Formula 1 d’autore: Gran Premio del Principato di Monaco

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Per la prima volta mi trovo a fare le pagelle del GP di Monaco, una delle mie piste preferite nel calendario della Formula 1. Una gara che era molto attesa e che non ha deluso le aspettative, stranamente. Il giorno della gara ci dice che per molti sia stato un week-end a due facce.

Il Gran Premio del Principato di Monaco offre sempre un motivo per farci rimanere a bocca aperta, che sia per uno yacht ancorato al porto di fianco alla pista, nel vedere vedere tutto il “glamour” che invade la cittadina durante il week-end di gara della Formula 1, oppure, più semplicemente, nel vedere le auto tra le strade del principato. Ma per quanto riguarda lo “sport”, soprattutto negli ultimi anni, c’è sempre stato un dibattito: conviene o no mantenere in calendario un circuito in cui i sorpassi sono ormai pari a 0?

Monaco

Ecco, rispondo subito, almeno personalmente, e dico sì, conviene mantenerlo, per ovviamente la sua storia (è sempre un bene mantenere i circuiti storici in Formula 1) sia perchè, se si è veramente appassionati, ci si riesce a divertire anche senza sorpassi o tentativi di essi. Bastano dei distacchi per sperare in un sorpasso magari all’estremo, basta un errore ai box (come è accaduto al pit di Valtteri Bottas su Mercedes), o anche un errore in qualifica a pole praticamente fatta.

Nel complesso è un week-end a due facce per molte scuderie, confermato poi anche in gara. Una gara che si è accesa proprio grazie a colui che più è rimasto deluso da questo Gran Premio di Monaco, ma non è il solo

Max Verstappen e Sergio Perez (Red Bull) & Lewis Hamilton (Mercedes) – Il mondo come lo vorrei (The Zen Circus): nel mondo che vorrei la Mercedes sbaglia tutto durante un week-end di gara, mandando a quel paese la gara del suo pilota di punta (Hamilton) che si arrabbia anche con il team, mentre il suo rivale, Max Verstappen, fa tutto perfettamente. Insomma, nel mondo che vorrei, Max Verstappen e Sergio Perez con le loro Red Bull sono primi nel mondiale costruttori, e con Verstappen primi in quello piloti, mentre la Mercedes e Lewis Hamilton sono secondi.

Carlos Sainz (Ferrari) – La Prima Volta (Salmo): “la prima volta ricordo era un fine settimana”. Così recita il primo verso della canzone che ho assegnato a Carlos Sainz, che sale per la prima volta sul podio con la Ferrari (dopo averne totalizzati due con la McLaren). Il fine settimana è quello di Monaco, in cui non ha sbagliato nulla, anzi, in certi casi sembrava più veloce del suo compagno di squadra. Che sia la prima di tante prime volte.

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Lando Norris (McLaren) – La Scelta (Caparezza): Lando Norris sembra aver fato la scelta di essere “invisibile” durante le gare ma di portare a casa grandi risultati e punti pesanti alla sua McLaren che sembra reggersi solo su di lui. Ma essere invisibili a Monaco, tra l’altro mentre hai la Red Bull di Sergio Perez che ti insegue, beh, è tutt’altra cosa.

Sebastian Vettel (Aston Martin) – The Real Slim Shady (Eminem): l’unico ed inimitabile. Sebastian Vettel, in questo Gran Premio di Monaco si dimostra uno dei pochi piloti in pista, che quando c’è da fare il miracolo, riesce a farlo. Arriva quinto dopo un week-end gestito egregiamente. Speriamo che tu possa continuare così, c’è bisogno di te Formula 1.

Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo) – Portatemi Dio (Vasco Rossi): sembra al nostro Giovinazzi gli sia stato portato Dio in persona a parlargli. Il colloquio è andato bene, tanto da farlo arrivare a punti in un circuito come Monaco. Che sia la fine della sua “sfiga”?

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Daniel Ricciardo (McLaren) & Valtteri Bottas (Mercedes) – Uomini Soli (Pooh): ecco, quando parlavo di “week-end a due facce”, mi riferivo proprio a loro. Il primo rappresenta la seconda faccia della McLaren, che vola con Norris ma rimane a terra con Ricciardo (probabilmente ancora molto lontano dall’abituarsi alla macchina). Stesso discorso per Bottas, un uomo solo anche quando la sua Mercedes si trova in un week-end nero, ed infatti si ritira per un errore al box, un errore che giusto a lui poteva capitare, la ruota non si è tolta…

Charles Leclerc (Ferrari) – Se Mi Rilasso, Collasso (Bandabardò): la canzone che gli ho assegnato riassume perfettamente il suo week-end, ma soprattutto la sua domenica. Non si e non ci lascia spazio per rilassarci durante tutto il fine settimana, anche nel momento in cui va a muro e prendersi comunque la pole position. Sembra che l’incidente avuto negli ultimi secondi della qualifica non abbia portato dei danni alla macchina, ma nel momento di accenderla prima della gara si “rompe” tutto, e non partecipa alla gara. La Ferrari e Leclerc, ci lasciano rilassare e collassiamo.

Nelle precedenti pagelle parlai delle scuderie, per il fatto che il circuito di Barcellona fosse uno in cui si può capire bene come vada una certa macchina. Invece il circuito del Principato di Monaco esalta il pilota, anche nel suo essere noioso. Ecco, quei piloti che sono venuti fuori, quelli che possiamo definire “veri piloti” sono: Charles Leclerc, George Russell (non è facile portare una Williams in Q2 a Monaco) e Lando Norris.

Marco Mancinelli
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