A soli 28 anni si è spento Michele Merlo, giovane cantante che aveva partecipato all’edizione numero sedici di Amici dopo essere stato colpito da un’emorragia celebrale scatenata da una leucemia fulminante.
Non sei fatto per mollare
Mai frase fu più azzeccata di questa, tratta proprio da una canzone di Michele Merlo, Aquiloni.
Questa paura di cadere
È solo voglia di volare
Vinceremo ‘sta battaglia
E ce la faremo insieme
Lasceremo la paura
E torneremo a stare bene
Sono queste le notizie che non vorremmo mai dare, soprattutto quando si tratta di una perdita così ingiusta.
Michele Merlo era ricoverato nel reparto di rianimazione dell’Ospedale Maggiore di Bologna dopo che una grave emorragia celebrale, scatenata da una leucemia fulminante, lo aveva costretto a sottoporsi ad un intervento chirurgico nella notte tra giovedì e venerdì.
Le condizioni di Michele Merlo, in arte Mike Bird, erano poi peggiorate nel corso delle ore successive, fino alla morte, avvenuta nella tarda serata di domenica. Secondo quanto riferito dalla famiglia stessa “Michele si sentiva male da giorni e mercoledì si era recato presso il pronto soccorso di un altro ospedale del bolognese che, probabilmente, scambiando i sintomi descritti per una diversa, banale forma virale, lo aveva rispedito a casa. Anche durante l’intervento richiesto al Pronto soccorso, nella serata di giovedì, pare che lì per lì non fosse subito chiara la gravità della situazione”.
I genitori del giovane cantante hanno anche prontamente smentito le voci di corridoio che vedevano i negazionisti sostenere fermamente che i sintomi, la malattia e il ricovero fossero una conseguenza del vaccino contro il Covid-19. Teoria pressoché surreale visto che Michele non era ancora stato vaccinato contro il virus.
Purtroppo le condizioni di Michele Merlo erano apparse gravi fin da subito: era tenuto in coma farmacologico, con le speranze in una sua ripresa ridotte al minimo. Nato a Marostica, in provincia di Vicenza, il 1 marzo del ‘93, Michele aveva studiato all’Università Ca’ Foscari nella facoltà di Storia dell’Arte, per poi avvicinarsi alla musica. Aveva tentato una prima volta di sfondare in quel mondo ai provini di X Factor, ma dopo essere stato eliminato ai Bootcamp, aveva deciso di riprovarci con Amici.
Ed è proprio da Amici che sono arrivati tanti messaggi di affetto ed incoraggiamento prima e di cordoglio poi. Prima fra tutti Emma Marrone, che all’epoca era stata la sua coach dopo che Morgan aveva abbandonato il posto, e che ieri sera gli aveva dedicato il suo concerto all’Arena di Verona. “Ciao Michele. Ieri sera ho cantato forte per te…Stamattina il mio cuore si è rotto in mille pezzi. Non ho parole amico mio. Ti bacio sulla fronte e agli angoli della bocca sempre screpolati. Fai buon viaggio Michi”, ha scritto così stamattina la cantante su Instagram.
E non solo. Anche Stash dei The Kolors, Ermal Meta, gli amici e colleghi con cui aveva condiviso il percorso ad Amici, Federico Rossi (del duo Benji & Fede), Aka7even, finalista dell’ultima edizione del talent e Francesco Facchinetti.
Al dolore dei familiari, dei genitori soprattutto, si aggiunge anche la rabbia. “Mio figlio è stato mandato via dal pronto soccorso il giorno prima dell’operazione. Lamentava dei sintomi che un medico accorto avrebbe colto. Aveva una forte emicrania da giorni, dolori al collo e placche in gola, un segnale tipico della leucemia. Se l’avessero visitato avrebbero visto che aveva degli ematomi. Non abbiamo un referto medico ma un braccialetto col codice a barre che io ho a casa. E un audio che mio figlio ha mandato alla morosa in cui dice sono incazzato, mi hanno detto che intaso il pronto soccorso per due placche in gola. Invece lui era stanco. Michele aveva due braccia così.
Faceva sport, non beveva, non ha mai usato droghe, gli piaceva la bella vita, mangiare bene, le cose belle, ha girato l’Italia in lungo e in largo”, queste sono le parole strazianti del padre di Michele. L’Asl locale ha deciso di fare chiarezza aprendo un’indagine interna.
È un’ingiustizia morire così, a 28 anni. Noi di Shockwave Magazine ci stringiamo alla famiglia. Continua a cantare ovunque tu sia, Michi.
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