La prematura scomparsa di Diego Armando Maradona, il calciatore più forte di tutti i tempi, lascia un vuoto incolmabile non soltanto nel panorama dello sport più bello del mondo.
Aveva compiuto da poco 60 anni quando viene portato d’urgenza in una clinica a causa di un crollo emotivo e sottoposto a un delicato intervento al cervello per la rimozione di un ematoma. Sembrava aver dribblato anche quest’avversario e invece, come un fulmine a ciel sereno, è giunta la notizia che nessuno si sarebbe mai augurato arrivasse: Diego Armando Maradona è morto.
Il mondo del calcio è sotto choc per la perdita di colui che senza ombra di dubbio ha rappresentato e rappresenterà il massimo esponente di questo sport, ma a piangere Diego è soprattutto la sua Napoli, città che lo ha idolatrato e che lui ha difeso a spada tratta sin da quell’indelebile 5 luglio 1984, giorno in cui è stato presentato ufficialmente davanti a oltre 80mila persone in quello che sarebbe diventato il suo tempio, lo stadio San Paolo che a lui verrà intitolato.
“San Gennà, non ti crucciare
Tu lo sai, ti voglio bene
Ma ‘na finta ‘e Maradona
Squaglia ‘o sanghe dint ‘e vvene”
Argentino ma napoletano di adozione, Maradona ha incarnato alla perfezione la figura di eroe del popolo, schierandosi sempre contro i cosiddetti “poteri forti”. Il “Robin Hood del pallone”, infatti, è stato l’unico capace di strappare ben due volte (1987 e 1990) lo scudetto allo strapotere delle società del Nord e cucire questo tanto agognato simbolo di riscatto sulla maglia del Napoli.
Anche con l’Albiceleste il Pibe de Oro si è contraddistinto per il carisma e la determinazione oltre che per le indimenticabili prodezze, vincendo praticamente da solo il Mondiale messicano (1986). In particolare, contro l’Inghilterra ha realizzato il gol passato alla storia come “La mano de Dios” (poi rivendicato come atto di giustizia a seguito della sconfitta patita dagli argentini contro i britannici nella guerra delle Falkland) e “Il gol del secolo” dopo aver dribblato tutti gli avversari.
Ma il mito Diego Armando Maradona oltrepassa il calcio e lo sport, irrompendo prepotentemente nella filmografia così come nella discografia e noi di Shockwave Magazine vogliamo tributarlo con una raccolta delle 10 canzoni più significative dedicate a questa vera e propria leggenda.
- Pino Daniele – Tango della buena suerte
Non potevamo non iniziare da Pino Daniele, icona musicale del neapolitan power, come lo è Massimo Troisi per il cinema e, appunto, Maradona per il calcio. Pino omaggia il suo amico Diego con questo “Tango della buena suerte”.
Lui è un mago con il pallone
Io l’ho visto alzarsi da terra
E tirare in porta
Soffia il vento d’Argentina
Davanti agli occhi spalancati
E pieni di grande speranza
E al momento giusto
Suona il tango per magia
Lui è l’uomo giusto
Che ci può far vincere
2. Manu Chao – Si yo fuera Maradona
Probabilmente la canzone più famosa dedicata al Pibe de Oro, scelta anche dal regista Emir Kusturica per il suo docu-film dedicato all’argentino: si tratta di “La vida tombola” di Manu Chao.
La vida es una tómbola, de noche y de día
La vida es una tómbola y arriba y arriba
Si yo fuera Maradona viviría como él
Porque el mundo es una bola
Que se vive a flor de piel
3. Rodrigo Bueno – La mano de Dios
In “Maradona di Kusturica” è contenuta anche “La mano de Dios” di Rodrigo Bueno, resa celebre dallo stesso Diego perché è proprio lui a cantarla dal vivo nel film-documentario.
Y todo el pueblo cantó
Marado, Marado
Nació la mano de Dios
Marado, Marado
Sembró alegría en el pueblo
Llenó de gloria este suelo
¡Me voy a Cuba el lunes a verte, Diego!
4. Mano Negra – Santa Maradona
Prima de “La vida tombola”, Manu Chao aveva già celebrato El Pibe de Oro con “Santa Maradona” insieme al suo gruppo Mano Negra.
La coupe du Monde est terminée
Maradona n’était plus là pour protéger les Italiens
Larchuma football club!
Santa Maradona priez pour moi
5. Jovine – ‘O reggae ‘e Maradona
Facciamo ritorno a Napoli con l’inno “’O reggae ‘e Maradona” in cui Valerio Jovine celebra Diego come re eterno di Partenope.
Maradona chi è? Maradona sei meglio di Pelé!
Per chi come me l’ha visto giocare
Ha capito il pallone con la testa della gente
Lui che sognava la coppa del mondo
Ci ha insegnato che i sogni si possono realizzare
Che anche il calcio può essere amore
Che anche un re a volte può cadere
6. Stadio – Doma il mare, il mare doma
Anche l’emiliano Gaetano Curreri e gli Stadio hanno omaggiato Diego Armando Maradona con “Doma il mare, il mare doma”.
Non c’era niente da perdere
Solo un vulcano vicino
E in uno stadio un po’ verde
Un giocatore argentino.
Ma di questo racconto
Protagonista è il destino
7. Canova – Maradona
Un’altra band ha celebrato El Pibe de Oro, esaltandone in particolar modo il lato umano e l’impegno politico: “Maradona” dei Canova.
E non parlarmi di calcio sai che quelli come me
Preferiscono giocarlo a piedi nudi senza più badare a niente
Sono figlio della gente
[…]
Sono stato in Vaticano
E ho scoperto che era fatto tutto d’oro
Queste tipo di cose mi fanno schifo
8. Thegiornalisti – Maradona y Pelé
E arriviamo ai giorni nostri, gli ultimi a citare Diego in una canzone sono stati i Thegiornalisti: nel ritornello di “Maradona y Pelè” è contenuto l’inconfondibile coro dei tifosi napoletani dedicato a Diego.
Noi crediamo in Robert De Niro
Nella Tigre di Mompracem
Nella storia che sanno tutti
Maradona è meglio ‘e Pelé
9 .Tifosis del Rey – Ho visto Maradona
Un altro memorabile coro partenopeo è certamente “Ho visto Maradona”, diventato poi anche una vera e propria canzone grazie a Tifosis del Rey.
Oh mama mama mama,
Sai perché mi batte il Corazon,
Ho visto Maradona,
Ho visto Maradona,
Oh mama inamorato son
10. Opus – Live is life
Malgrado non si tratti di una canzone dedicata a Diego, è impossibile non associare Maradona a “Live is life” di Opus, colonna sonora del riscaldamento più famoso di sempre.
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1 commento su “Maradona: è muorto ‘o rrè, evviva ‘o rrè”
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