è Star Trek: Picard, per coloro che cercano un prodotto di animazione divertente e sagace c’è Star Trek: Lower Decks, per una serie di animazione adatta anche ai teenager c’è quella della Nickelodeon Star Trek: Prodigy e per i fan d’antan della narrazione meno serializzata e delle vecchie atmosfere c’è Star Trek: Strange New Worlds,lo Star Trek che riprende il formato episodico.
Senza contare che l’uscita del quattordicesimo film del franchise sembra imminente. Il reboot cinematografico della serie iniziato nel 2009 sembra essere pronto per la sua quarta installazione che, sicuramente arriverà nel servizio Paramount+, anche se non conosciamo le tempistiche e la differita rispetto all’uscita in sala. Un dubbio che potrebbe riguardare qualsiasi nuovo lungometraggio della Paramount.
La Paramount ha comunque assicurato che continuerà la sua distribuzione per terze parti, quindi saranno molti i film e le serie ad essere fruibili anche in altri modalità e su altri servizi di streaming.
Ad aggiungersi all’offerta molto sfaccettata del catalogo, vi saranno inoltre tutte le serie ereditate da Showtime come la recentissima Halo o Yellowjackets nominata per ben 7 Emmy Awards. Senza dimenticare che il prestigio del catalogo è avvalorato dalla presenza di prodotti di altissima qualità, serie che hanno fatto la storia come Twin Peaks: The Return, la terza e ultima stagione di Twin Peaks prodotta in perdita da Showtime pur di avere un titolo dal così alto valore artistico e creativo nel proprio catalogo.
Già con PlutoTV, la Paramount è riuscita a penetrare nel mercato italiano, merito di un servizio che ha saputo coniugare antico e nuovo tra tv lineare con canali monotematici e streaming service con la possibilità di guardare alcuni film e serie a proprio piacimento da un catalogo. Sicuramente, la partnership con Sky permetterà fin da subito a Paramount+ di acquisire una buona base di spettatori e di porsi come servizio direct-to-consumer. E, sebbene in Nord Europa l’offerta si sta già evolvendo nel colosso di SkyShowtime, l’evoluzione del servizio per il mercato italiano sembra ancora lontana.
Non resta che mettersi comodi e pregustarsi l’arrivo dell’autunno con un bel tea caldo e una maratona di Star Trek o di South Park su Paramount+.
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