Formula 1 d’autore: pagelle del GP di Gran Bretagna, pt.2

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E così siamo arrivati al Gran Premio dei 70 anni della Formula 1, che si celebrano sulla pista da dove tutto cominciò, ovvero Silverstone. Anche questa una gara che doveva essere “già scritta”, sia nel gruppo davanti sia in quello centrale.

La gara di Formula 1 di oggi si rivela essere la terza gara più “strana” del mondiale, ma a differenza delle altre due (la prima gara in Austria e la prima gara a Silverstone) non ci sono state safety car o forature improvvise. In questa gara il merito va semplicemente alle strategie, ma soprattutto a due piloti: Charles Leclerc e Max Verstappen che si sono messi in macchina ed hanno spinto, tanto, mettendo in cristi, soprattutto Max, le due Mercedes.

Max Verstappen (Red Bull) & Charles Leclerc (Ferrari) – Ed il Tempo Crea Eroi (Vasco Rossi): avevo “dedicato” questa canzone a Vettel, per dire quanto ormai fosse “lontano” dall’essere l’eroe di una volta (per farla breve, er aper dire che, purtroppo, fosse finito). Questa volta invece la dedico a Max e Charles, perchè oggi (e spero anche per altre gare), sono stati i veri eroi, e probabilmente lo saranno anche in futuro degli eroi. Perchè non è da tutti, soprattutto in questa stagione, far arrabbiare la Mercedes nella pista di casa.

Lewis Hamilton & Valtteri Bottas (Mercedes) – Non è un Film (Articolo 31): eh cari ragazzi, non è un film, non vi può andare sempre bene.

Alexander Albon (Red Bull) – Under Pressure (Queen ft. David Bowie): Albon è sempre più sotto pressione, anche quando riesce a fare delle rimonte stupende. In qualifica sembra non andare, ed in gara sembra che vada solo grazie al tipo di macchina in cui siede (a prescindere dal fatto che questa macchina sia costruita per il suo compagno di squadra). Però questa pressione potrebbe trasformarsi in “carica” e potrebbe spingerlo a fare bene, come potrebbe essere troppa e portarlo ad essere retrocesso in AlphaTauri.

Lance Stroll (Racing Point) – La canzone del Dito (Articolo 31): un po’ mi verrebbe da farglielo il dito medio, infondo hanno una Mercedes ma arrivano sempre dietro a Ferrari e Red Bull. Uguale ma non nella pratica (almeno per quanto riguarda la gara).

Nico Hulkenberg (Racing Point) – E Vado Via (Folkstone): mi verrebbe da dire “Addio ancora Nico”, ma stavolta mi viene da dire “arrivederci”, infondo tra i tanti cambi di sedili in Formula 1, magari il nostro Nico potrà trovare uno spazio, anche da riserva.

Formula 1
Car of Nico Hulkenberg, Racing Point RP20 in Parc Ferme

Esteban Ocon (Renault) – Bonsai (Cor Veleno): deve cercare di continuare a ri-crescere.

Lando Norris & Carlos Sainz (McLaren) – Sassi e Diamanti (Nitro): le McLaren non brillano come diamanti, ed in questi due week end a Silverstone sono stati soprattutto dei sassi.

Daniil Kvyat & Pierre Gasly (AlphaTauri) – War Machine (AC/DC): quella in AlphaTauri possiamo definirla una specie di guerra, ma pacifica. Una guerra che per Kvyat significa rimanere in Formula 1 e per Gasly significa tornare in Red Bull.

Sebastian Vettel (Ferrari) – Perduto Amore (Bull Brigade): tra Vettel e la Ferrari sembra essersi perduto l’amore. Team Radio silenziosi, gara da buttare via, e tanti errori da parte del pilota e del team. La fine.

Daniel Ricciardo (Renault) – …Muoviti! (Vasco Rossi): dai Daniel ora che che puoi, muoviti a tornare ai piani alti, anche per poco tempo.

Kimi Raikkonen & Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo) – Sincero (Bugo ft. Morgan): c’è da essere sincerti, vi comincio a vedere molto male. Zero prestazioni, con due piloti che non sono a loro agio, soprattutto Kimi che forse comincia a risentire sia dell’età che del mezzo.

Formula 1

Romain Grosjean & Kevin Magnussen (Haas) – Alibi (Vasco Rossi): gli ancora poco tempo, dopo di che comincerò a trattare la Haas come la nuova Williams.

George Russell (Williams) – Equilibrio (Fabri Fibra): se riesce a trovare l’equilibrio giusto tra qualifica e gara diventa perfetto. Ma credo che sia questione di tempo.

Nicholas Latifi (Williams) – Zero (The Smashing Pumpkins): a differenza del suo compagno di quadra, lui probabilmente rimarrà a zero punti, e se continua così anche con zero sedili.

Marco Mancinelli
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