Si sono consegnati ieri sera, 5 luglio, i Premi Flaiano 2020, giunti alla 47esima edizione. Una cerimonia svoltasi al Teatro D’Annunzio di Pescara e ricca di tantissimi ospiti del cinema, della televisione, del teatro e del giornalismo italiano che hanno illuminato la serata
Il Flaiano Film Festival e l’Ischia Film Festival sono stati i primi due Festival dedicati al cinema post lockdown. Nei mesi passati, in cui le sale sono state chiuse e le distribuzioni rimandate, l’intero settore cinematografico si è ritrovato a dover fare i conti con incertezze e paure, cercando soluzioni per salvare ogni categoria che “mangia” con la settima arte. Per questo la conferma dei Premi Flaiano 2020 – come i Nastri d’Argento – sono stati una sorta di spiraglio di luce per il ritorno alla normalità.
La voce comune di ogni personalità salita sul palco del Teatro D’Annunzio è stata quella voglia di ripartire e tornare a far sognare intere generazioni, raccontando con le sue immagini la realtà e universi immaginari.
La prima sezione ad essere premiata ai Premi Flaiano 2020 è stata quella del Teatro.
Paola Quattrini ed Edoardo Siravo hanno ricevuto il Premio alla Carriera. A Valerio Binasco il Premio Regia dello spettacolo “Rumori fuori scena”; a Daniele Pecci il Premio Interpretazione nello spettacolo “Un tram che si chiama desiderio” e Giulia Lazzarini il Premio Interpretazione nello spettacolo “Arsenico e vecchi merletti”.
Lorella Cuccarini e Alessandro Longobardi hanno ricevuto il Premio al Musical Grease e Turandot. “Attraverso Grease si è aperta la stagione dei musical in Italia”, ha detto la Cuccarini che poi ha continuato dicendo “questo è un lavoro di squadra e speriamo di ripartire tutti insieme”. Agganciandosi al discorso fatto da Luca Barbarossa poco prima, insignito con il Premio al Miglior programma radio “Radio2 Social Club”.
Poi ai Premi Flaiano 2020 spazio al cinema.
Mario Martone e Ippolita Di Majo – premiati ad inizio serata – hanno ricevuto il Premio alla Sceneggiatura per il film “Il sindaco del rione Sanità”. Aldo, Giovanni e Giacomo hanno vinto il Premio alla Carriera: “grazie per averci dato tre premi, perché quando abbiamo vinto il telegatto ce ne hanno dato uno solo”, hanno detto con il loro spirito comico. Il Premio alla Regia è andato a Claudio Giovannesi per il film “La paranza dei bambini”. Vinicio Marchioni invece ha ritirato il Pegaso D’Oro per il Miglior Film in concorso al Festival per il film “Drive me home” di Simon Catania.
Applausi scroscianti in platea per Pierfrancesco Favino e Lunetta Savino. Il primo insignito con il Premio Interpretazione nel film “Hammamet”. “Io sono profondamente innamorato dell’umanità della persone”, ha detto Favino. Poi ha continuato: “Sono convinto che un attore abbia bisogno di due cose: di un ruolo e di un regista. Non mi interessa la spontaneità, ma la verità artistica. Per questo ho bisogno di un regista”.
La Savino, Premio Interpretazione nel film “Rosa”, al suo terzo Pegaso D’Oro, ha rivelato: “questo è l’unico vero premio che abbraccia più categorie. Sono contenta di riceverlo. Poi questo arriva per il cinema e per un film a cui tengo molto, mentre gli altri due li ho ricevuti per la televisione”. Per concludere, con il premio tra le mani, ha dedicato il premio alla donne, “a tutte le donne”.
Anche per la televisione sono tanti i Premi Flaiano 2020.
Carlo Sironi, il figlio di Alberto Sironi, regista di Montalbano venuto a mancare nel 2019, ha ritirato il Premio alla Memoria dedicata al padre. Alessandro Fabbri ha ricevuto il Premio Sceneggiatura della fiction “Il Processo”, con Vittoria Puccini e Francesco Scianna. A Massimo Bernardini gli è stato consegnato il Premio per “TV Talk”, il miglior programma. Mentre a Licia Colò è andato il Premio miglior programma culturale per “Eden – Un pianeta da salvare”.
I due premi per la miglior interpretazione sono andati ad Edoardo Leo nella serie “Ognuno è perfetto” e Vanessa Scalera Imma Tataranni – Sostituto procuratore”. “Quello che mi sono portato a casa da questa esperienza – nel girare la serie – è il riappropriarmi del mio mestiere di interprete”, ha detto Leo. “Imma Tataranni è un personaggio brillante. Non mi aspettavo un successo così grande, ma avevo intuito che era un personaggio forte, diverso dagli altri protagonisti che siamo abituati a vedere”, ha dichiarato la Scalera.
Per il giornalismo sono stati insigniti Carlo Verdelli, con il Premio alla Carriera, dedicandolo agli uomini della scorta che lo accompagnano da quando ha ricevuto le minacce, e Marzio Toniolo, un maestro di Codogno che ha vinto il Pegaso D’Oro Speciale per il reportage di foto durante la pandemia che ha messo in ginocchio il suo Paese.
Il Pegaso d’Oro alla Carriera dei Premi Flaiano 2020 è andato al premio Oscar Helen Mirren.
L’attrice britannica è stata accolta con una standing ovation da tutta la platea del Teatro D’Annunzio di Pescara. Sul palco ha letto una lettera d’amore per l’Italia. Ricordando che ha amato il cinema grazie all’interpretazione di Monica Vitti in “L’avventura” di Antonioni “fu una vera e propria rivelazione. Allora facevo la cameriera a Brighton e amavo chiudermi nei cinema che odoravano di birra e tabacco”.
Poi ha scoperto registi come Pasolini e Fellini e attrici come Anna Magnani, oltre che Paolo Virzì, regista che l’ha scelta come protagonista femminile nel suo recente film “Ella & John”. Tra i registi italiani contemporanei apprezza Luca Medici – in arte Checco Zalone – “per la sua umanità e la semplicità nel raccontare le storie”. Poi ha fatto una dedica al Salento, terra che ama in cui ha deciso di vivere quando è lontano dai set hollywoodiani.
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