Spider-Man – Un nuovo universo è un film d’animazione del 2018 che porta sullo schermo il giusto connubio tra cinema e fumetto.
È un film d’animazione diretto da Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman. Spider-Man – Un nuovo universo ha vinto il premio come miglior film d’animazione ai Golden Globe 2019 e alla 24ª edizione dei Critics’ Choice Awards oltre che ai Premi Oscar 2019. È stato il primo film non Disney o Pixar a vincere l’Oscar come miglior film d’animazione da Rango (2011), dimostrando come i film suoi super-eroi non vadano per forza fatti in live action.
Quando uno Spider-Man non basta si deve scomodare tutto il multiverso per salvare New York City.
La storia di questo film animato segue le vicende sì di Spider-Man ma non di quello più conosciuto, ma della sua versione Ultimate, cioè un ragazzo afro-americano di nome Miles Morales. Per chi non ha mai letto i fumetti Miles è lo Spider-Man dell’universo ultimate, qui Peter Parker muore dopo uno scontro con il Goblin e il giovane ragazzo si ritrova a dover raccogliere l’eredità della maschera, presenta le stesse capacità dell’originale più una capacità di mimesi e di emettere scossa elettrica dalle mani
La storia del film è molto simile alla controparte fumettistica, se non fosse che Miles non si ritrova da solo a fronteggiare questo cambiamento epocale ma viene affiancato da ben cinque versioni alternative di Spider-Man. Kingpin infatti con l’aiuto di Doc Oc apre uno squarcio nel multiverso nel tentativo di recuperare la moglie ed il figlio morti, invece porta altri arrampicamuri di altre dimensioni.
Questo film narra il classico percorso di crescita dl super-eroe, che deve attraversare un lutto e le insicurezze di non essere adatto, salvo poi scoprire che è nato per questo e che Spider-Man è più che altro un simbolo, chiunque infatti può indossare la maschera.
Sei Spider-Man sono decisamente più divertenti di uno.
Peter Parker è il primo personaggio ad apparire sullo schermo e muore nella prima mezz’ora di film. Miles si ritrova subito a dover portare sulle spalle un’eredità decisamente troppo grande per lui, ma per fortuna non è da solo. La vera forza di questo film sono i suoi personaggi, i suoi Spider-Man.
Peter B. Parker è decisamente lo Spider-Man più divertente e realistico che si sia visto sul grande schermo, un uomo di mezza età che ha divorziato da M.J e che conduce una vita decisamente alla deriva, così come la sua forma fisica che si presenta più rotonda di quella che si addice all’Uomo-Ragno. Avrà la figura del mentore per Miles e si occuperà di insegnarli cosa voglia dire essere Spider-Man.
Gwen Stacy è Spider-Woman, nel suo universo Peter muore e lei viene morsa dal ragno, diventando quindi l’arrampicamuri della sua terra. È una coetanea di Miles e mostra sin da subito simpatia per il ragazzo, è co-protagonista insieme a Peter B. Parker e anche lei assisterà il nuovo Spider-Man nel suo percorso di crescita.
Spider-Man noire, è una versione in bianco e nero del classico super-eroe, ambientata però negli anni Trenta, qui Peter è un investigatore privato ed utilizza perfino una pistola.
Peter Porker / Spider-Ham, una versione animale divertente di Spider-Man da un universo antropomorfo, chiaramente basata sui cartoni animati dei looney toones, era un ragno morso da un maiale radioattivo.
Peni Parker è una giovane ragazza giapponese-americana di un universo alternativo stile anime che co-pilota un robot all’avanguardia con un ragno radioattivo con cui condivide un legame telepatico. Visivamente riprende l’animazione giapponese.
In questa pellicola anche Miles ha come punto di riferimento lo zio Aaron, salvo poi scoprire che è uno dei criminali colpevoli della morte di Spider-Man.
Iconico è ormai il rapporto tra Peter Parker e lo zio Ben, così come la frase “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”. Questa pellicola decide di prendere il consolidato rapporto eroe/zio e di capovolgerlo del tutto. Miles ammira tantissimo Aaron e lo prende come punto di riferimento, salvo poi scoprire che lui è il criminale Prowler, complice della morte dello Spider-Man originale.
Nonostante sia u film d’animazione per famiglie, non solo muore Peter Parker ma anche lo zio stesso poco dopo aver scoperto che il nipote è il nuovo Uomo-Ragno e rifiutandosi di ucciderlo. Questo lutto insieme al discorso del padre danno finalmente a Miles quella consapevolezza di cui aveva bisogno, ora come tutti i super-eroi più classici ha attraversato la crisi della morte ed è pronto a salvare la città.
Spider-Man Into the Spider-Verse è una vera gioia per gli occhi.
Ho detto all’inizio che questo film è il connubio perfetto tra cinema e fumetto, questo perché il film graficamente si presenta spesso come la controparte cartacea. Abbiamo la presenza di vere e proprie vignette durante tutta la pellicola, le scene d’azione riescono a risultare fluide e chiare. I colori della pellicola sonno accesi e brillanti, senza però mai stonare con il tono del film, insomma visivamente e tecnicamente questo film non presenta un singolo errore neanche a volerlo trovare.
Questa innovativa tecnica di animazione è qualcosa di veramente incredibile, chi ha letto dei fumetti in vita sua si sentirà a casa. È vero che questo film d’animazione è pensato per la famiglia ma non va preso per un film per bambini, adulti e ragazzi possono piacevolmente restare stupiti e a bocca aperta allo stesso modo. Con questa pellicola Sony dimostra come la Disney non sia l’unica a poter realizzare ottimi film sui super-eroi, attendo infatti con ansia il seguito di questo capolavoro dell’animazione moderna.
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