Materia (Pelle), il viaggio nell’anima di Marco Mengoni continua

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È ora disponibile su tutte le piattaforme digitali Materia (Pelle), il proseguimento del progetto musicale Materia di Marco Mengoni, un viaggio iniziato nel dicembre del 2021 con l’uscita di Materia (Terra) e il racconto delle sue radici e delle sue origini musicali. Tre album in cui Mengoni mostra le tre anime diverse, ma complementari, che lo rendono unico. Uscito il 7 ottobre per Epic Records Italy / Sony Music Italy, Materia (Pelle) è un disco eterogeneo, fatto di contaminazioni, di ricerca interiore, di sperimentazioni.

La genesi di Materia (Pelle)

Materia (Pelle)

Per me incontrare e approfondire cose nuove, che non conosco dalla nascita, è nutrimento, è arricchimento.

E Materia (Pelle) rispecchia questa fame di conoscenza: è un disco corale in cui s’incontrano elementi e suoni presi da culture musicali diverse. Dall’urban all’elettronica, dal clubbing al pop più tradizionale, Materia (Pelle) è un album a cui Mengoni ha lavorato con attenzione, facendosi aiutare da esperti di sonorità provenienti da tutto il mondo. L’unica regola è approfondire e farsi attraversare dalla diversità per arricchirsi, conoscere e capire nuove culture, facendole penetrare nel tessuto della nostra pelle.

Durante il percorso di scrittura di Materia (Pelle), come raccontato all’interno del booklet, Mengoni, un po’ per curiosità e un po’ per gioco, si è sottoposto ad un test del DNA per conoscere tutte le etnie a cui è legato. Il test ha confermato la direzione che Marco aveva scelto per Materia (Pelle), infatti, come lui stesso racconta, questo disco è solo per il 35% italiano, l’altro 65% è contaminato dal resto del mondo.

Marco Mengoni si racconta

Materia (Pelle)

Così come non si giudica un libro dalla copertina, non si può giudicare un album dal primo ascolto. 13 i brani (15 nella versione CD) contenuti in Materia (Pelle) un disco cosmopolita, che l’artista ha deciso ancora una volta di dedicare a sua madre.

A fare da apripista è No Stress, brano che abbiamo imparato a conoscere quest’estate, in cui Mengoni ci ricorda che non serve a niente correre e che, per allontanarci dalla frenesia in cui siamo costantemente immersi dovremmo trovare il nostro spazio in cui rifugiarci. L’album prosegue con In città, un titolo che non lascia spazio all’immaginazione. La canzone, che vede la produzione di Mace con cui Marco aveva già collaborato in Cambia un uomo, è chiaramente una dedica alla metropoli che anni fa lo ha adottato, Milano.

Il primo feat dell’album è Attraverso te, realizzato insieme a La Rappresentante di Lista che ha scritto il brano appositamente per Mengoni. È una dichiarazione di intenti che comporta un arricchimento reale e reciproco tra due persone disposte a dare qualcosa di sé pur di ottenere qualcosa in cambio.

Il periodo di immobilità causato dall’operazione al ginocchio è durato un mese, sono stato completamente dipendente dalle altre persone, e lì ho capito un sacco di cose. Questa cicatrice mi ricorderà sempre delle persone che ci sono state e di quanto ho sofferto nell’aver bisogno degli altri.

La quarta traccia è Tutti i miei ricordi, il singolo che ha anticipato l’album ed ora in testa alle classifiche. In questa canzone Marco racconta di una presa di coscienza sull’importanza del passato per affrontare il futuro.

Il secondo featuring è quello con Bresh, giovane rapper genovese, sulle note di Chiedimi come sto, un brano che sottolinea l’importanza che si dovrebbe attribuire alla frase Come stai? che è ormai diventata una domanda retorica. Qui Marco fa trasparire il suo desiderio che venisse invece fatta con maggiore consapevolezza e puro interesse.

Ci diremo che è facile nonostante (Non sia facile)

Tutto il mondo sulle spalle come Atlante

Riusciremo a difenderci dalla gente

Che non sa vedere oltre le apparenze

Si prosegue con Migliore di me e Unatoka Wapi che in lingua swahili significa da dove vieni. Il brano, realizzato con Cristiano Crisci, ha una ritmica africana facilmente riconoscibile. Si passa poi a Neruda, pezzo con cui Mengoni sceglie di rendere omaggio ad una figura che lo ha in qualche modo influenzato, così come aveva fatto per Amalia Rodriguez, Frida Kahlo e Muhammad Ali.

Come in Materia (Terra), anche nella tracklist di Materia (Pelle) sono presenti due appunti, che si collocano tra Parlami sopra e Respira, nati nelle sessioni di registrazione ed inseriti all’interno del disco con lo scopo di offrire all’ascoltatore un’esperienza completa.

Marco Mengoni è diventato ormai un cantautore maturo, consapevole della propria vocalità e che quindi non ha più paura di sperimentare. La sua comfort zone rimane però quelle delle ballate. In questo album sono l’eccezione e non la regola ma quelle che ci sono si fanno subito notare. A chiudere l’album è proprio una ballad, Ancora una volta, una canzone a cui l’artista tiene particolarmente. Sarà capitato a tutti di sentire la mancanza di una persona e non avere più la possibilità di ricevere un messaggio da parte sua. Un testo intenso e profondo e una melodia dolce, su cui le voci di Marco Mengoni e Samuele Bersani si fondono alla perfezione.

Nella versione fisica di Materia (Pelle) è contenuta Caro amore lontanissimo, brano di Sergio Endrigo che è stato donato a Mengoni da Claudia Endrigo, figlia del cantautore. L’inedito è parte della colonna sonora del film Il Colibrì, tratto dall’omonimo romanzo di Sandro Veronesi e diretto da Francesca Archibugi, che verrà presentato nella serata di apertura della Festa del Cinema di Roma e che arriverà nelle sale italiane il 14 ottobre.

La musica si può toccare con mano? Grazie ad Amazon Music sì. Per celebrare l’uscita dell’album in cui il con-tatto ha un ruolo centrale, un’installazione interattiva che sorprenderà i fan e tutti coloro che passeranno dalla Stazione Centrale di Milano dal 7 all’11 ottobre.

Nell’Atrio Monumentale di Milano Centrale sarà possibile visitare un pop-up corner con tecnologia all’avanguardia, dove i fan saranno invitati ad indossare delle cuffie e ascoltare alcuni brani del nuovo album di Marco Mengoni su Amazon Music mentre si posizioneranno in piedi di fronte a un LED screen.

Questa esperienza sinestetica, con una tecnologia in grado di creare un’esperienza tattile applicando forze, vibrazioni o movimenti sull’utente, consente agli ascoltatori di raggiungere un livello di realismo incredibilmente alto grazie alla combinazione di tutti e tre i pilastri del tatto: forza, temperatura e consistenza.

Il 2022 è un anno d’oro per Marco Mengoni. In contemporanea con l’uscita di Materia (Pelle) è partito da Mantova il tour nei palazzetti che ha registrato il tutto esaurito. Proprio durante la prima data milanese Mengoni ha annunciato per la prossima estate il ritorno negli stadi. Queste le date:

  • 20 giugno, Padova, Stadio Euganeo;
  • 24 giugno, Salerno, Stadio Arechi;
  • 28 giugno, Bari, Arena della Vittoria;
  • 1 luglio, Bologna, Stadio dall’Ara;
  • 5 luglio, Torino, Stadio Olimpico.

I biglietti per Marco negli Stadi 2023 sono già disponibili su Live Nation, Ticketmaster, Ticketone e VivaTicket.

Tamara Santoro
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