Sarà il ritorno in pista del “maxi – gruppo” romano Vemm ad inaugurare, finalmente, il primo episodio di Emergenze, la nostra rubrica dedicata alle migliore proposte della musica emergente del nostro (odiatissimo) stivale. E proprio con Compromesso, album rilasciato lo scorso 20 novembre 2020, noi di Shockwave Magazine non potevamo trovare miglior “sunto” della definizione di “eccellenza musicale” che amiamo e che ameremmo promuovere nei nostri spazi.
Con Compromesso ci ritroviamo di fronte ad un progetto dall’aspetto ambizioso e mastodontico tanto negli intenti quanto nella realizzazione. Ideato dal master mind e chitarrista Emanuele Luigi Andolfi, quella dei Vemm è una formazione “liquida” ed over estesa che vede, in collaborazione, la bellezza di 14 musicisti (trai quali Adriano Meliffi, Flaminia Lobianco, Andrea Ceccarelli, Davide Savarese, Corrado Filiputti ecc ecc) andando così a ricordare, anche se in modo più “ristretto” il concetto di ensamble jazz di cui progetti come gli Snarky Puppy sono, nella musica jazz contemporanea, tra gli esempi più vividi.
Non è solo Jazz, però, quello che esce viene estrapolato dalla dimensione creativa del progetto romano
Di fatto con i Vemm ci ritroviamo di fronte ad un progetto “progressive” a tutto tondo, in grado di tingersi delle più disparate tonalità così da produrre sulla tela dello spartito un’opera culminante in una raggiante esplosione di “colori musicali”.
Dal jazz al progressive rock, dalla musica più “vintage” agli stilemi più contemporanei, dal metal all’ambient con innesti pop, funk, fusion e molto altro. Uno spargere di differenti “geni” nel corso delle composizioni con una sincrasi stilistica che nonostante le molte differenti sementi musicali riesce a dare vita ad una sonorità che proprio dell’imprevedibilità fa il suo principale biglietto da visita e stile. Il risultato finale è quello di una dimensione creativa che, nonostante i numerosi e differenti spunti, talvolta apparentemente antitetici tra loro, riesce a regalare un prodotto finale estremamente coerente e dotato di un sound strettamente riconoscibile.
Anche sul piano delle liriche brillano le idee del complesso romano, in grado di presentare una testualità affatto scontata e dalle sembianze raffinate memori di PFM, Battiato, Branduardi ed altri maestri del cantautorato italiano.
Con Compromesso i Vemm vanno così a cimentarsi in un concept album in tutto e per tutto strutturato nella forma letterariamente conosciuta come quella del “viaggio di formazione”
Un viaggio in cui la protagonista, una giovane adolescente di nome Elea, si ritrova a confrontarsi con le tante sfaccettature di sé in un dialogo interiore che con una diagonale perfetta va a fondersi e rispecchiarsi con l’operato musicale. Una narrazione che, episodio dopo episodio, tra liriche e scelte stilistiche riesce a rendere in maniera quasi “cinematografica” ed estremamente immaginifica i numerosi cambiamenti di stato presenti di cui l’io interiore diviene protagonista.
Così a rompere il ghiaccio è il duo Sogno/Senso – Realtà/Ricerca dove, tra un breve intro di leggerissimi pad, un lungo incipit formulato da cori appoggiati su delicati synt e la seguente introduzione di groove coinvolgenti al confine tra i mondi del funk e del metal, viene presentato in modo estremamente sintetica all’ascoltatore quanto potersi aspettare dall’opera omnia.
Un’imprevedibilità, quella presentata nei primi minuti di riproduzione, che va a marcare maggiormente la mano sulla inizialmente leggerissima Risveglio/Routine, pezzo dalle forme estremamente toccanti e melodiche che, solo sul finale, abbandona la sua forma di ballata per lasciarsi andare a reminiscenze più schiettamente progressive tra flauti alla Jethro Tull ed una coda groovy che in tutto e per tutto riporta alla mente il DNA dei contemporanei Tesseract.
Con Entropia/Tempo viene presentato il lato più “Big Band” dei Vemm e, forse, anche quello più “folle” in un pezzo che riesce a raggiungere l’equilibrio in una fusione perfetta tra jazz, bossa nova e metal. Una vena, quest’ultima, che troverà il suo trionfo nella seguente Incidente/Inevitabile, punto in cui l’album raggiunge il suo massimo “incupimento” tra frenetici e staccati groove di chitarra ed intermezzi ambient/elettronici.
Senza entrare nel merito con una tediosa e superflua descrizione dell’intera tracklist dell’album, con Compromesso, dei Vemm, ci viene presentato un prodotto che è in grado di spiccare in maturità, capace di raccogliere i più variegati spunti musicali (Snarky Puppy, Plini, Disturbed, Tesseract, Elio e le storie Tese e tanti, tantissimi altri) riuscendo a portarli in primo piano in modo estremamente originale ed unico, creando così un sound ricolmo di colori e variegato.
Un album vincente non solo negli intenti ma anche nell’esecuzione
Tutto ciò grazie alla prestazione di musicisti in grado di mostrare “i muscoli” nel modo più opportuno, esponendo un virtuosismo assolutamente non fine a sé stesso ma impossibile da non notare nella minuziosità e nella precisione messa in pratica durante l’intera riproduzione dell’opera. La produzione, anche essa di ottimo livello, riesce a far emergere e al contempo mettere in accordo le diverse anime musicali dell’album sia sul piano stilistico che su quello strumentale/vocale, evitando così fastidiose preponderanze, “passaggi sgarbati” o incongruenze durante la riproduzione.
In conclusione, con Compromesso i Vemm mettono in campo un lavoro dotato di una maturità musicale spiccata e, soprattutto, non frequente in quella fascia di musicisti che affollano il panorama italiano di età compresa tra i 20 e i 30 anni, dando vita a della musica raffinata e di ottima fattura in grado di poter guadagnarsi dei meriti anche nel confronto con i grandi del passato anche se, come spesso succede, senza ombra di dubbio destinata a quei “pochi” in grado di apprezzare dei prodotti tanto levigati ed impegnativi musicalmente.
Leggi anche: Il musicista produttore di sé stesso: l’importanza dell’home recording nella nuova industria musicale (Link)
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Ciao grazie mille per la bellissima recensione e per l’attenzione data al lavoro che abbiamo impiegato nel rendere fluide parti di brani stilisticamente antitetiche.
Un abbraccio,
VEMM