Tutto chiede salvezza – Il nuovo dramedy di Netflix – Recensione

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Il 14 ottobre uscirà su Netflix la nuova serie Tutto chiede salvezza tratta dall’omonimo romanzo di Daniele Mencarelli, vincitore del Premio Strega Giovani 2020.

La serie si sviluppa in 7 episodi e noi di Shockwave Magazine abbiamo avuto l’opportunità di vedere in anteprima i primi due episodi.

Tutto chiede salvezza è la storia di Daniele Cenni (Federico Cesari), un ragazzo appena ventenne che vive con i suoi genitori ed è appena entrato nel mondo del lavoro, un lavoro umile che gli permette di mantenersi ma in una semplice e normalissima domenica si risveglia in una camera di un reparto psichiatrico, senza sapere perché, senza ricordare nulla.
Assieme a lui in stanza ci sono altri cinque pazienti: Mario (Andrea Pennacchi), Gianluca (Vincenzo Crea), Madonnina (Vincenzo Nemolato) e Giorgio (Lorenzo Renzi) con i quali il protagonista dovrà convivere e legare per sette giorni.

Sin da subito nella serie è ben spiegata la rabbia di chi non comprende, di chi non sa darsi una spiegazione a ciò che sta accadendo nella sua mente pertanto riuscendo ad esprimere solo frustrazione e rabbia fino a sfociare in una depressione che porta conseguentemente alla fatidica frase di chi non ce la fa più ad accettare questa stato: “ voglio mori’ ”.

Inoltre in Tutto chiede salvezza viene evidenziata l’attuale condizione degli ospedali lasciati a se stessi, con medici e infermieri che il più delle volte hanno perso quell’umanità fondamentale per questo lavoro, ragione per cui hanno perso anche il semplice rispetto per i pazienti, i quali forse è una delle cose a cui hanno più diritto per sentirsi “normali” come tutti e non un caso clinico ingabbiato in un ospedale. L’unico appiglio rimasto dentro quelle quattro mura è l’immaginazione.

La serie rispecchia molto bene il romanzo autobiografico di Mencarelli, un autore che ha combattuto per trovare la sua voce e metterla nero su bianco.
Con Tutto chiede salvezza non bisogna dimenticare che è la storia di un ragazzo appena entrato nel mondo del lavoro, degli adulti e che immediatamente si è trovato faccia a faccia con ingiustizie, catapultato in una realtà che è riuscita solo a prendersi gioco della sua sensibilità; un mondo ormai governato da menefreghismo e indifferenza in cui chiedere aiuto risulta essere la cosa più difficile da fare mentre si combatte con l’istinto di nascondere debolezze e paure.

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Beatrice Sacco
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