L’industria del gaming supera quella di cinema e musica. Anche se prende spunto da loro

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Il gaming non è più soltanto un gioco. Sembra un controsenso, una contraddizione in termini, eppure è la realtà. Il gaming oggi è sempre di più una grande industria, una filiera che genera profitti, contribuisce al Pil nazionale, crea occupazione. Un settore che a livello globale vanta un giro d’affari complessivo che supera i 150 miliardi di dollari, mentre per quanto riguarda l’Italia si assesta intorno ai 2 miliardi e 200 milioni.

Meglio, insomma, di quanto fanno cinema e musica, gli altri due colossi dell’intrattenimento. Filiere e industrie che sono un continuo modello per il gaming, che guarda proprio al grande schermo e alle produzioni degli artisti per arricchire il proprio panorama, migliorare la propria offerta e arrivare a un nuovo tipo di utente. “Il gioco e in particolare il gambling sono un’industria in cui le diverse forme di arte e di intrattenimento si fondono e si confondono, influendosi a vicenda”. Spiegano così dalla redazione ItalCasino.net, a cui abbiamo chiesto in che modo il gaming, il cinema e la musica riescono a unirsi.

Quando iniziano a incontrarsi le strade del grande schermo e quella del gioco?

“Tra i primi esempi di questo genere di commistione ci sono Mortal Kombat, nel 1995, in cui Raiden venne interpretato da Christopher Lambert, e ritornato in streaming su Prime Video nel 2021. Oppure Street Fighter, Uncharted, Resident Evil e Tomb Rider. Di questi due film in particolare, poi, non esistono solo videogame ma anche slot machine online che hanno riscosso grandissimo successo tra gli utenti dei casinò”.

gaming film

Perché piacciono tanto queste rivisitazioni?

“Il segreto – continuano a spiegarci gli esperti di ItalCasino.net – è quello di trasportare ambienti, temi, personaggi, ma anche vicende, oggetti, luoghi, modi di dire, da un medium all’altro. Il successo di un film, ma anche di una serie tv, conosce così una nuova vita.”.

Anche la musica entra in questo rapporto di influenza reciproca?

“Assolutamente sì. L’importanza della musica e degli effetti sonori è centrale nella creazione di un gioco. Basti pensare a quanto possa aumentare la suspence o l’adrenalina la giusta colonna sonora oppure quanto possa risultare famigliare un soundtrack adatto al gioco in questione. Ma la musica non entra solo così nel mondo del gaming e spesso è proprio la protagonista”.

In che modo?

“Ci sono ad esempio tantissimi videogame musicali che permettono sia di giocare che di ascoltare buona musica. È il caso di Fuser, che una simulazione di un dj set per il pubblico e mixa pezzi di Billie Eilish, 50 Cent, Coldplay, Lady Gaga, The Clash, oppure Rez Infinite, uno sparatutto immerso nella musica elettronica e techno, disponibile per PC e Playstation 4. Spostandoci sul versante gambling, invece, ci sono slot machine online dedicate ai Guns ‘n Roses, ai Motorhead, ai Metallica. Insomma, un universo da scoprire”. 

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