Fabrizio Moro è il protagonista di Canzoni nella stanza, un percorso unplugged, in cui presenta i brani del suo repertorio in versione acustica e più intima, accompagnato da Danilo Molinari alla chitarra e da Claudio Junior Bielli al pianoforte.
“Sul palco ho ricreato una stanza. Ci sono un tappeto, due chitarre e un pianoforte… ci sono pure una bottiglia di vino e un posacenere. Vi vengo a trovare davvero stavolta e mi porto dietro questa roba, così vi faccio sentire come sono le canzoni quando nascono, senza arrangiamenti e senza troppi colori. Crude… essenziali. Si riparte. Piano ma, si riparte. Ci vediamo a casa vostra, tanto ormai è anche un po’ casa mia.”
Fabrizio Moro sceglie di spogliarsi di quella maschera di bello e dannato per dare sfogo a quell’anima di poeta sensibile e graffiante che lo caratterizza praticamente da sempre.
Il concerto di Fabrizio Moro è stato inserito all’interno dell’Italia Pop Festival di Francavilla al Mare (PE), tre serate di musica che seguono il Blu Bar Festival e anticipano il Terra Sound Festival dedicato invece agli artisti indipendenti.
Il racconto della serata e la scaletta
Dopo le prime tre canzoni Fabrizio Moro saluta il suo pubblico e ci ringrazia per essere presenti ‘con ancora la paura di abbracciarci ma comunque tutti insieme’ e con i musicisti che lo accompagnano sul palco fa un brindisi per festeggiare il ritorno sul palco, che sa di normalità e di ripartenza, aggiungendo che ‘chi non beve in compagnia, o è un ladro o una spia’.
Ho sempre visto Fabrizio come un giano bifronte, come lo yin e lo yang: una parte dolcezza e sensibilità e una parte energia e sfrontatezza.
Nella scaletta c’è spazio per le Canzoni d’amore nascoste come Melodia di giugno, Domani, Nun c’ho niente, Il senso di ogni cosa, Sangue nelle vene e 21 anni.
Poi è il turno di quei brani che fanno parte della sua storia artistica e personale, che non possono mai mancare nei suoi concerti.
Brani come Pensa con cui Fabrizio Moro vinse la 57esima edizione di Sanremo Giovani e che conquistò anche il Premio della Critica ‘Mia Martini’ o ancora Portami via che al Festival di Sanremo 2017 si classificò settima ma che comunque si portò a casa il premio Lunezia come miglior testo e videoclip. E poi c’è Non mi avete fatto niente che in coppia con Ermal Meta vinse il Festival di Sanremo nel 2018.
Poi Fabrizio si lascia andare ai ricordi e agli aneddoti e racconta di come sono nate alcune sue canzoni come Respiro, nata mentre era impegnato con un documentario girato nel carcere di Rebibbia, esperienza che gli fece notare quanto fosse importante respirare, guardare il cielo e dare valore ad ogni più piccolo momento. E ancora di quando gli venne l’ispirazione per Sono solo parole, di solito mentre è in moto o sta cucinando e di come quella canzone sia finita in un cassetto finché Beppe Fiorello non gli chiese di scrivere una canzone dopo aver letto una sua sceneggiatura.
Nella scaletta ci infila anche Filo d’erba dedicata suo figlio Libero, ancora troppo ingenuo per vedere il marcio che lo circonda ma che ammira per riuscire a guardare oltre e a soffermarsi solo sulle cose belle.
Con quel suo modo di raccontare, di descrivere la vita quotidiana Fabrizio è riuscito col tempo ad instaurare un rapporto sincero con i suoi fan che apprezzano proprio la sua capacità di metterli in contatto con i sentimenti più puri e le emozioni più vere.
Ecco la scaletta completa del concerto di Fabrizio Moro Canzoni nella stanza – percorso unplugged 2021. Fabrizio vi aspetta per l’ultima data il 27 agosto a Forlì.
- 1. Libero
- 2. Domani
- 3. Melodia di giugno
- 4. Eppure mi hai cambiato la vita
- 5. Nun c’ho niente
- 6. Il senso di ogni cosa
- 7. Per me
- 8. La felicità
- 9. L’eternità
- 10. Respiro
- 11. Non mi avete fatto niente
- 12. Ho bisogno di credere
- 13. Giocattoli
- 14. Sangue nelle vene
- 15. Acqua
- 16. Pensa
- 17. Sono solo parole
- 18. 21 anni
- 19. Filo d’erba
- 20. Portami via
- 21. Parole rumori e giorni
- 22. Pace
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1 commento su “Fabrizio Moro in versione acustica come non lo avete mai visto (e sentito)”
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