Formula 1 d’autore: pagelle del GP d’Australia

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Fu proprio in Australia, nel 2020, il luogo in cui la Formula 1 si accorse del covid, di una pandemia che di certo andava oltre il fattore economico dello sport, che vide costretti gli organizzatori del GP a cancellare tutto all’ultimo momento. Ora, dopo due anni di assenza, si è tornati a correre in Australia.

Eravamo a marzo del 2020, in Italia c’era già il lockdown da qualche giorno, ma non tutti si erano ancora accorti del covid, o meglio, non per tutti era ancora qualcosa di troppo serio, uno di quei paesi era l’Australia. Anche la Formula 1 non si era ancora scontrata con le difficoltà di svolgere eventi durante la pandemia, fino all’arrivo a Melbourne, quando, gli organizzatori del GP, a causa di alcune positività riscontrate all’interno di alcuni team si ritrovarono costretti a cancellare l’intero week-end all’ultimo momento. La stagione fu poi interrotta definitivamente per poi riprendere a luglio.

Di fatti, dunque, possiamo considerare la gara del 2019 come l’ultima prima di questa nel 2022, ma tre anni fa era uin mondo totalmente diverso. La Ferrari era, diciamo, all’antipasto del suo lento declino poi arrivato nel 2020, la Mercedes dominava e la Red Bull inseguiva, c’era anche un certo George Russell che ai tempi era sconosciuto, su una Williams che era già se riusciva ad avere il motore acceso. Ora, invece, la rossa vince, la scuderia anglo-tedesca è in difficoltà mentre quella austriaca è capitanata da un campione del mondo in carica ed il pilota inglese è considerato un futuro campione. Un mondo sottosopra.

A Melbourne va in scena una gara che da tanti spunti da cui tirare fuori molti punti di vista, ma a vincerla è Charles Leclerc con la sua Ferrari mentre la Red Bull torna in difficoltà soprattutto con Max Verstappen che si ritira per problemi di affidabilità

Charles Leclerc (Ferrari) – Bello e Impossibile (Gianna Nannini): forse una canzone troppo scontata, anche di troppo, ma questo è stato Charles Leclerc con la sua Ferrari. Una macchina che è stata talmente perfetta da essere impossibile, che si prende la pole position al sabato e la domenica oltre alla vittoria con 58 giri passati in testa si prende anche il giro veloce. Una vittoria, questa in Australia, che vale più di quella in Bahrain, perchè non è mai stata messa in discussione, con Charles che solo una volta è stato protagonista di un piccolissimo duello con Max Verstappen che poi si è ritirato a pochissimi giri dalla fine della gara.

Formula 1

George Russell (Mercedes) – Ragazzo Eroe (The Zen Circus): Russell mi ricorda tanto Charles Leclerc nel 2020 e 2021, quando aveva a disposizione un mezzo con cui non poteva esprimere tutte le sue qualità. Ecco, se fino allo scorso anno il “ragazzo eroe” era il monegasco, oggi è il pilota inglese. La Mercedes è in palese difficoltà, e mentre il suo compagno di squadra, Lewis Hamilton fatica, George riesce a prendersi una seconda posizione ma soprattutto il secondo posto nella classifica piloti. Gli anni in una Williams che riusciva ad andare solo con le mani del pilota inglese tornano utili e si vede.

Lando Norris & Daniel Ricciardo (McLaren) – Anime Dannate (Folkstone): almeno in Australia la McLaren sembra andare, ma dopo le prestazioni nelle prime due gare rimangono anonime e sembrano ancora delle “anime dannate” in mezzo alla pista. Il loro quinto e sesto posto è un miracolo, per una scuderia che sembra essersi persa dopo le due stagioni (2020 e 2021) ad alti livelli con podi ed una vittoria.

Alexander Albon (Williams) – Un battito ancora (Gli Ultimi): c’è stato un tempo in cui i pit stop in Formula 1 erano molto rari e se li si doveva fare lo si facevano dopo averci pensato non due, ma cento volte. Ecco, il pilota della Williams, Albon, ci fa tornare indietro nel tempo. Oggi in Formula 1 c’è una regola che obbliga i piloti a fare una sosta, quando vogliono, ma devono farla, e lui e gli strateghi della scuderia inglese la sfruttano al massimo. Infatti il pit arriva a fine gara, si può fare e lo fa, e non solo, riesce ad arrivare anche a punti, dando così un punto ad una Williams che sembra non andare come quel poco che aveva mostrato nel 2021.

Formula 1

Max Verstappen (Red Bull) – Death Race (Rasta Kilo ft. Noyz Narcos): ancora una volta si ritrova ad inseguire ma se in Bahrain lo faceva da vicino in Australia lo fa da lontano. Deve spingere al massimo la sua Red Bull per prendere la Ferrari di Charles Leclerc, talmente tanto che la sua auto lo costringe a fermarsi a bordo pista e ritirarsi, proprio come nella prima gara. Una testimonianza perfetta della potenza Ferrari in queste prime gare.

Marco Mancinelli
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