La Mole Antonelliana è il monumento simbolo della città di Torino, la cui immagine è riportata sul retro delle monete da 2 centesimi. All’interno di essa si trova il Museo Nazionale del Cinema, che è uno dei musei più visitati al mondo.
Più di un secolo di storia del cinema è ospitato nel Museo Nazionale del Cinema, situato nella Mole Antonelliana. La galleria è tra le più importanti al mondo per la ricchezza patrimoniale e per la molteplicità delle sue attività scientifiche e divulgative. Il Museo ha un’impostazione a forma piramidale e interattiva, d’ispirazione gotica, dando vita a un’immagine spettacolare, in cui si ripercorre la storia della settima arte, dalle origini ai giorni nostri. Un percorso che va dal teatro d’ombre alle lanterne magiche, arrivando agli straordinari effetti speciali del cinema contemporaneo. Secondo gli amanti di esoterismo, l’opera catalizzerebbe l’energia dal cielo alla terra.
Tutto è iniziato da un’idea della studiosa piemontese Maria Adriana Prolo, lanciata prima del secondo conflitto mondiale e sostenuta da alcuni pionieri del cinema e giornalisti, conquistando importanti contributi finanziari per l’acquisto di cimeli e documenti della storia del cinema italiano. Nel dopoguerra iniziarono le prime mostre retrospettive nella galleria sotterranea nel capoluogo piemontese. Ma l’idea di portare il Museo all’interno della Mole Antonelliana sfumò nel 1953 a causa di una tromba d’aria che danneggiò l’edificio.
Ma le cose non erano del tutto perdute. Proprio nel 1953 arrivò la svolta che molti aspettavano da anni. Dopo la visita nella città di Henri Langlois, fondatore della Cinématheque française e del Musée du cinéma di Parigi, le cose registrarono una svolta improvvisa. L’uomo incontrò giornalisti e consiglieri comunali, convincendoli del privilegio di avere un Museo Nazionale del Cinema. Nel luglio di quello stesso anno si costituì l’Associazione Museo del cinema. Mentre nel 1958 fu inaugurata la sede museale di Palazzo Chiablese, e il Museo divenne membro dell’Associazione nazionale dei musei italiani nel 1959, e fu riconosciuto tra i musei medi dello Stato nel 1960.
Dopo l’incendio del 1983 del Cinema Statuto, il museo fu chiuso al pubblico per ragioni di sicurezza. Tre anni dopo, gli allestimenti furono spostati presso la sede dello storico e piccolo Cinema Massimo, vicino alla Mole Antonelliana. In occasione del centenario della nascita del cinema, nel 1995, si decise di trasferire il Museo all’interno della Mole Antonelliana, poi inaugurata ufficialmente come sede del Museo Nazionale del Cinema nel 2000. In soli cinque anni di attività, la galleria cinematografica, con oltre due milioni di visitatori, divenne tra le più visitate al mondo.
La grande popolarità del Museo Nazionale del Cinema, convinse il regista Davide Ferrario ad ambientare il suo film Dopo mezzanotte nella struttura, facendo conoscere, nel 2004, il museo al grande pubblico. Inoltre, nel 2006, anno dei XX Giochi olimpici invernali di Torino, l’allestimento fu rinnovato con nuove postazioni multimediali e interattive, tre nuovi ambienti dedicati al western, al musical e alla fantascienza.
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