Il pensiero stupendo universale dei Riva [Recensione]

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Pensiero stupendo universale è il nuovo disco dei Riva, band napoletana che ha cambiato forma e pelle nel corso degli anni. L’album è in uscita per Futura dischi.

Cerco un pensiero universale che mi faccia stare bene, che mi faccia dormire, che mi possa salvare. Così cantano Simone, voce e leader dei Riva, nella canzone che dà il titolo all’album. Sembra con queste liriche di tornare a Voglio una pelle splendida degli Afterhours mischiata ad una elettronica di derivazione indiepop. L’album dei Riva parte da lontano, un viaggio di due anni che ha visto la pubblicazione di vari singoli che hanno anticipato il lavoro completo.

LamericaPerso per sempreEden e Crimea avevano già fatto intravedere come il percorso della band napoletana stesse attraversando territori nuovi, fatti di sperimentazione elettronica e di scrittura più consapevole. In un’epoca in cui i singoli sono ritornati al potere nei confronti della forma disco i Riva hanno saputo trovare il giusto equilibrio tra frantumazione e unità. Se andiamo a contare le anticipazioni del disco, infatti, c’era abbastanza materiale per un ep degno di nota. Ma la band ha continuato a lavorare per dare una forma più compiuta a un discorso che aveva bisogno di più spazio.

riva pensiero stupendo universale recensione

Quando attraversi le varie fasi della nuova scena napoletana non è facile trovare ogni volta una collocazione all’interno dello scacchiere musicale da cui provieni. I Riva, pur mantenendo una precisa identità, sanno tornare a presentarsi al loro pubblico con una veste perfettamente contemporanea. Il filo conduttore è la scrittura di testi di una malinconia urbana senza tempo.

La stessa band ci racconta da dove proviene il titolo e, più in generale, l’atmosfera che ammanta tutto il disco: ” Il Pensiero Stupendo Universale è quello che ognuno di noi cerca per scappare dalla solitudine, dal nulla, dalla morte. Chiunque è alla ricerca di un qualcosa per salvarsi, che sia l’amore eterno o un preciso modello di vita. In questo viaggio per trovarlo, le cose possono cambiare senza che lo vogliamo e nessuno può garantirci che un giorno potremmo realmente raggiungere la consapevolezza di esserci salvati: per questo dobbiamo essere pronti a spostare il baricentro della vita al di fuori della zona di comfort, perché siamo convinti che sia questa la vera ragione di un’esistenza vissuta al pieno delle sue possibilità

Il gruppo ha saputo cambiare forma fino ad arrivare alla formazione attuale che vede oltre a Simone Morabito anche Flavio Ciotola e Stefano Bruno, in un viaggio musicale che è durato molti anni. Allo stesso modo l’album esplora il concetto di viaggio che equivale al cambiamento, le canzoni sono pezzi di un puzzle che va a comporre un’immagine diversa se guardata dalla giusta distanza. Lo stesso facciamo noi quando ripensiamo alle nostre vite. I giorni sono i pezzi più piccoli da cui partire per formare un quadro che ci restituisce una diversa versione di noi stessi.

Le canzoni di Pensiero stupendo universale ci portano fuori dalla nostra comfort zone, uscire dal recinto che ci è conosciuto ci mette inevitabilmente a disagio ma è proprio da questa sensazione di equilibrio perso che parte un nuovo cammino, la strada che si è parata davanti ai Riva è quella che è finita nelle otto canzoni del disco che diventa una sorta di bussola per orientarsi nel cambiamento comune a molti di noi. Canzoni che mescolano il cantautorato con la sperimentazione senza mai dimenticare la naturale predisposizione per la melodia.

Raffaele Calvanese
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