Formula 1 d’autore: pagelle del GP d’Austria

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Dopo due anni di doppie gare l’Austria torna ad ospitare un solo GP nella stagione di Formula 1. Una gara come non se ne vedevano da tempo, piena di azione e duelli che ha visto la vittoria di un grande Charles Leclerc

Per quest’anno l’Austria ha ospitato un solo GP di Formula 1 a differenza di quanto è successo nei due anni precedenti quando, a causa delle cancellazioni di alcune gare per il covid, il circuito di Spielberg ebbe la possibilità di ospitare due Gran Premi di seguito. Un gara, quella di quest’anno che è stata piena di azione e duelli aiutata anche dalle nuove macchine che sembrano funzionare al meglio su circuiti veloci e con molti punti di sorpasso.

A vincere questo GP d’Austria è Charles Leclerc con la sua Ferrari, una grande vittoria non solo per i tre sorpassi ai danni del rivale Max Verstappen ma anche per il come il monegasco è riuscito a finire la gara. Infatti a pochi giri dalla fine Charles si ritrova con l’acceleratore bloccato che lo porta a guidare non proprio in modo tranquillo con l’olandese che nel frattempo era a soli due secondi (anche se, in una pista come quella austriaca sono abbastanza). Sainz e Perez si ritirano, il primo dopo l’esplosione, per fortuna minima, del suo motore mentre il secondo a causa dei problemi arrivati dopo il contatto con Russell.

La Ferrari vince il suo secondo GP di seguito mentre la Red Bull, ancora una volta, si ritrova ad inseguire. Mercedes sempre più terza forza del mondiale anche se non con un week-end perfetto, nelle retrovie spicca la Haas con Mick Schumacher per la seconda volta a punti in Formula 1

Charles Leclerc (Ferrari) – Great balls of fire (Jerry Lee Lewis): c’è un video, pubblicato dalla Ferrari, in cui si vede Charles caricarsi con “Great balls of fire” mentre assisteva agli ultimi preparativi che si fanno durante il giovedì del week-end di gara. Ecco, la sua gara si può riassumere tutta con il titolo della canzone, non tanto per i tre sorpassi fatti ai danni del suo rivale, Max Verstappen, ma per il modo in cui termina la gara.

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Infatti per tre giri Charles Leclerc si ritrova con il pedale dell’acceleratore bloccato costringendolo a strane contorsioni del piede per cercare di perdere la gara a pochi giri dalla fine. Un atto di coraggio estremo che dimostra quanto il pilota monegasco, in molte occasioni, va oltre l’essere un semplice pilota di Formula 1 che guida una Ferrari.

Max Verstappen (Red Bull) – La crisi (Blu Vertigo): forse è troppo per parlare di crisi, anche perchè Max Verstappen, a differenza della gara di Silverstone, a podio ci è arrivato prendendosi prima la pole position e poi il primo posto nella gara sprint. Però, come ci hanno insegnato tante gare della Ferrari in questa stagione, le gare si vincono la domenica, e quindi, la stessa cosa si può dire per la Red Bull. Una RB debole, con Verstappen costretto ad arrendersi già dopo il primo sorpasso e che si ritrova costretta a strategie estreme pur di mantenere almeno il podio.

Lewis Hamilton & George Russell (Mercedes) – Domenica Lunatica (Vasco Rossi): se la scorsa domenica, a Silverstone, era andato tutto alla perfezione per la Mercedes e soprattutto per Lewis Hamilton che sfiorò la vittoria, in Austria va tutto male. Certo, l’otto volte campione del mondo riesce a salire lo stesso sul podio mentre il suo compagno di squadra arriva quarto, ma terminano la gara a quasi un minuto dai primi due classificati.

Una Mercedes lunatica, che passa dal quasi vincere al ritrovarsi sul podio per pura fortuna in una sola settimana. Rimane comunque terza forza del mondiale anche nel suo essere fin troppo debole rispetto a Ferrari e Red Bull.

Mick Schumacher & Kevin Magnussen (Haas) – La grande onda (Piotta): sia a Silverstone che a Spielberg la Haas si dimostra essere una grande onda che si abbatte sul centro-gruppo. Da una parte un Kevin Magnussen che si dimostra sempre pronto quando la macchina è ottima, dall’altra invece abbiamo un Mick Schumacher che dopo diversi Gran Premi sempre vicino alla zona punti termine il suo secondo GP in top ten (terzo se consideriamo la sprint race del sabato).

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Un pilota, il tedesco, che sembra aver capito come si fa e che riesce a portare a termine il suo lavoro. Il tutto è reso ancor più spettacolare dai duelli, sia durante la sprint che durante la gara della domenica, che Mick mette in scena con Lewis Hamilton.

La Formula 1 tornerà tra due settimane per il Gran Premio di Francia, il penultimo prima della pausa estive e che potrebbe essere un grande punto di svolta per il mondiale

Marco Mancinelli
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