Domani 13 novembre in uscita l’attesissimo decimo album per i Negramaro (a tre anni di distanza dal doppio disco di Platino Amore che torni) anticipato il 9 ottobre dall’uscita del singolo: Contatto, prodotto da Andrea Mariano per la SugarMusic, è un tripudio di energia dove un piccolo battito d’ali di una farfalla può generare un uragano. 12 brani che creano non una playlist ma un vero e proprio concept album sul cambiamento, sulla speranza e sul contatto umano che tanto ci manca in questo momento.
Un progetto ambizioso e ben articolato, Contatto si delinea come un album bello denso e pieno di significati. Fruibilissimo all’ascolto, racchiude in sé più livelli di lettura che consacrano ancora una volta i Negramaro come una delle band più innovative del panorama musicale italiano.
La parola futuro è ben leggibile sin dall’immagine di copertina che, con la direzione creativa di Thestylepusher, si trasforma in un progetto 3D nato dalla collaborazione tra la band salentina e il 3D artist Amin Farah di Theblacklab. Quattro creature del futuro che insieme vanno a comporre l’immagine di una farfalla simbolo di rinascita e cambiamento, segno che per andare nel futuro bisogna comunque fare un tuffo alle origini, alla perfezione della natura che crea vita e rinnovamento.
E proprio su questa scia il legame con il passato, anche musicale, si fa sentire prepotente in Contatto dove le principali fonti di ispirazione sono dichiaratamente Lucio Dalla ed Ennio Morricone ma non solo anche Franco Battiato e l’immancabile Domenico Modugno. Il sound è elettronico, futurista ma mai pesante ed è accompagnato da dei testi pregni di significato e di senso di comunità.
In un momento pandemico come questo, Contatto arriva al momento giusto e ci fa ballare e riflettere, sognare e pensare, ci fa compagnia.
Tracklist:
- Noi resteremo in piedi
- Mandiamo via l’inverno
- Non è vero niente feat. Madame
- Devi solo ballare
- Come non fosse successo mai niente
- E se domani ti portassi al mare
- Scegli me
- Contatto
- Non è mai per sempre
- La cura del tempo
- La terra di nessuno
Si parte a bomba con Noi resteremo in piedi brano carico di energia, di forza e di rivoluzione, al cui interno troviamo le voci campionate dei manifestanti durante le proteste del movimento black lives matter, brano in cui si presenta per la prima volta tutta la linea di Contatto: se l’umanità si unisce e combatte non ce ne sarà per nessuno, le sofferenze e i tormenti, il dubbio tra <<essere uomo o cantante>> si scioglierà solo <<quando noi resteremo in piedi fino alla fine dei sogni>>. Noi resteremo in piedi è resistente e carico di speranza. Speranza che ci avvolge mano a mano che ci addentriamo nell’album.
Mandiamo via l’inverno sembra, al primo ascolto, una canzone d’amore ma, leggendo più approfonditamente il testo, troviamo descritta, in maniera poetica, anche la situazione attuale del pianeta. Con un piccolo gesto d’amore si può salvare il mondo dal riscaldamento globale, basta poco.
Con il terzo brano Non è vero niente ci imbattiamo nella prima e unica collaborazione dell’album quella con la giovanissima Madame, la rapper fiore all’occhiello della SugarMusic. Qui veniamo travolti da sonorità anni ’90 che ci riportano al passato, sonorità rivisitate nel presente. Contatto ci invita a non aver paura a non sentirsi inferiori a chi c’è stato e a chi ci sarà. Non aver paura dell’altro che è, appunto altro da noi ma che potremmo essere noi. Ed è qui che Devi solo ballare è un invito a vivere, è una canzone in cui Giuliano Sangiorgi dice a sua figlia Stella:
<<Devi solo ballare, ballare, ballare
Fino a perdere la pelle, la pelle, la pelle
Devi solo cantare, cantare, cantare
Per raggiungere le stelle, le stelle, le stelle
Per rubarne solo una che
Faccia stare bene almeno te
E non ti faccia più pensare
E non ti faccia più pensare
Devi solo ballare>>
E anche qui una sonorità moderna e fresca si fonde con delle citazioni poetiche altissime: dalla giovinezza che “fugge” come diceva Lorenzo De’ Medici, alla luna tanto amata da Leopardi che quando si avvicina troppo alla terra fa “impazzire tutti” come viene citato nell’Otello di Shakespeare. Il livello di un semplice invito a ballare e a godere ha un secondo livello di lettura letterario molto profondo. L’uso della parola in Contatto è fondamentale, è poesia, è monologo, è invito, è racconto.
Come se non fosse successo mai niente, Se domani ti portassi al mare ( con il ritorno alle sonorità anni ’90) e Scegli me sono i tre brani in cui ci si sofferma sul sentimento principe del soffio vitale: l’amore. Brani delicatissimi in cui si prende coscienza dell’essere profondamente umani e di poter sbagliare:
<<Ho bisogno di peccare / per capire ancora che si può sbagliare / e sbagliare fino in fondo, fino in fondo / per sentire dentro un atto di dolore…>>.
la consapevolezza che in due si è più forti e completi: <<Con te vicino/Mi immagino lontano>>, la certezza che in due tutte le difficoltà possono sparire: <<Scegli me /Nei giorni in cui vivere/Ti sembra impossibile/Ma io saprò accendere/Il buio che è in te>>. Tre brani quasi rappati, dal ritmo sincopato e, ancora una volta, magici.
Arriviamo quindi al brano uscito in anteprima rispetto all’album che porta il suo stesso titolo: Contatto. Il video, diretto da Trilathera, è il racconto per immagini di un uomo e una donna – interpretati da Alessio Lapice e Caterina Rossi – che si sfuggono e si cercano in una storia d’amore fuori dal tempo e dallo spazio, spaventati ma anche determinati a stabilire un contatto. Un contatto che dobbiamo riscoprire ora, soli nelle nostre case quando l’unico contatto che ci è permesso è solo quello di un freddo schermo del pc o del cellulare.
<<Per arrivare a toccarti ho dovuto sognarti>>, l’unico modo per continuare a vivere è non perdere la speranza ma lottare perché la nostra immaginazione non venga intaccata, il nostro immaginario può cullarci e tenerci al caldo finché dobbiamo resistere in una situazione difficile e quando ci sveglieremo sarà tutto più bello: il desiderio, l’odore dei corpi, il tatto. Insieme, si fa meno fatica a restare in piedi. I nostri corpi in equilibrio, si sostengono a vicenda. Il contatto è una cosa che cerchiamo da sempre. Può sopperire all’assenza di parole…Può riempirsi di tutte le nostre vite e trasferirle da un sogno all’altro.
<<Salva contatto… sì, fatto! Salviamo il contatto… sulla pelle!>>.
-Giuliano Sangiorgi-
Non è mai per sempre procede sulla stessa scia e si approda a uno dei brani più significativi di tutto l’album: La cura del tempo. Torniamo dal particolare all’universale, al presente che si confronta con il futuro: <<stringimi anche se questo mondo dovesse finire>>. Il mondo, la musica possono curarci anche se tutto dovesse finire, noi resteremo qui <<in quest’angolo di mondo>>. La visione apocalittica non può spaventarci se stiamo insieme, Non bisogna aver paura.
Gli ultimi brani dell’album sono due omaggi a due grandissimi di cui avevamo già accennato all’inizio. La terra di nessuno ci invita a ripopolare questa terra che è rimasta vuota. La terra che non ci appartiene, che non è di nessuno e quindi è di tutti noi. L’omaggio a Lucio Dalla arriva vivido forte, con un richiamo ai suoi vocalizzi scat: <<Incontriamoci laddove nasce quel vento / e riempiamolo di Dalla ed del suo canto>>.
Nel brano Dalle mie parti troviamo le orchestrazioni arrangiate dal M° Stefano Nanni, storico collaboratore di Luciano Pavarotti, che ha diretto per l’occasione l’Orchestra Roma Sinfonietta del M° Ennio Morricone. Ci tuffiamo in questa terra di nessuno o in questa terra del domani. <<Chi se ne fotte delle mie parti, dalle mie parti ci sono io>>. In fondo siamo tutti fratelli e chi annega nel mare potrebbe essere mio zio. L’amore deve essere universale non esiste un io ma un noi. Anche qui un piccolo gesto, il salvare una persona potrebbe contribuire a salvarle tutte. Il brano si chiude con una lunga e suggestiva coda orchestrale ispirata alle atmosfere dei film di Sergio Leone.
Contatto è un inno, una preghiera alla vita, alla riscoperta dei cinque sensi, dell’altro da me, dell’amore quello che ti fa affrontare a viso aperto anche la morte come un novello eroe della letteratura romantica.
Contatto è un album coraggioso da ascoltare e riascoltare, da sorseggiare a poco a poco o da respirare a pieni polmoni. Un traguardo importante per la band salentina che di strada ne ha fatta tanta grazie anche al carisma e al talento del suo frontman Giuliano Sangiorgi che ha dichiarato che l’album era stato pensato già prima del lock-down ma che poi ha acquistato tutto un altro significato.
<<Tempo fa decisi di avvicinarmi a questa parola, perché avevo immaginato, avevo pensato che aveva perso un po’ i connotati fisici: è la parola più concreta per antonomasia, ha bisogno di una fisicità! In realtà, negli ultimi anni era diventata soltanto un contatto in rubrica, qualcosa di veramente astratto. Ed è ancora più bello pensare che in questo momento, in questi giorni, questa parola si sia riempita non solo di quella fisicità, ma anche di un sogno, di un reparto onirico. Cioè quella speranza di avere quel contatto fisico che tanto speriamo e sogniamo>>.
Allora speriamo di ritrovarlo presto questo “contatto” che ci manca così tanto, speriamo di poter spiccare il volo di nuovo come una farfalla che soffre nel cambiamento ma che poi è bellissima, nel frattempo sogniamo e lasciamoci trasportare dalla musica che può essere l’antidoto alle difficoltà del momento.
Per i nostalgici della musica live I Negramaro, stasera alle ore 21.00, saranno protagonisti di Entra in contatto – l’evento italiano live dell’anno prodotto da Sugar con la direzione creativa di Giò Forma – dove la band si esibirà con un concerto esclusivo e presenterà dal vivo alcuni brani del nuovo disco. Un live unico all’interno di una vera e propria location costruita appositamente per il live in streaming, un Iper-Cubo reso vivo e pulsante dal 3D e che offre ai partecipanti un’esperienza tecnologica interattiva a metà tra il reale e il surreale, in una modalità totalmente inedita di entrare in contatto con la band. L’evento è gratuito ed esclusivo per tutti coloro che hanno pre-salvato o pre-ordinato l’album.
Leggi anche
- Sottocoperta – Chiara Migliorini: il teatro è qui e ora - Aprile 15, 2021
- My Mamma: l’universo fucsia della Rappresentante di Lista - Aprile 15, 2021
- Graz un piccolo scrigno musicale nel repertorio di Nils Frahm - Marzo 29, 2021
Brano bello