Condotta da Carlo Conti con Matilde Gioli, la cerimonia della 68° edizione dei David di Donatello è andata in onda su Rai1 alle ore 21:30. L’evento si è svolto per la prima volta nei Cinecittà Lumina, complesso di studi gestiti da Cinecittà.
In uno splendido filmato in bianco e nero è stata omaggiata la grande artista Anna Magnani, a cinquant’anni dalla sua scomparsa, “guai se non ci fossero gli attori”, frase pronunciata durante dalla grande attrice italiana e udito nel corso del videoclip. Suggestivo il medley di canzoni cantate dalla Magnani nella sua carriera cinematografica, eseguito da Noemi che le ha interpretate accompagnandosi al pianoforte. Durante la serata dei David di Donatello 2023 è stata ricordata anche Gina Lollobrigida con un filmato che ha ripercorso tutti i momenti cruciali della sua carriera artistica. Matteo Bocelli poi ha realizzato un tributo a tutti i cineasti che ci hanno lasciato nell’ultimo anno cantando il brano Love of my life.
Dopo i saluti della senatrice Lucia Borgonzoni, la premiazione – sempre meno ingessata rispetto alle annate precedenti – si è aperta con il David di Donatello a Emanuela Fanelli come miglior attrice non protagonista per la sua splendida interpretazione nel film Siccità di Paolo Virzì. “Grazie a Paolo Virzì che mi ha guardato. Lo ringrazio per voler così bene agli attori e agli esseri umani. – ha detto l’attrice nel suo discorso – Mi è sembrato di esordire in Champions League con voi”. Poi non potevano mancare i ringraziamenti a Valerio Lundini, con cui ha lavorato nel programma Una pezza di Lundini.
Il premio come miglior attore non protagonista è, invece, andato a Francesco Di Leva per le pellicola Nostalgia. L’interprete ha citato lo Scudetto del Napoli e ha ringraziato il regista Mario Martone e il compagno di set Pierfrancesco Favino. “A mia moglie che mi rende un uomo semplice, un uomo onesto”, ha detto l’attore prima di lasciare il palco e tornare ad accomodarsi in platea.
Il già annunciato miglior film internazionale è andato a The Fabelmans di Steven Spielberg. Mentre il David di Donatello 2023 per il miglior film italiano è stato consegnanto a Le otto montagne per la regia di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersh. Ad annunciarlo dagli studi Cinecittà Lumina di Roma la presidente dell’Accademia del Cinema italiano – David di Donatello Piera Detassis. Sul palco trionfanti gli attori protagonisti, Luca Marinelli e Alessandro Borghi, e tutta la troupe che ha realizzato il film.
Barbara Ronchi ha vinto come miglior attrice protagonista grazie all’interpretazione nel film Settembre di Giulia Louise Steigerwalt: “È stato un onore vedere sbocciare una regista”, ha detto. Fabrizio Gifuni è stato premiato come miglior attore protagonista per la pellicola Esterno Notte. Ha ringraziato il regista Marco Bellocchio, “un artista immenso a cui tutto il cinema italiano deve essere grato”, poi tutta la troupe e il cast che ha lavorato con lui. Un pensiero anche per i colleghi candidati con lui.
Marco Bellocchio ha vinto il suo settimo David di Donatello come miglior regia per il film Esterno Notte. “Non me lo aspettavo, però lo aspetto. – ha scherzato il regista dal palco – Mi auguro di avere ancora un po’ di tempo per fare delle cose belle. Ringrazio tutti coloro che sanno che li ringrazierei”, ha strappato un sorriso alla platea.
A vincere il premio come miglior regista esordiente è stata Giulia Louise Steigerwalt per l’opera Settembre. “Ringrazio Matteo Rovere, mio marito, compagno di lavoro e di cinema. – ha detto durante il suo discorso davanti la platea – Ho scritto questo film 13 anni fa, stava nel cassetto. Chiunque spera in qualcosa magari poi riesce”.
Il David di Donatello per la miglior canzone originale è andato a Proiettili. Il premio è stato consegnato a Elodie e Joan Thiele per il film Ti mangio il cuore. Dal palco hanno ringraziato l’arrangiatrice del brano Elisa Toffoli. Il premio per la miglior composizione è andata a Stefano Bollani per la pellicola Il Pataffio.
Il David di Donatello 2023 per la miglior sceneggiatura originale è andato al film La Stranezza e l’hanno ritirato Roberto Andò, Ugo Chiti e Massimo Gaudioso. Come miglior produttore ha vinto il film La Stranezza. È stata premiata la co-produzione di Angelo Barbagallo per Bibi Film e Attilio De Razza per Tramp Limited con Medusa Film e Rai Cinema. Il David dello Spettatore è andato al film Il Grande Giorno di Massimo Venier con Aldo, Giovanni e Giacomo. Il David Giovani è andato a L’Ombra di Caravaggio, premio ritirato dal regista Michele Placido.
Il David alla miglior scenografia è stato consegnato a Giada Calabria e Loredana Raffi, mentre quello ai migliori costumi a Maria Rita Barbera, entrambi per il film La stranezza. Desirée Corridoni ha vinto il premio per la miglior acconciatura per il film L’ombra di Caravaggio. Per il miglior montaggio ha vinto Francesca Calvelli con la collaborazione di Claudio Misantoni per Esterno Notte. Il premio al miglior trucco è andato a Enrico Iacoponi per il film Esterno Notte.
David di Donatello per i migliori effetti visivi è stato consegnato a Marco Geracitano per il film Siccità. Vincono il premio per il miglior suono la presa diretta di Alessandro Palmerini, la post-produzione di Alessandro Feletti e il mix di Marco Falloni per Le otto montagne. A vincere il David come miglior documentario è stato Il Cerchio di Cecilia Mangini. “Viva la scuola, viva il cinema”, ha detto la regista. Il premio per il miglior cortometraggio è andato a Le Variabili Dipendenti di Lorenzo Tardella.
Marina Cicogna ha ritirato il Premio alla Carriera, produttrice del film Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, vincitore nel 1971 del Premio Oscar come Miglior film straniero. A Isabella Rosselini è stato consegnato dall’attore Matt Dillon il David Speciale. “I miei genitori sono stati meravigliosi non solo nel cinema ma come papà e mamma, erano buffi, allegri, avevano passione per l’avventura e per il cinema, e io ho cercato di seguirli nell’amore per l’avventura” ha detto. L’altro premio speciale è andato ad Enrico Vanzina.
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