Da domani, venerdì 29 gennaio 2021, “La Geografia del Buio”, il nuovo concept album di Michele Bravi, sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali e in formato CD. Noi di Shockwave Magazine abbiamo partecipato alla conferenza stampa di presentazione del disco e vi raccontiamo la sua sinossi.
“La Geografia del Buio è un racconto attraverso la ferita del mondo. Una perdita di aderenza dal reale e il tuffo in un’oscurità che racchiude in sé la violenza della vita e riscopre nell’amore l’unica salvezza. Un amore che non combatte il male ma che aiuta a disegnarne la geografia.”
A distanza di quattro anni da “Anime di carta”, l’album certificato disco d’oro e contenente il singolo doppio platino “Il diario degli errori”, brano presentato peraltro sul palco del Festival di Sanremo 2017 dove si classificò al 4° posto, Michele Bravi torna con un progetto musicale, “La Geografia del Buio”, profondamente diverso da tutta la sua produzione precedente.
Quello di “La Geografia del Buio” è un progetto discografico che è stato anticipato dall’uscita di due singoli “La vita breve dei coriandoli” e “Mantieni il bacio”. Il primo è stato presentato per la prima volta davanti a tutta Italia in occasione della sua partecipazione ad Amici Speciali.
È probabilmente uno dei pezzi più intimi di “La Geografia del Buio”, cantato per la prima volta al Teatro di San Babila a ottobre 2019. Con la voce rotta di chi per molto tempo ha vissuto nel silenzio, Michele racconta il proprio percorso attraverso il buio che lo circondava e di come poi, grazie all’amore, sia riuscito a riscoprire la bellezza delle piccole cose, spesso racchiusa nelle fragilità.
“Questa canzone è il racconto personale della voce che mi ha guidato attraverso il buio, della persona che mi ha insegnato la forza travolgente della condivisione del dolore e che ha saputo proteggere la mia voce quando non riusciva a parlare, difendendola da un silenzio che pensavo fosse eterno e insuperabile. Questo disco esiste perché me l’ha chiesto lui.”
Il secondo singolo invece è stato donato al pubblico meno di una settimana fa ed ha già conquistato tutti.
La voce di Michele parte in sordina, accompagnata da un pianoforte dal tocco delicato, ma sporco dei rumori meccanici tipici dello strumento. L’intensità della canzone cresce in modo misurato, fino ad esplodere nel ritornello, in cui si percepisce tutta la necessità del cantante di esprimere l’amore ricevuto, quell’amore che l’ha salvato e ricondotto alla realtà in un momento in cui la quotidianità era diventata scura, ricca di dolore e difficile da sopportare.
“Il bacio è l’immagine che, più di ogni altra, trasforma il male in pittura d’oro e la cicatrice del trauma in una poesia. Nel bacio si incontrano il luogo della parola e quello del corpo. Baciarsi nel buio significa trattenersi ancorati al presente, al reale e non perdersi in un fumo di nebbia e dolore ingombrante. Mantieni il bacio sono le parole che Massimo Recalcati ha usato per proteggere il mistero dell’amore in uno dei suoi libri, lo stesso mistero che questa canzone cerca di custodire. Lo stesso che per mesi mi è stato suggerito sul divano grigio di casa mia mentre attraversavo il buio.”
Michele racconta di come questo disco si muova tra due fili conduttori, voce e pianoforte, di quanto avesse bisogno che sembrasse come un corpo vivo. Di come abbia tolto qualcosa per dare la possibilità a chiunque di riempirlo con la propria storia.
L’estetica del disco si sviluppa in una sequenza di immagini oniriche e surreali che Michele Bravi racconta attraverso le parole e la musica. Si susseguono suggestioni evocative che rimandano ad un presente stravolto e ad un profondo dolore che avvolge, immerge e nasconde ogni cosa come una profonda coltre di nebbia. Il concept di “La Geografia del Buio” è caricato di grande drammaticità, la realtà dell’artista si palesa sotto forma di rappresentazione teatrale, dove la separazione tra spettatori e attori è un limite invalicabile.
L’album è costituito da 10 tracce, tra cui appunto i singoli “La vita breve dei coriandoli”, “Mantieni il bacio” e un brano completamente strumentale, eseguito al pianoforte dallo stesso Michele, che segna la chiusura del percorso attraverso “La Geografia del Buio” in cui l’ascoltatore ha imparato ad orientarsi. L’intero progetto discografico è stato prodotto da Francesco “Katoo” Catitti, che aveva già in precedenza collaborato con Michele. Il pianoforte, che accompagna la voce dell’artista in tutte le tracce, è suonato da Andrea Manzoni.
Ecco la tracklist completa di “La Geografia del Buio”:
1. La promessa dell’alba
2. Mantieni il bacio
3. Maneggiami con cura
4. Un secondo prima feat. Federica Abbate
5. La vita breve dei coriandoli
6. Storia del mio corpo
7. Tutte le poesie sono d’amore
8. Senza fiato
9. Quando un desiderio cade
10. A sette passi di distanza
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