Il 25 novembre è la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Questa giornata è stata istituita nel 1999 dall’Assemblea Generale della Nazioni Unite, e viene celebrata ogni anno con lo scopo di sensibilizzare il più possibile sull’argomento, purtroppo sempre più attuale e delicato.
Anche noi di Shockwave Magazine abbiamo pensato di dare il nostro contribuito e di fare una selezione di film e serie tv che si sono distinti nella lotta contro la violenza sulle donne.
Maid, 2021
Serie drammatica targata Netflix composta da dieci episodi che narra le vicende di una madre single, Alex, vittima di violenza domestica, che tenta di fuggire da una condizione di povertà e sottomissione, e dare così un futuro migliore a lei e a sua figlia.
La scuola cattolica, 2021
Diretto da Stefano Mordini e liberamente ispirato all’omonimo romanzo Premio Strega di Edoardo Albinati, il film ripercorre uno dei fatti più drammatici e bestiali della storia italiana: il massacro del Circeo. Mai film più azzeccato di questo per il 25 novembre, peccato che sia stato vietato ai minorenni.
Il massacro del Circeo è un caso di rapimento e omicidio avvenuto nel comune italiano di San Felice Circeo tra il 29 e il 30 settembre 1975. Le vittime furono due giovani amiche, Donatella Colasanti e Rosaria Lopez, che furono attirate con l’inganno da Gianni Guido, Angelo Izzo e Andrea Ghira in una villa di proprietà della famiglia di quest’ultimo, col pretesto di una festa, e qui torturate fino a provocare la morte di una di loro, Rosaria.
Bella da morire, 2020
In Italia una donna su tre ha subito violenze fisiche o sessuali. Riceviamo 11 denunce al giorno per stupro, più del doppio per maltrattamenti. Ogni anno circa 100 vittime di femminicidio, praticamente una ogni 72 ore. 9 volte su 10 l’assassino è un maschio. Sono gli uomini ad avere un problema con le donne.
Al centro della trama c’è una storia di femminicidio, tema tragicamente attuale. Bella da morire è una serie Rai che vede come protagonista una straordinaria Cristiana Capotondi, non estranea a ruoli di spessore e spesso coinvolta nella lotta per i diritti delle donne.
In questo caso veste i panni di Eva Cantini, un’ispettrice di polizia che lascia la sua vita per fare ritorno a Lagonero, il tranquillo paesino dove è cresciuta per stare accanto alla sorella Rachele, giovane ragazza madre dal carattere esuberante.
Bombshell – La voce dello scandalo, 2019
Ecco che cosa ti porta a essere stata molestata sessualmente a lavoro: ti condanna a farti domande. Ti chiederai per sempre, che cosa ho fatto? Che cosa ho detto? Che cosa indossavo? Cosa non ho capito? Mi vedono debole? Diranno che l’ho fatto per soldi? Per avere attenzioni? Mi taglieranno fuori? Verrò macchiata da questa storia per tutta la vita? se resto dovrò imparare a sopportarlo? Un altro posto sarebbe diverso? O posso renderlo io diverso?
La ricostruzione del caso Roger Ailes, potente capo di Fox News licenziato perché accusato di molestie sessuali da diverse dipendenti. Ci sono tre scene/frasi in Bombshell che mi hanno particolarmente indignata.
Il modo in cui la segretaria personale di Ailes abbia incoraggiato una giornalista esordiente a presentarsi al suo capo per ottenere una promozione, sostenendo di “essere sempre alla ricerca di nuovi talenti”.
La frase pronunciata da Donald Trump (sì, anche l’ormai ex presidente degli Stati Uniti aveva in un certo senso contribuito a questa storia): “non è stupro se è tua moglie”.
Quando alcune delle donne giornaliste si sono fatte avanti accusando apertamente Ailes, consapevoli che rischiavano non solo il posto di lavoro, ma l’intera carriera, se non avessero vinto la causa abbiamo assistito ad una reazione raccapricciante, quella che meno mi sarei aspettata. Nessuna si è schierata dalla loro parte. E non era la paura a spingerle ad agire così, ma la lealtà verso il proprio padrone.
Mi viene da rabbrividire al solo pensiero che gran parte delle donne che lavoravano nella redazione di Fox News quando era Ailes a gestire tutto, se non tutte, possano essere state costrette ad offrire prestazioni sessuali in cambio della scalata al successo.
E che questo possa essere accaduto, e accadere tutt’ora, a migliaia di donne, non solo giornaliste, perché è ancora strano immaginare le donne ai comandi di un’azienda o perché siamo abituati a pensare che le donne debbano limitarsi a comportarsi come mogli e madri e che non possono avere ruoli di potere se non con l’aiuto di uomini, sempre se così possiamo definirli.
L’anno in cui Roger Ailes e Bill O’Reilly furono licenziati, Fox pagò 50 milioni di dollari alle vittime di molestie sessuali. La Fox pagò 65 milioni di liquidazione a Ailes e O’Reilly.
Le donne che rischiarono la carriera per aver denunciato Ailes furono le prime a far destituire una figura pubblica di quel calibro. Ma non le ultime.
Unbelievable, 2019
La miniserie racconta la storia di Marie, un’adolescente accusata di mentire sulla violenza subita da uno sconosciuto che si è introdotto nella sua abitazione. Il caso viene seguito da un detective, che la spinge a confessare di non aver subito l’abuso.
Nel frattempo due detective donne, appartenenti a due diversi distretti di polizia, scoprono che ciascuna di loro sta seguendo un caso di abuso sessuale che presenta delle forti analogie con il caso dell’altra. Attraverso un percorso tortuoso le due detective scopriranno la verità e troveranno il colpevole.
Tonya, 2017
Il film è incentrato sulla controversa vita della pattinatrice su ghiaccio Tonya Harding, interpretata da Margot Robbie, protagonista nel 1994 di uno dei più grossi scandali sportivi degli Stati Uniti d’America.
La donna è stata prima vittima delle violenze della madre, che non le ha dimostrato il minimo affetto né apprezzamento per il suo notevole talento e poi di quelle di suo marito, responsabile di averle mandato in rovina la carriera.
The Handmaid’s Tale, 2017 – in corso
Ambientata in un futuro non lontano, in cui il tasso di fertilità è in calo a causa di malattie e inquinamento, la serie descrive una società organizzata da leader assetati di potere, in cui le donne sono brutalmente soggiogate e non possono lavorare, leggere o maneggiare denaro.
A causa dell’infertilità e del crollo delle nascite le donne sono divise in tre categorie: le Mogli, che dominano la casa, le Marta, che la sostengono, e le Ancelle, donne fertili il cui ruolo è la riproduzione. Per garantirla vengono assegnate alle famiglie elitarie dove subiscono stupri rituali da parte del proprio padrone con lo scopo di dargli dei figli.
Basata sul romanzo distopico del 1985 Il racconto dell’ancella, dell’autrice canadese Margaret Atwood, è un thriller drammatico.
Big Little Lies, 2017
Celeste (Nicole Kidman), Jane (Shailene Woodley) e Madeline (Reese Witherspoon) sono tre amiche e madri che vivono a Monterey e sono alle prese con i piccoli e grandi problemi della vita quotidiana e delle amicizie, che vere amicizie non sono. Madeline, madre di Chloe e Abigail e moglie di Ed, soffre perché la figlia maggiore sta crescendo a fianco della nuova compagna dell’ex marito Nathan, Bonnie. Jane è una ragazza madre con un trauma alle spalle da superare, mentre Celeste subisce gli abusi e le violenze del marito. Le loro vite vengono scosse da un omicidio, avvenuto durante una festa di beneficenza per i genitori nella scuola frequentata dai loro figli.
Non ti muovere, 2004
Non muoverti. Non urlare. Sono le tipiche frasi che un carnefice urla alla sua vittima mentre si sta approfittando di lei.
Diretto ed interpretato da Sergio Castellitto, ed ispirato all’omonimo romanzo della moglie Margaret Mazzantini, il film porta in scena un drammatico rapporto tra l’uomo violento e la donna fragile. Italia, interpretata da Penelope Cruz, è infatti costretta a prostituirsi per disperazione. Timoteo, chirurgo stimato con tanto di moglie e figli, non ci pensa due volte ad approfittare della situazione per violentarla e per tornare più volte da lei.
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